Il 2023 di Achab, azienda italiana specializzata nella distribuzione di software infrastrutturali a valore per le piccole e medie imprese, parte a razzo con una novità dedicata alla protezione dei dati che risiedono nella suite di collaborazione Microsoft 365 da cancellazioni accidentali, malware, phishing e attacchi BEC. Datto SaaS Defense è il nome della soluzione avanzata di protezione (ATP) e di filtraggio dello spam che amplia la già numerosa famiglia di Datto, provider di tecnologie per MSP e leader nel mercato IT Internazionale in grado di rispondere a 360° alle esigenze dei fornitori di servizi IT gestiti di oggi grazie ad una tecnologia flessibile che consente alle PMI di dotarsi di strumenti di livello enterprise senza doverne sostenere i costi.
Datto SaaS Defense riesce a scovare le minacce malware, anche sconosciute, riducendo i tempi di rilevamento e proteggendo le aziende che scelgono di abbracciare la filosofia del cloud/di convertirsi al trend sempre più diffuso del cloud. Una soluzione che risponde prontamente al mutare delle esigenze degli MSP e dei loro clienti perché se è vero che il cloud ha migliorato e semplificato la vita alle persone, è anche vero che con il suo avvento è aumentato il rischio di attacchi informatici; soprattutto perché non è il fornitore cloud che ha l’onere di proteggere ciò che risiede nel servizio che fornisce, sta proprio all’MSP pensare a come salvaguardare l’integrità dei dati che transitano nelle app di collaborazione di Microsoft 365.
La tecnologia di Datto SaaS Defense è stata sviluppata da esperti di sicurezza per raggiungere questo scopo: bloccare le minacce zero-day e difendere in modo proattivo da malware, phishing e attacchi BEC (Business Email Compromise) che hanno come obiettivo Microsoft Exchange, OneDrive, SharePoint e Teams. Come funziona Datto SaaS Defense è una piattaforma che estende le capacità di Datto SaaS Protection e permette di proteggere le email, dati e applicazioni dei clienti degli MSP che utilizzano il cloud per svolgere le loro mansioni quotidiane.
La piattaforma si collega automaticamente a Microsoft 365 con un paio di click e controlla in tempo reale che circolino solo email legittime, che siano integri i documenti su OneDrive e Sharepoint e non contengano malware le chat su Teams. Grazie alla dashboard multitenant è possibile monitorare lo stato dei rilevamenti e degli attacchi oltre che generare dei report per capire che cosa è stato intercettato prima che potesse arrecare danni.
Caratteristiche
• Rilevamento automatico delle minacce: grazie al machine learning e all’utilizzo di regole (predefinite e personalizzate) è possibile intercettare le minacce più avanzate.
• Context Analysis Engine: motore di machine learning in grado di proteggere l’endpoint anche in assenza di connessione Internet.
• Reazioni automatizzate: quando viene rilevata un’anomalia, è possibile mettere in pista delle reazioni automatiche (Playbook) per porre rimedio e mitigare la potenziale minaccia nel minor tempo possibile.
• Nessun prerequisito: per proteggere i clienti è sufficiente un browser, non occorre installare nessun software.
• Nessuna installazione: la protezione dei tenant dei clienti non richiede nessuna installazione, SaaS Defense si collega, in un paio di click, al cloud di Microsoft e protegge tutte le risorse.
• Nessun cambio di configurazione: per proteggere la email non serve cambiare DNS e aspettare i tempi di propagazione, tipici dei tradizionali gateway di sicurezza.
“Sono entusiasta di poter portare sul mercato italiano Datto SaaS Defense, plug-in che completa le capacità di Datto SaaS Protection e si aggiunge allo scacchiere delle soluzioni dedicate alla sicurezza di Achab in un momento storico in cui, sempre più, il carico di lavoro delle aziende passa dal on premise al cloud” afferma Claudio Panerai, Director of Portfolio di Achab “Datto SaaS Defense, in questo senso, aggiunge un tassello fondamentale di sicurezza che gli MSP devono mettere a disposizione dei propri clienti; quello cioè di proteggere non solo la posta elettronica ma anche e soprattutto i dati e le informazioni che transitano nelle app di collaborazione della suite Microsoft 365 poiché l’onere della protezione dei dati è in carico al fruitore del servizio non di Microsoft che lo fornisce. ”