Il prodotto punta di Veeam, Veeam Backup & Replication, è senza dubbio tra i più popolari client di backup oggi disponibili sul mercato. Secondo PeerSpot[1], il software ha un rating di apprezzamento di 8,5 su 10 ed è specialmente popolare tra i clienti enterprise, dove ha una quota di mercato del 53%[2]. Diversamente da altre soluzioni, Veeam è conosciuto per la sua eccezionale capacità di ripristino, la qual cosa rende Veeam una delle piattaforme più usate in ambito di disaster recovery. Ciononostante, molti clienti ancora faticano a sfruttare a pieno tutte le potenzialità offerte da Veeam. Ecco che entra in gioco Cubbit.
Chi è Cubbit e perché ha così tanto successo
Cubbit è la prima soluzione di cloud storage geo-distribuita d’Europa. Partner di Gaia-X, la bolognese Cubbit è tra le imprese tech italiane dalla più rapida crescita e conta oltre 5.000 clienti e aziende tra cui Amadori, Bonfiglioli e svariate pubbliche amministrazioni e istituzioni.
A differenza dei concorrenti, Cubbit è geo-distribuito. Questo significa che, invece di affidarsi a pochi data center vulnerabili, esso gira su una rete peer-to-peer di dispositivi a basso consumo. Di quali dispositivi stiamo parlando? Qui viene il bello. Cubbit dà una scelta: se l’azienda preferisce, può usare i dispositivi forniti da Cubbit. Altrimenti, Cubbit permette di riciclare la propria infrastruttura on-premises, trasformando gli asset fisici che l’azienda già possiede quali computer, macchinari o server rack in nodi di una rete decentralizzata — senza single point of failure. Ogni file infatti viene infatti cifrato, spezzettato e replicato nella rete Cubbit — al sicuro da downtime e disastri localizzati.
Questo comporta molti vantaggi.
In primo luogo, rende Cubbit immune a alluvioni, terremoti e disastri localizzati — emblematico il caso di OVHcloud che, a seguito di un incendio, mandò offline milioni di siti web compreso quello del governo francese[3].
Ma soprattutto, rende Cubbit immune ai ransomware. Essendo la rete geo-distribuita, non c’è un singolo punto da attaccare. Inoltre, Cubbit DS3 (questo il nome della soluzione di object storage S3 compatibile di Cubbit) implementa S3 Object Locking e S3 Versioning, due feature di nuova generazione grazie alle quali l’azienda cliente ha sempre a sua disposizione lo storico di tutti i propri dati e può persino impedire cancellazioni accidentali o modifiche da parte di ransomware e attacchi cyber.
E come se non bastasse, la geo-distribuzione comporta un notevole risparmio sia in termini di CO2 (Cubbit fa risparmiare al cliente 25 kg di CO2 per ogni TB archiviato) che economici (Cubbit costa l’80% meno di AWS, Azure e Google Cloud).
Altro punto importante è la sovranità digitale: tutti i dati infatti sono custoditi in Italia, nel pieno rispetto del GDPR. L’azienda si sottopone inoltre ad audit periodici da parte di organismi internazionali e ha conseguito certificazioni ISO e CCPA nonché la qualifica ACN (Agenzia per la Cybersecurity Nazionale, subentrata ad AgID, Agenzia per l’Italia Digitale) e la Cybersecurity Made in Europe Label.
Cubbit + Veeam: come fare backup immutabili ai ransomware in modo semplice
Il metodo base per fare backup con Veeam è lo Scale Out Backup Repository, o SOBR. Tramite questo metodo, Veeam imposta un’attività di backup (o backup job) e ottimizza i dati tramite deduplicazione e compressione così da ridurre lo spazio di storage necessario per l’archiviazione. Dopodiché, Veeam assegna i backup così creati a un Performance Tier, ossia un unità di storage connessa ad alte prestazioni, quali ad esempio una rete locale.
È anche possibile ampliare notevolmente lo spazio di archiviazione se utilizziamo un Capacity Tier, ossia una risorsa di rete internet collegata al Performance Tier. Così facendo, l’azienda cliente potrà sfruttare l’S3 Versioning e archiviare l’intero storico dei backup offsite, rendendo dunque possibile un ripristino performante e sicuro del backup locale.
A cosa serve dunque Cubbit? Se impostiamo Cubbit come Capacity Tier (guarda il tutorial), sarà possibile beneficiare di tutti i vantaggi di Cubbit in maniera semplice: basterà cambiare un parametro di configurazione. La qual cosa si traduce in molti benefici:
- Costo: Cubbit ha un pricing semplice e trasparente, senza sorprese in fattura, e costa metà di Aruba e fino all’80% in meno di AWS, Azure e Google Cloud.
- Immutabilità: grazie a S3 Object Lock e S3 Versioning, Cubbit rende i dati immutabili a ransomware e disastri localizzati, e permette di accedere all’intero storico delle versioni.
- Sovranità digitale: scegliere Cubbit come Capacity Tier garantisce conformità con il GDPR e con le normative vigenti. I dati sono custoditi solo in Italia.
- Sostenibilità: non appoggiandosi a un data center, risparmi sui costi di raffreddamento e alimentazione di data center, producendo 25 kg di CO2 all’anno in meno rispetto a soluzioni tradizionali per ogni TB archiviato.
- Disaster recovery: Cubbit trasforma il tuo backup locale in una rete di backup offsite immutabili e geo-distribuiti. Puoi rispettare la 3-2-1 backup rule e dormire finalmente sonni tranquilli.
- Controllo: più di ogni altra cosa, Cubbit ti permette di tenere sotto controllo la crescita esponenziale dei dati (3x entro il 2026 secondo Gartner) e sfruttare la scalabilità on demand del cloud storage che è impossibile con un modello di archiviazione on-prem.
Se desideri saperne di più, visita il sito web e inizia subito la prova gratuita.
[1] Fonte: Backup and Recovery Software — Buyer’s Guide & Reviews, PeerSpot
[2] Fonte: Backup and Recovery Software — Buyer’s Guide & Reviews, PeerSpot