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    Sei qui:Home»Featured»Mobile computing: aziende europee lontane dall’adozione

    Mobile computing: aziende europee lontane dall’adozione

    By Redazione Top Trade27/10/20204 Mins Read
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    Lo dicono i risultati della ricerca indipendente di Panasonic dal titolo “From Renew to Reuse: The Mobile Computing Sustainability Challenge”

    Le imprese europee faticano a implementare strategie sostenibili in tema di mobile computing perché i requisiti in continua evoluzione costringono la metà di loro a sostituire i propri dispositivi prima che raggiungano i due anni di utilizzo.

    È quanto emerso dalla ricerca indipendente dal titolo “From Renew to Reuse: The Mobile Computing Sustainability Challenge”, commissionata da Panasonic e condotta da Opinion Matters su un campione di 772 responsabili IT di aziende con oltre 50 dipendenti in Regno Unito, Germania e Svezia.

    I decision-maker in ambito IT sono stati interrogati sull’importanza di attuare pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente in fase d’acquisto, utilizzo e smaltimento dei dispositivi mobili. Sebbene ne sia emerso un chiaro desiderio di utilizzare i device in maniera più sostenibile, gli intervistati hanno evidenziato che sono le pressioni aziendali a impedire un progresso in questa direzione.

    C’è ancora poca cultura in tema sostenibilità

    Meno della metà degli intervistati afferma di aver valutato i dispositivi scelti per la propria azienda sulla base della sostenibilità o dell’impatto ambientale prima dell’acquisto.

    Oltre alla regolare manutenzione (57%) meno della metà si impegna proattivamente durante l’utilizzo del dispositivo per prolungarne il ciclo di vita, ad esempio fornendo informazioni o facendo formazione agli utenti su come prendersene cura.

    Più della metà (54%) non converte abitualmente i dispositivi a un utilizzo secondario all’interno dell’azienda.

    Più di un quarto del campione (26%) ha ammesso che la propria organizzazione si limita a smaltire i dispositivi alla fine del loro ciclo di vita. Quasi la metà (49%) ha invece preso parte a programmi di restituzione e il 67% li ha rivenduti come dispositivi di seconda mano.

    Sicurezza priorità principale a fine vita

    Il 51% dei rispondenti afferma che la principale preoccupazione è la cancellazione di tutti i dati dal dispositivo. Un processo di riciclo eco-compatibile, invece, è importante solo per il 40% degli intervistati.

    Dalla ricerca emerge che sono le esigenze di business, in rapida evoluzione, a impedire pratiche più sostenibili, poiché costringono la grande maggioranza delle aziende a cambiare i propri dispositivi ogni 1-2 anni (50%) e 3-4 anni (46%).

    Tuttavia, i risultati indicano anche un effettivo desiderio di fare di più. Il 58% (più della metà degli intervistati) afferma che riutilizzerebbe regolarmente i dispositivi se fossero facilmente riconfigurabili dagli utenti finali (trovando nuova collocazione al 21%-50% dei device).

    Come sottolineato in una nota ufficiale da Jan Kaempfer, Head of Marketing di Panasonic Business: «Sebbene vi sia un chiaro desiderio di fare di più, le pressioni aziendali sembrano impedire ai responsabili delle decisioni IT di adottare un approccio più olistico nei confronti della loro strategia di mobile computing e prendere in considerazione pratiche sostenibili. La nuova generazione di dispositivi può essere facilmente riutilizzata dagli operatori sul campo, fornendo in questo modo l’opportunità di riconfigurare i device più volte durante il ciclo di vita e per usi differenti. Questa tipologia di design e tecnologia innovativi consentirà alle aziende di gestire quei requisiti in continuo cambiamento, oltre a incoraggiarle verso una strategia di mobile computing più sostenibile».

    Verso una strategia mobile computing più sostenibile

    Il notebook semi-rugged Panasonic TOUGHBOOK 55 stabilisce un nuovo standard per il mobile computing. Per la prima volta, gli utenti possono personalizzare il dispositivo in base alle diverse attività da svolgere sul campo, ad esempio potenziando le capacità grafiche, aggiungendo un lettore smartcard, spazio di archiviazione o un lettore DVD o Blu-Ray semplicemente inserendo l’unità necessaria nel nuovo Slot Universale TOUGHBOOK. Inoltre, è possibile utilizzare lo slot di espansione frontale per integrare un lettore di impronte digitali, RFID o lettore di smart card, oppure per aggiungere una seconda batteria. Tutti questi cambiamenti possono essere effettuati sul campo, riqualificando le funzionalità principali del TOUGHBOOK 55 ed estendendo in questo modo il ciclo di vita del prodotto.

     

     

     

     

     

    Mobile computing Opinion Matters Panasonic Panasonic TOUGHBOOK 55
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