Di Daniela Dexheimer, Senior Product Manager Solutions, NEC Display Solutions Europe
Sono passati ormai quasi 10 anni da quel video, diventato virale, in cui un neonato cercava di allargare con le dita una fotografia su una rivista cartacea, come se fosse uno schermo.
Una chiara anticipazione di quanto velocemente stesse mutando la nostra relazione con l’informatica e di quanto lo stia tuttora facendo. Oggi, l’improvvisa necessità di lavorare da remoto, ha messo in evidenza le diverse modalità di stare connessi attraverso i device digitali. Gli schermi digitali, ad esempio, sono molto più che veicolatori di informazioni, essendo portali di comunicazione, collaborazione ed intrattenimento.
Come aveva giustamente intuito quel neonato, oggi le persone si aspettano di interagire con le informazioni e non di consumarle in maniera passiva. Gli strumenti digitali hanno un ruolo fondamentale in questo processo, dall’istruzione, alla nostra vita sociale. E questo avviene non soltanto a livello individuale, all’interno della nostra vita privata. Il modo in cui al lavoro gli schermi sono stati messi al centro delle attività, ha sovvertito il luogo comune che la tecnologia isola ancora prima che la vita sociale di milioni di persone venisse avvicinata attraverso il contatto on-line. Le tecnologie display sono di fatto diventate indispensabili per lavorare.
Sia che si tratti dell’insegnamento a distanza attraverso le lavagne interattive nelle scuole e nelle università o di video conferenze con partecipanti da tutto il mondo, gli schermi hanno rivoluzionato la nostra capacità di creare, comunicare e collaborare. Il display non è più quindi uno strumento per consumare informazioni. Attraverso di esso non leggiamo o guardiamo semplicemente. Al contrario veniamo coinvolti, subiamo cambiamenti e ci realizziamo. Facciamo questo solo toccando la superficie di un display, attraverso ciò che la tecnologia può apportare al nostro lavoro, istruzione o vita sociale.
I progressi nella tecnologia display si traducono in una maggiore sensibilità tattile, che ci consente di interagire con le informazioni sullo schermo come se fossero una materia fisica. Quello che ci aspettiamo oggi, è la possibilità di disegnare su uno schermo digitale con la stessa facilità e precisione con cui lo faremmo su un foglio di carta. Questi concetti stanno al centro della filosofia NEC visto che il nostro obiettivo non è altro che trasformare il modo in cui le persone lavorano e comunicano tra loro. In questa ottica, il display è solo il punto di partenza, non quello di arrivo.
Non c’è nulla di più esemplificativo di NEC InfinityBoard, la soluzione display progettata per utenti professionali. NEC InfinityBoard prende la nozione di interazione fisica con la materia e la trasferisce all’interno di un device in grado di replicare quell’esperienza su una scala maggiore.
Questo consente ai gruppi, siano essi persone presenti fisicamente o che lavorano da remoto, di interagire e di gestire le informazioni come lo farebbe una persona con un singolo device. Gruppi di persone possono così darsi appuntamento e lavorare in maniera più efficiente, molto meglio di ciò che farebbero se si trovassero tutti affollati intorno ad un tavolo. Questo significa che il display può anche diventare il punto centrale di una riunione sia fisica che virtuale, un centro creativo attivo, più che un elemento a latere del quale si intavolano discussioni.
Può essere ancora più interessante notare che questa nozione di collaborazione ad hoc non richiede un cambiamento culturale da parte della comunità degli utenti. Al contrario, questo nuovo modo di lavorare, rappresenta una reazione ad un cambiamento culturale già in essere. Le tecnologie per meeting e collaboration al lavoro stanno evolvendo per andare incontro alle esigenze ed alle aspettative del mondo del lavoro presente e futuro. I display interattivi di grande formato sono al centro di questo cambiamento, poiché estendono i vantaggi del lavoro su tablet su uno di maggiori dimensioni con possibilità infinite dal punto di vista creativo.
Immaginatevi cosa succederà quando la gente tornerà in ufficio. Quali nuove modalità di lavoro si svilupperanno in questo periodo di lavoro da remoto e come verranno recepite all’interno dell’ufficio? Anche prima della crisi molte organizzazioni stavano cercando modalità per ottimizzare la produttività e migliorare la collaborazione. Tra chi ha adottato per primo NEC InfinityBoard vi erano società con collaborazioni da remoto (in particolare con team sparpagliati in tutto il mondo) per i quali l’incremento del business era fondamentale.
L’hardware da sempre rappresenta un grosso investimento finanziario per le organizzazioni. Sia che si tratti di una nuova infrastruttura IT o dell’ultima tecnologia display, le organizzazioni vogliono sapere come il loro investimento pagherà i dividendi e come sarà in grado di incrementare il loro business. Nel caso degli schermi, essi hanno bisogno di poter guardare oltre l’hardware considerando benefici più ampi.
La strumentazione che facilita la collaborazione a distanza genera effetti positivi che ricadono su tutta la società. Questi includono team più produttivi, impiegati più felici, un ambiente di lavoro più efficiente ed una maggiore attrattività per i nuovi talenti. Provate ad immaginare cosa significherebbe avere una lavagna digitale facile da usare così che le persone potrebbero non soltanto condividere le informazioni, ma aggiornarle ed adattarle in tempo reale. Questo consentirebbe di migliorare la comunicazione tra le diverse business unit, i partner, i fornitori o i clienti. Potrebbe tradursi nell’implementazione di modalità di lavoro flessibile e migliorare la customer experience.
Investire nelle tecnologie display corrette può condurre a questi ed altri tipi di vantaggi. Naturalmente non tutte le tecnologie display sono uguali e bisogna scegliere quella giusta.
Per quanto riguarda la collaboration al lavoro, riteniamo che questi siano i punti chiave che le organizzazioni dovrebbero considerare:
Innanzitutto, si registra una richiesta di maggiore flessibilità sul posto di lavoro. Secondo, esistono delle aspettative circa la scelta da farsi, con utenti finali potenzialmente frustrati nel caso non venissero adottate quelle tecnologie da loro percepite come le più utili. Infine, la tecnologia deve funzionare perfettamente in ogni momento: in un business non è pensabile investire in una tecnologia che invece di produrre una maggiore efficienza operativa, richieda continui interventi da parte dell’ufficio IT.
Finora, nessun singolo prodotto è stato in grado di combinare in maniera efficiente tutti questi fattori e fornire soluzioni soddisfacenti alle diverse sfide che le società stanno cercando di risolvere: flessibilità, capacità di scelta ed affidabilità. Il risultato è che tutti i team ed i singoli lavoratori finiscono con sprecare tempo, perdere opportunità e provare un senso di frustrazione quotidiano.
E’ stata proprio questo bisogno a spingere NEC non soltanto a sviluppare InfinityBoard, ma anche a fare squadra con i partner per offrire soluzioni creative. Un esempio è dato dalla funzione Quicklaunch, che consente agli utenti di cominciare le riunioni premendo un solo bottone. La connettività di InfinityBoard permette di continuare ad utilizzare i propri computer oppure di integrare NEC InfinityBoard all’interno di soluzioni di terze parti. Questo è proprio il tipo di flessibilità che il mercato vuole e di cui ha bisogno.
I display devono essere così intuitivi da poter essere utilizzati da un bambino; come il neonato alle prese con la rivista, noi riconosciamo un buon design quando siamo in grado di interagire con esso. La prossima generazione di tecnologia display metterà a disposizione delle organizzazioni la possibilità di ottimizzare collaboration, efficienza e produttività ovunque nel mondo. La tecnologia sta cambiando il nostro modo di interagire con i contenuti così come con le altre persone.