Gli ultimi due anni di emergenza sanitaria hanno portato a profondi cambiamenti, come la vasta affermazione del processo di digitalizzazione, ma parallelamente hanno dato maggiore impulso anche ai temi della sostenibilità ambientale e sociale, nell’ottica della realizzazione di un mondo più green. Tendenze queste che sono rafforzate anche dall’aumento spropositato del costo dell’energia elettrica – che si stanno verificando già da mesi anche in Italia – e che stanno spingendo le aziende a fare scelte più consapevoli ed ecologiche. Si stima che l’infrastruttura di stampa di un’azienda consumi in media il 10% dell’energia elettrica totale: ebbene ci si può impegnare a ridurre questa cifra abbastanza significativa con l’impiego di stampanti a tecnologia inkjet in sostituzione dei dispositivi laser. E se i modelli a getto d’inchiostro sono Epson con tecnologia di stampa a freddo Heat-free che consumano fino all’83% in meno di energia elettrica, ecco che un’azienda può risparmiare da subito l’8% della bolletta elettrica. Ed in effetti sono sempre di più le imprese che nella scelta del loro parco stampanti decidono di affidarsi a dispositivi inkjet se, come rileva la nuova indagine IDC Info Snapshot promossa da Epson sulle tendenze e le aspettative del settore printing in relazione alla tecnologia inkjet per ufficio, nel quinquennio 2021-25 la domanda di stampanti laser tenderà a diminuire su base annua del 2,6% in Europa e del 4,3% in Italia, mentre la vendita dei modelli inkjet per l’ufficio registrerà un aumento annuo pari al 7% in Europa e all’8,8% in Italia.
Un trend guidato sia dalla convinzione, per il 78% degli intervistati, che le stampanti e i multifunzione inkjet siano più eco-sostenibili rispetto ai dispositivi laser sia dalla maggiore attenzione ai consumi energetici e alla produzione di rifiuti, due variabili sempre più importanti nella scelta delle stampanti per l’87% dei responsabili decisionali in ambito hardware. Il tutto abilitato dal fatto che il 65% dei responsabili IT europei intende allocare fino alla metà del budget disponibile per acquistare prodotti e servizi sostenibili.
La proposta di Epson per un mondo più sostenibile
Epson è pronta a promuovere e sostenere questa rinnovata attenzione verso l’ambiente grazie alla sua tradizionale politica orientata alla sostenibilità e grazie al fatto che nel 2018, ha investito oltre mezzo miliardo di euro nell’ulteriore sviluppo della testina a stampa inkjet PrecisionCore basata sulla tecnologia a freddo (Heat-Free), che espelle l’inchiostro con un piccolissimo impulso elettrico applicato al cristallo di quarzo (a differenza della tecnologia inkjet termica che scalda l’inchiostro generando maggiori consumi e provocando una riduzione della vita della testina). E più di recente ha investito altri 750 milioni di euro per supportare lo sviluppo di nuovi materiali e nuove tecnologie in grado di ridurre l’impatto ambientale.
Opportunità per il canale
Un mondo relativamente nuovo che oltre a portare a una realtà più sostenibile e a risparmi importanti apre nuove interessanti prospettive per il canale italiano, che si trova a operare in un mercato dove, come abbiamo visto, la richiesta di questo tipo di device è in crescita. A guidare i partner in queste nuove sfide è, in qualità di Head of Sales Office Print di Epson Italia, Luca Motta, che segue l’area di business dedicata ai rivenditori specializzati nei contratti a costo-copia, un settore in costante espansione. In questa organizzazione, un team di account manager specializzati ha il compito di sviluppare il canale focalizzato sulla formula ‘print-as-a-service’, che è destinata a soppiantare le forme più tradizionali di consumo e vendita.
Epson Workforce: un modello per ogni esigenza
Epson mette a disposizione di partner e imprese la gamma Epson WorkForce, composta da vari modelli, fino a 100ppm monocromatiche e a colori. Una scelta ideale per le aziende che in questo modo possono contenere i consumi elettrici fino all’83% in meno rispetto a laser di pari prestazioni e che regalano un’elevata autonomia grazie alla capienza delle sacche di inchiostri (fino a 100mila copie su alcuni modelli). Tra i punti di forza della gamma WorkForce possiamo citare anche il minor numero di interventi e sostituzioni di questi dispositivi durante il loro ciclo di vita (poiché non sono presenti fusore, cinghia e tamburo da cambiare periodicamente) e proprio per questo producono fino al 93% in meno di rifiuti. Tutto ciò ha un impatto positivo anche sulla produttività perché i fermi macchina per manutenzione o fine inchiostro diminuiscono tanto che le aziende che utilizzano questa linea di stampanti inkjet hanno potuto dirottare una parte del personale dedicato all’assistenza ad altri compiti più a valore per l’azienda. Un problema in meno anche per i rivenditori che possono anch’essi dedicare il personale a compiti più rilevanti e remunerativi.
Un impegno che continua: la partnership con National Geographic per ‘Turn Down the Heat’
L’attenzione di Epson verso l’ambiente è confermata anche dalla campagna ‘Turn Down the Heat. Contrastiamo il riscaldamento globale’ realizzata in collaborazione con la National Geographic Society (NGS) per promuovere la tutela del permafrost, il terreno perennemente ghiacciato che ricopre le regioni polari della terra.
Secondo gli scienziati, il permafrost è destinato a scomparire entro il 2100, portando ad un drastico cambiamento nell’ecosistema e nei paesaggi urbani, con l’innalzamento dei mari e il rilascio di 950 miliardi di tonnellate di metano nell’atmosfera. Uno scenario inquietante che ha portato Epson e la NGS a mettere in campo questa iniziativa di sensibilizzazione delle aziende, invitandole a ridurre il loro impatto sul riscaldamento globale.
La dottoressa Katey Walter Anthony, esploratrice del National Geographic che guida la campagna, spiega che: “L’Artico si sta letteralmente sciogliendo davanti ai nostri occhi. Stimiamo che fino al 10% del riscaldamento globale previsto per questo secolo potrebbe derivare dallo scongelamento del permafrost: questo fenomeno ha ripercussioni sulla Terra intera. Le nostre scelte contano davvero, nel lavoro e nella vita. Se le aziende e le persone prendono dunque decisioni intelligenti sulla tecnologia che utilizzano, potranno fare la differenza in termini di difesa dell’ambiente”.
Epson cerca di fare la sua parte mettendo a disposizione l’innovativa gamma di stampanti a getto d’inchiostro con tecnologia a freddo, con tutti i vantaggi che abbiamo precedentemente esaminato.
La campagna nei dettagli
La campagna prevede cinque punti chiave sui quali le aziende possono impegnarsi per proteggere il permafrost, tra cui:
- Turn down the Heat – Contrastiamo il riscaldamento globale.
I dispositivi presenti negli uffici, dalle stampanti a tutte le altre apparecchiature elettroniche, possono consumare in maniera significativa. Quando è necessario sostituirli, le aziende devono prendere in considerazione le alternative con tecnologia che consuma meno: ogni dispositivo gioca un ruolo importante nel ridurre il riscaldamento globale e nell’aiutare le aziende a soddisfare i criteri ESG (Environmental, Social and Governance).
- Inserirsi nell’economia circolare.
La produzione, che si tratti di arredi per l’ufficio, di imballaggi o di elettrodomestici, può generare molto calore, così come il loro smaltimento. Ogni volta che è possibile, le aziende devono riflettere su come l’acquisto di nuovi dispositivi e lo smaltimento di quelli vecchi possano avere origine dall’economia circolare e successivamente essere reinseriti al suo interno.
- Riflettere sul consumo d’acqua e sui materiali rinnovabili.
Per quanto riguarda l’energia richiesta nei luoghi di lavoro, le aziende devono pensare a ciò che potrebbero ricavare da fonti rinnovabili “pulite” come l’energia solare ed eolica, perché i combustibili fossili contribuiscono in larga parte al riscaldamento dell’atmosfera terrestre. Lo stesso discorso è valido anche per il riscaldamento e la depurazione delle acque: le imprese devono impegnarsi a sprecarne il meno possibile, anche introducendo apposite tecnologie di rilevamento.
- Adottare valori sostenibili nell’intera catena di fornitura.
La sostenibilità è diventata un tema importante per tutte le organizzazioni; quelle che la considerano seriamente non esitano a mostrare con trasparenza il loro impegno per salvare il pianeta. Se un’azienda ha a cuore la sostenibilità, dovrebbe anche condurre attività di due diligence sulle realtà da cui acquista e con cui collabora: avrà così il potere di promuovere ulteriormente i valori legati alla sostenibilità nell’intera catena di fornitura.
- Uno sguardo al futuro.
Nella lotta contro il tempo per salvare il pianeta, le aziende devono impegnarsi ben oltre l’eliminazione dell’utilizzo di carta e l’introduzione di contenitori per la raccolta differenziata. Dovranno adottare un piano preciso per ridurre le emissioni di carbonio, includendo misure che spaziano dall’utilizzo di energie rinnovabili alla conservazione delle risorse idriche, oltre a definire rigidi criteri ESG e una chiara roadmap di come verranno soddisfatti. Non solo: devono mostrare con trasparenza il loro impegno, poiché i clienti non sono mai stati così contrari all’”ecologismo di facciata”.