In occasione di MSP Day Achab ha svelato i dati dell’indagine annuale svolta per fare il punto sullo stato degli MSP in Italia evidenziando le evoluzioni in atto, i trend, le sfide e le prospettive per il futuro.
L’evento annuale tanto atteso dai fornitori di servizi IT gestiti si è chiuso oggi a Palazzo dei Congressi di Riccione, che ha accolto oltre 400 MSP provenienti da tutta Italia e 36 sponsor delle migliori soluzioni tecnologiche presenti sul mercato dopo una giornata e mezza ricca di speech e contenuti di valore, networking e tip utili di cui nutrirsi per accrescere il proprio business.
Anche in questa occasione Andrea Veca, Manging Director di Achab, ha fatto il punto sull’anno appena passato per poi esporre qualche previsione sul futuro degli MSP basandosi proprio sui risultati del Report MSP 2023.
Giunta al quinto anno consecutivo, l’indagine annuale condotta da Achab per fotografare lo stato dell’MSP italiano ha acceso i fari su come si evolve il mercato, quali sono le sfide principali, le difficoltà, le problematiche e i trend da seguire per uno sviluppo del business a 360°.
MSP: serve passare da “artigiano dell’IT” a “imprenditore dell’IT”
Questo trend, iniziato tre anni fa, vede diminuire il numero di microaziende e aumentare il numero di quelle che si stanno strutturando. A testimoniare il cambiamento, sia il numero di addetti impiegati sia la percentuale delle aziende che superano il milione di euro (il 43%) di fatturato.
In costante aumento, per 5 anni di fila, anche il numero di fornitori che gestiscono oltre 100 clienti. Per i servizi extra contratto la tariffa oraria media oscilla fra i 46 e i 60 euro. Anche tra le piccole realtà, la maggior parte di queste (il 54%) si trova comunque a dover gestire un parco macchine con 500 o più endpoint mentre il 30% ne gestisce oltre 1000. Si tratta di numeri critici che indicano quanto sia necessario ormai un passaggio da “artigiano dell’IT” a “imprenditore dell’IT”.
Viene confermato quindi il processo di evoluzione già in atto da qualche anno, quello cioè di abbandonare il vecchio modello di business reattivo, o break fix, in favore di un modello secondo cui l’erogazione dei servizi in maniera gestita la fa da padrone a fronte del pagamento di un canone ricorrente.
Gli interventi in loco presso i clienti cedono definitivamente il passo a sistemi di controllo remoto e piattaforme RMM, strumenti ormai indispensabili. Cresce anche il numero di fornitori che usano strumenti di PSA (Professional Software Automation) e di ticketing per la gestione del help desk (70%) mentre il 50% dei rispondenti all’indagine dichiara di utilizzare strumenti professionali di documentazione IT.
Ma in quali settori operano, per lo più, gli MSP italiani?
Come si evince dal report, la quasi totalità dei rispondenti (89%) è attivo nell’ambito della produzione. Oltre l’80% ha, invece, come focus gli studi professionali, dati che evidenziano un incremento dell’efficienza operativa in quanto la specializzazione in un settore offre la possibilità di fornire lo stesso pacchetto di servizi a più clienti.
Entrando nel merito dei focus di principale interesse, l’analisi evidenzia che gli argomenti per i quali gli MSP sentono maggiormente il bisogno di approfondimenti sono la cybersecurity, l’organizzazione dei processi aziendali e le attività di sales & marketing. Temi, questi, sempre più delineati da Achab in occasione di eventi dedicati e che saranno tra i principali focus di MSP Day 2023.
Clienti poco consapevoli in tema di cybersecurity
Il report evidenzia che il 42% degli MSP ha avuto clienti vittime di attacchi ransomware nel 2022, mentre il 72% ha avuto clienti colpiti da phishing, spear phishing o Business Email Compromise. Di questi, il 24% che ha subito attacchi BEC ha avuto perdite di almeno 10.000 euro. Per capire come è andato il 2022 basta osservare che il 63% dei rispondenti ha aumentato il proprio fatturato e solo il 3% lo ha diminuito.
Tra i primi, il 42% ha aumentato il fatturato del 15% o più. Analogo andamento vale per il margine poiché il 68% degli intervistati lo ha aumentato e tra questi, il 32% dell’oltre 20%.
Tirando le fila di questo anno appare evidente lo spirito positivo degli MSP nel volgere lo sguardo all’anno in corso, il 73%, infatti, è convinto di poter incrementare ulteriormente il fatturato, segno che il mercato dei servizi IT è un settore in fermento e che il modello di business aiuta a “crescere” anno su anno.