Alte performance, velocità ed efficienza: cosa chiedere in più a un Mac? Forse nulla, anche se al suo proprietario, per mantenere alti i livelli delle prestazioni del dispositivo, può benissimo venir chiesto di prestare attenzione allo stato della memoria del Mac. Non a caso, è il Mac stesso a informare il suo proprietario quando lo spazio su disco è ormai ridotto, ma per allora potrebbero già essere evidenti cali delle prestazioni e rallentamenti di varia natura. È dunque arrivato il momento di fare pulizia e ottimizzare l’uso della memoria del proprio Mac.
Eliminare dalla memoria i file non più in uso
In primo luogo, vale la pena evidenziare che esistono degli specifici strumenti e accorgimenti, come quelli che si possono trovare qui, utili a gestire al meglio la memoria del proprio Mac. Agire in autonomia è comunque possibile, anche se ovviamente richiede più tempo e pazienza.
Vale sempre la pena impiegare del tempo per individuare i file non più in uso: di certo, ogni Mac ne è pieno. Si tratta di quei file, a volte anche di grandi dimensioni, che possono benissimo essere rimossi perché hanno esaurito la loro funzione. Si parla dunque di file di testo, film, audio, allegati delle e-mail e molto altro ancora. Alcuni possono anche essere stati creati o scaricati per errore, magari anche più volte, dando origine a duplicati che non fanno che occupare memoria e dunque rallentare tutto il dispositivo.
La cartella Download, in questo caso, è spesso il posto in cui si annidano questi file: foto molto simili tra loro, video già visti, file scaricati per errore, tutti questi elementi finiscono nella cartella Download, che può essere riordinata con la possibilità di guadagnare fino a 5 GB di memoria.
Usare una memoria esterna
Ovviamente non si può cancellare tutto, ma questo non vuol dire che ogni file, specialmente se di grandi dimensioni, debba restare per forza sulla memoria interna del Mac. Ecco perché si può pensare di utilizzare una memoria esterna, sia essa fisica o su cloud. Nel primo caso, si potranno spostare tutti i file necessari, come foto e video, sul dispositivo esterno, mentre nel secondo caso si potrà sfruttare lo spazio di archiviazione di 5 GB di iCloud, che può comunque essere ampliato mediante abbonamento.
Rimuovere le applicazioni non più in uso
Per alcuni utenti, la funzione di ottimizzare lo spazio di archiviazione sul Mac è la risposta ideale, ma nulla toglie che si possa generare comunque un po’ di spazzatura in eccesso, specialmente se si conservano ancora app non più utilizzate. Si tratta anche in questo caso di un’operazione molto semplice, ma che richiede di esplorare un po’ i menu di applicazioni del Mac per scoprire ciò che non si usa più. Trascinare questi elementi nel cestino, e rimuovere tutti i residui, è la soluzione ideale per ripulire il Mac, a patto ovviamente di ricordarsi di svuotare il cestino stesso.
In conclusione, l’idea di pulire il proprio Mac per ottimizzarne la memoria è un ottimo presupposto per ripristinare le prestazioni del proprio dispositivo. Non da meno, si può approfittare di queste operazioni per riscoprire, ed eliminare, tutti quei file che si erano depositati nel proprio dispositivo e lasciarli andare al proprio destino.