Il canale conferma il suo ruolo sempre più centrale per gli operatori del mondo del printing con una crescita progressiva del numero di MSP grazie all’affermarsi del business dei servizi come conseguenza delle nuove modalità di lavorare da parte delle aziende e della decisione di intraprendere un percorso di trasformazione digitale con il passaggio al cloud. Questo dato è emerso durante la presentazione di ASSOIT, l’Associazione Produttori Soluzioni di Stampa, Digitalizzazione e Gestione Documentale, circa i dati di mercato 2022 relativi ai Sistemi di Acquisizione e Stampa con una previsione anche per il 2023 e il 2024.
“Con la nascita nelle aziende di nuovi bisogni legati all’hybrid working e all’affermarsi del cloud oggi il canale assume un ruolo sempre più importante perché oltre alla componente di rivendita balzano in primo piano i servizi a valore aggiunto che i partner possono offrire in sinergia con i vendor: i così detti servizi di stampa gestita ma anche servizi legati al tema della sostenibilità e legati alla cybersicurezza, una componente che oggi non è più possibile trascurare – afferma Rossella Campaniello, vicepresidente di ASSOIT e Driver del Centro Studi -. Al centro di tutto non c’è più la gestione del dato ma la gestione del documento nel suo intero ciclo di vita: motivo per cui la vendita indiretta diventerà ancora più determinante, soprattutto laddove entrano in gioco specializzazione e certificazioni. Se allo stato attuale questo tipo di go-to-market cuba tra il 76% e il 78% nella vendita di soluzioni per il printing, per il futuro il dato è destinato ad aumentare”.
“Mentre l’online, che si indirizza prevalentemente a utenti consumer e a piccoli uffici, dopo il boom del 2020 (+7,3%) è andato assestandosi intorno al 6%, per il mondo office e business to business il canale giocherà un ruolo fondamentale, a patto che sappia attrezzarsi, in termini di persone, competenze e risorse, per rispondere in maniera effettiva e puntuale alle mutate esigenze delle aziende”.
CHI È ASSOIT
ASSOIT riunisce la totalità dei produttori del mondo printing, un mercato che, come spiega Marcello Acquaviva, presidente di ASSOIT “pesa circa il 10,6 % dell’intero mercato Ict e vale 3 miliardi di fatturato, conta oltre 70mila addetti per un totale di 11 milioni di dispositivi. Questi strumenti, una volta definiti “periferiche”, ora rappresentano uno dei punti cardine, parti centrali e integranti della funzione che ha oggi l’Information Technology per la digitalizzazione dei processi. L’Associazione si muove lungo tre ambiti (condivisione di trend e dati, sostenibilità e innovazione) e garantisce ai membri e agli operatori del settore uno strumento importante di confronto, anche alla luce dei tre anni difficili appena trascorsi, dove si è dovuto fare i conti con pandemia, shortage di materie prime, emergenza energetica, problematiche crescenti di cybersecurity e emersione sempre più forte delle istanze legate al tema della sostenibilità, insieme al cambiamento del modo di lavorare delle organizzazioni che è andato nella direzione dell’hybrid workspace”.
IL MERCATO DEL PRINTING IN ITALIA: NUMERI E TENDENZE
In Italia il mercato della stampa ha risposto bene al periodo ricco di difficoltà reagendo in maniera immediata al calo registrato nel 2020 per la pandemia di coronavirus con un recupero nel 2021 che si è andato a consolidare nel 2022 mentre le previsioni per i prossimi due anni parlano di un’ulteriore crescita del segmento. Se guardiamo alle percentuali, il mercato del printing ha avuto buone performance, crescendo del 2,2% rispetto al 2021 attestandosi su un valore di oltre 2 miliardi e 232 milioni di euro, una crescita che continua.
Le previsioni per quest’anno e il prossimo sono promettenti: rispettivamente del 2,7% e dell’1,8%.
Mentre il mercato commercial & graphics ha avuto un rimbalzo composto pareggiando già nel 2022 i numeri del 2019 con una crescita del 5,8%, il segmento consumer & office ha fatto registrare nel 2022 una crescita dello 0,9% rispetto al 2021 pur in un anno difficile che ha fatto sì che non si potesse esprimere tutto il potenziale. La crescita comunque continua, e in divenire, sarà maggiore anche grazie alla decrescita dello shortage e al recupero dei backlog ad esso dovuti.
Se andiamo a guardare alle componenti che hanno trascinato la crescita vediamo che la parte hardware nel 2022 ha recuperato bene e le previsioni sono buone anche per il 2023 mentre la parte di consumabili ha visto un netto calo dal 2019 al 2020 per poi andare incontro a una sostanziale stabilizzazione. Il mondo dei servizi, che in futuro acquisirà un maggiore peso con l’affermarsi del modello as-a-service, ha mantenuto una certa stabilità.
“Quello che è chiaro – commenta Campaniello – è la crescita arriverà dal mondo aziendale (PMI e grandi utenti hanno avuto un peso nel 2022 pari al 70%) e che è il rinnovo tecnologico che trascinerà questa crescita nei prossimi anni: negli scorsi anni le aziende si sono focalizzate sull’estensione del proprio parco macchine e hanno rimandato il ridisegno della propria infrastruttura di stampa. Il momento è quindi favorevole e prevediamo una crescita legata alle pmi impegnate a ridisegnare la propria struttura per supportare i bisogni dell’hybrid working, oltre che della PA centrale e locale, mentre la parte consumer resterà stabile. Diventeranno sempre più centrali i servizi e quindi il ruolo del canale”.
FOCUS SULLA SOSTENIBILITA’ E L’ECONOMIA CIRCOLARE
Il Centro Studi ASSOIT ha anche presentato l’ultima ricerca incentrata sull’impegno, le iniziative e l’attenzione che le aziende associate hanno verso la sostenibilità ambientale e l’economia circolare.
Al suo interno sono inserite, oltre a fatti e cifre, una serie di buone pratiche d’uso: dalla configurazione e utilizzo dei dispositivi di stampa, al mantenimento dell’equilibrio in ogni componente, elementi funzionali per la massima efficienza operativa e della minimizzazione dell’impatto ambientale e dei consumi di energia elettrica.
In ultimo, nella ricerca è contenuto un aggiornamento puntuale sul ventaglio delle attuali certificazioni che gli utenti devono conoscere per motivi ugualmente fondamentali, uno sociale e l’altro individuale: la salvaguardia di quel bene comune e insostituibile chiamato ambiente.