L’emergenza Covid-19 ha stravolto la nostra società fin dai suoi pilastri ma sta aprendo anche tante nuove opportunità per le pmi che vorranno investire in macchinari industriali, software e servizi per Industry 4.0 beneficiando degli incentivi e dei crediti di imposta previsti dal nuovo PNRR per i prossimi 5 anni. Al cuore l’ERP, che dovrà dialogare con i sistemi di produzione per processi più efficienti e un modello distributivo che si basa su una integrazione del software con la rete commerciale e il magazzino. Passepartout, la software house di San Marino, non si fa trovare impreparata e per mettere a terra tutto il potenziale in campo ha messo a segno l’acquisizione di If Technology e Zerodo. Un vero e proprio cambio di DNA per l’azienda, di cui abbiamo parlato con Christian Pari, Direttore Analisi e Sviluppo per l’Area Imprese e Commercialisti, insieme a tutte le ultime novità annunciate durante la sua Convent1on Island 2021, che si è svolta a settembre in Sardegna.
Il nuovo piano di politica industriale contenuto nel PNRR prenderà il via il 16 novembre e Passepartout è pronta a sfruttare tutte le nuove opportunità legate al piano Transizione 4.0 grazie a una importante novità: l’acquisizione di If Technology e Zerodo. Si tratta delle prime acquisizioni nella storia di Passepartout. Perché questo cambio di passo e di filosofia?
“Con il Piano Transizione 4.0 e i fondi del PNRR che l’Europa ha stanziato per l’Italia ci troviamo in un momento di svolta epocale che ci siamo resi conto di dover sfruttare al massimo. Per fare questo le strade erano due: o intraprendere il percorso della formazione interna e portare la nostra offerta ad evolversi internamente, come abbiamo sempre fatto, o crescere trovando sul mercato chi quel know how lo aveva già. E abbiamo seguito questo secondo percorso perché apriva prospettive immediate. Abbiamo scelto If Technology e Zerodo soprattutto perché avevano già maturato sul campo l’esperienza necessaria e abbiamo guardato al know how che potevano immediatamente portare verso i nostri software. Così possiamo dare ai nostri clienti e partner una soluzione completa e immediata per poter sfruttare appieno l’erogazione degli incentivi che partirà da qui a poco. Per avere la velocità necessaria la strada delle acquisizioni era per certi versi obbligata”.
Che valore aggiunto portano If Technology e Zerodo a Passepartout?
“Queste aziende sono specializzate in due filoni che Mexal già affronta, quello della produzione e quello della logistica, e parallelamente all’integrare la loro esperienza e i loro software, abbiamo lavorato anche per far crescere le funzionalità del nostro prodotto in questi ambiti”.
Chi è If Technology?
“If Technology ha un’esperienza trentennale nel campo dell’integrazione delle macchine automatiche e quindi dell’automatizzazione dei processi produttivi con i gestionali aziendali. La società ha già dei software specializzati che si integrano con i diversi gestionali e ci sembrava un buon punto da cui partire”.
Invece Zerodo?
“Zerodo completa l’offerta in ambito logistica con dei software che si integrano e vengono utilizzati dai terminalini di magazzino o dagli smartphone e tablet di agenti e manutentori, per gestire tutta la parte mobile di gestione dell’azienda, che poi si interfaccia con il gestionale che sta nel back office.
Anche in questo caso la ratio è stata quella di individuare un prodotto già pronto, frutto di esperienza sul campo, e che si potesse integrare bene con Mexal”.
Quindi dal punto di vista della produzione che novità avete introdotto per Mexal?
“Abbiamo realizzato un management interattivo dell’MRP (Material Requirements Planning) relativo alla gestione dei fabbisogni dei materiali e delle risorse produttive, integrato direttamente con il gestionale. Il responsabile di produzione può intervenire, ad esempio, anche per fare simulazioni o ripristinare i dati che il progetto fornisce per inviare gli ordini ai fornitori, alle linee di produzione e così via.
In più abbiamo anche realizzato una gestione specifica del conto lavoro esterno e abbiamo rivisto la user interface della distinta base di produzione. Il lavoro realizzato vede un forte rinnovamento delle colonne portanti del ciclo produttivo e continueremo a sviluppare nuove funzionalità, regalando al cliente una maggiore semplicità di utilizzo”.
Invece quali sono le novità lato logistica?
“Abbiamo dato il via a una gestione semplificata di un magazzino strutturato. Definiamo in maniera puntuale le varie strutture di magazzino come corsie, scaffali, ripiani e piazzole di lavorazione e quindi possiamo avere ben chiara in qualsiasi momento la situazione dello stock del materiale così come avere una gestione in 3D del magazzino. In concreto è possibile andare a vedere a livello visivo e interattivo cosa c’è nei vari scaffali e nei vari ripiani e addirittura spostarlo, fare delle movimentazioni con il semplice utilizzo del mouse. Il software produrrà quindi in automatico il documento di movimentazione da una cella all’altra, effettuando anche i controlli che eventualmente sono configurati.
Grazie a queste funzionalità abbiamo realizzato uno strumento semplice e versatile che si affianca alla classica gestione dei documenti di magazzino di Mexal.
Altre novità tecnologiche che avete annunciato sono quelle relative alla vostra soluzione per i commercialisti: Passcom. Quali sono le novità?
“Lato Passcom prosegue il discorso della gestione dell’import delle fatture elettroniche, emesse e ricevute.
Stiamo poi rifacendo la gestione della delega F24, uno caposaldo della fiscalità e dei dichiarativi, una novità in fase di sviluppo avanzato e che rilasceremo entro fine anno.
Altra funzionalità introdotta è quella relativa alla riconciliazione bancaria che ci permette di andare a incrociare e verificare gli estratti conto delle banche oppure andare a contabilizzare tutte le registrazioni che vengono dall’estratto conto.
Ultima novità è l’integrazione con Cribis del Gruppo Crif per avere il completamento e il controllo delle anagrafiche delle aziende e dei fornitori.
Quindi anche lato commercialista lavoriamo per dare funzionalità sempre più complete, semplici e interattive”.
Per tornare al discorso di prima: il momento critico nel quale ci troviamo con il nuovo piano di politica industriale che prenderà il via il 16 novembre. Molto spesso in passato il governo ha già tentato di promuovere l’adozione di innovazione all’interno delle imprese italiane che hanno investito sì ma prevalentemente in progetti classici e tradizionali. Secondo voi sono pronte le aziende a fare il salto verso progetti innovativi proprio sulla scorta di questi fondi?
“Secondo noi sì perché oggi gli incentivi sono davvero appetibili da parte delle aziende. Si consideri che acquistando i macchinari gli imprenditori hanno un credito di imposta immediato del 50% e questo verrà utilizzato da subito. Occorre sfruttare questa opportunità e fornire agli imprenditori i vantaggi effettivi della digitalizzazione e dell’automazione dei processi. L’incentivo richiede proprio l’integrazione con il gestionale per cui si riuscirà, secondo me, a formare gli imprenditori e a fargli capire effettivamente i vantaggi per le loro aziende”.
Qual è il ruolo dei partner in questo momento di transizione? Come hanno accolto le due acquisizioni e che opportunità si aprono per loro?
“ll partner ha la peculiarità di essere presente sul territorio e andare a cogliere da vicino le necessità reali del cliente per offrirgli le nostre soluzioni ritagliando progetti su misura. Ora, andando a presidiare anche i settori legati alla Transizione 4.0 con la parte di logistica e produzione, offriamo ai partner una carta in più da giocare e nuove opportunità da sfruttare grazie all’affiancamento delle due società acquisite.
Spesso il partner non ha conoscenze specifiche in queste aree, soprattutto dal lato fiscale, ed è quindi fondamentale formarlo: avere con noi due aziende specializzate e focalizzate su questi ambiti è la nostra carta vincente per andare a soddisfare al meglio le esigenze dei clienti con le nostre soluzioni. I partner, quindi, hanno accolto le acquisizioni con favore e sono l’elemento fondamentale della catena che porta in casa delle aziende le nostre soluzioni”.
Sempre a proposito di partner, una novità importante di quest’anno è stata quella di PassBari con la quale per la prima volta vi siete messi in società con un vostro partner. Come è nato questo progetto e come si sta sviluppando?
“Questo progetto è nato perché è venuto meno il fondatore di una realtà partner non garantendo quindi la possibilità di continuare le attività. Passepartout si è mosso consultando vari partner di zona perché il nostro obiettivo è quello di non perdere i nostri partner e i loro clienti. Abbiamo trovato la disponibilità di una realtà piccola che voleva crescere e noi abbiamo investito insieme a loro. Abbiamo così impostato e percorso questa strada nuova che sta funzionando”.
La mia curiosità è proprio: avendo visto che sta avendo un riscontro positivo pensate di proseguire su questa terza via alternativa alle classiche?
“È un work in progress. A noi interessa avere delle strutture partner che come mission investono, crescono e riescono a diffondere le nostre soluzioni e quindi se vedremo che certe strutture partner hanno difficoltà in diversi ambiti a quel punto sappiamo già come intervenire. Non è una via che seguiremo di prassi ma sappiamo come utilizzarla per mantenere e accrescere i clienti finali. È una carta in più che fino ad oggi non era nel nostro DNA ma che abbiamo sperimentato e siamo pronti a ripetere nell’ottica di un nostro rinnovamento continuo”.
Viste le tante novità tecnologiche che avete proposto anche forti delle due nuove acquisizioni messe a segno… per il futuro come intendete ulteriormente andare a evolvere la vostra proposta?
“La nostra linea è quella di proseguire sul discorso della produzione e della logistica. Con If Technoogy e Zerodo andremo ad ampliare l’offerta su aree specializzate, ovviamente creando una integrazione specifica con i nostri prodotti, e svilupperemo funzionalità innovative tramite i loro software.
Il nostro impegno sarà quello di completare le varie funzionalità del prodotto concentrandoci sul suo cuore visto che le due parti specifiche sono seguite dalle due società acquisite. Valuteremo poi ulteriori aree di specializzazione.
Continueremo inoltre a investire anche lato commercialista, dove abbiamo una soluzione unica sul panorama italiano. La nostra idea è quella di fornire ai professionisti sempre più servizi da offrire ai loro clienti, come la riconciliazione bancaria o la codifica e il controllo delle anagrafiche clienti e fornitori”.
Dal punto di vista delle acquisizioni intendente fermarvi?
“La strada è aperta e staremo a vedere. Non c’è ancora un piano specifico ma siamo pronti a valutare altre eventuali acquisizioni per completare le soluzioni”.
Per concludere torniamo alla concretezza: quest’anno come è andato e dove intendete arrivare?
“In questi due anni critici siamo stati felicissimi di registrare una crescita in tutti i comparti e questo ci fa ben sperare che gli investimenti e le scelte che abbiamo fatto siano quelle giuste.
Con la pandemia abbiamo visto crescere molto il cloud, che lo scorso anno ha registrato un +16% e anche quest’anno la crescita sta proseguendo. Il Covid-19 è servito come sveglia alle aziende. Noi lato nuvola siamo partiti nel 2008 e quindi il nostro prodotto è già pronto: abbiamo avuto un ottimo riscontro da parte dei clienti e anche i nuovi clienti si sono affiancati a noi proprio perché hanno visto i reali vantaggi del cloud”.