Panduit, multinazionale attiva da quasi sette decenni a livello globale ed in Italia da oltre 30 anni, sulla scia degli andamenti già in essere nel periodo pre-covid, ha chiuso il 2021 in Italia con una importante crescita di fatturato a doppia cifra, che le consente di continuare ad acquisire nuove quote di mercato sia in ambito data-network che nel settore elettrico-industriale.
Le due divisioni si sono infatti contraddistinte per il volume d’affari generato, ma soprattutto per l’equa distribuzione tra le diverse categorie merceologiche, in un anno nel quale la disponibilità globale di materiali e le difficoltà nel trasferimento delle merci, hanno influenzato molteplici dinamiche gestionali. Nonostante ciò, gli specialisti Panduit hanno continuato ad assicurare disponibilità di prodotti ed un livello di servizio, non lontano dai parametri pre-pandemici.
Abbiamo chiesto a Gian Piero de Martino, Network & Industrial Electrical Infrastructures Business Unit Manager di Panduit quali sono stati i fattori trainanti di questa crescita e quali novità vedremo nel 2022.
“Un ruolo chiave nel contesto difficile che ci circonda l’hanno rivestito i distributori autorizzati, che hanno risposto prontamente con disponibilità e flessibilità, sapendo assorbire le richieste del mercato nazionale, incrementandole e identificando soluzioni alternative alle urgenze manifestate da integratori ed utilizzatori finali, quando le stesse hanno riguardato componenti non immediatamente disponibili.
Il volume d’affari sviluppato ha raggiunto risultati che hanno in parte meravigliato anche la stessa direzione aziendale, che in fase di pianificazione iniziale era rimasta prudentemente conservativa, ipotizzando una crescita organica di alcuni punti percentuale rispetto all’anno precedente.
Gli importanti segnali economici che hanno caratterizzato sin dall’inizio un 2021 particolarmente brillante, ci hanno permesso di consolidare e sviluppare la nostra organizzazione in Italia, aggiornando il nostro modello operativo ed allargando il bacino di utilizzatori, anche grazie al lancio di numerosi e sempre più innovativi prodotti.”
Quali sono stati i settori trainanti?
“Importanti segnali sono arrivati dal settore Datacenter, che cresce anche in Italia come nel resto d’Europa e che ha visto Panduit impegnata nel supporto locale rivolto a big player come Equinix, Microsoft e Amazon ed altre importanti realtà nazionali di servizio e produttive tra le quali Sky, Calzedonia, Banca Popolare, Banca Intesa e molte altre non di minore importanza. Anche l’ambito Enterprise per le applicazioni tradizionali LAN di edificio, sono state la scelta di clienti come ENI, Accenture, Banca d’Italia e selezionati ed esigenti contesti governativi.
Settori storici come quello dell’Automotive dell’Oil & Gas, degli Elettrodomestici e dei cablaggi elettrici su commissione, sono tra quelli che hanno caratterizzato la maggiore richiesta di componentistica industriale ad alte prestazioni Panduit, nelle aree di business IC/MRO e OEM.
Nonostante il condizionamento forzato delle attività condotte dal vivo dai funzionari Panduit e il limitato numero di eventi che è stato possibile organizzare soprattutto nella prima parte dell’anno, non è mai mancato il pronto supporto specialistico anche verso le società di consulenza progettuale, ripagato dalle preferenze e dai risultati ottenuti.”
Come avete garantito il supporto costante e la vicinanza ai clienti nello scenario pandemico che stiamo vivendo?
“Il ricorso alle tecnologie di comunicazione e della digitalizzazione, delle quali Panduit è promotrice insieme ai propri partner tecnologici, abilitatrice e fruitrice con le proprie infrastrutture, ha permesso di attuare un modello operativo misto, che il settore oramai definisce con il termine “PhygItal”, contenendo temporaneamente le esigenze di interazioni in presenza, compensate con il supporto fornito in remoto, senza perderne di valore.
La solidità finanziaria dell’azienda ha inoltre permesso di contenere gli effetti degli aumenti delle materie prime e di molti altri elementi che caratterizzano il costo del prodotto finito, sapendo sfruttare il beneficio della propria presenza globale e rimodulando i canali di approvvigionamento attraverso i quali rifornire le proprie entità produttive e strategia vincente riconosciuta dalle organizzazione che operano e scelgono Panduit da sempre.
Il 2021 ha aperto per Panduit Italia e i suoi partner, nuovi scenari applicativi, sui quali non mancheranno importanti investimenti nel futuro. Sempre di più Panduit si vede così ripagata degli sforzi condotti negli anni, per aver promosso una visione applicativa totalmente integrata e unificata dal punto di vista tecnologico.”
Quali obiettivi per il 2022?
“Ci attende un nuovo anno, altrettanto ricco di novità, sia per quanto riguarda la presentazione di nuovi programmi, che per il lancio di nuovi prodotti che andranno a completare la nostra proposta tecnologica.
Particolare attenzione verrà data al settore Datacenter e all’importanza dell’operation continuity, così come nei restanti ambiti applicativi, alla protezione di personale e delle apparecchiature. La spinta non mancherà neanche per ciò che concerne l’informatizzazione e automazione della logistica e dei comparti produttivi, sfruttando sempre di più nuove tecnologie lanciate da poco tempo, che ottimizzeranno e gradualmente sostituiranno diversi sistemi di trasferimento di segnali e di dati tradizionali.
Il tutto attraverso un modello produttivo, attento all’ecosostenibilità e all’ambiente, per il quale Panduit ha costituito internamente già dallo scorso anno un comitato-guida, sensibile ad ogni aspetto e fase realizzativa, ridefinendo policy e dinamiche operative interne.
In linea con i dati macro-economici nazionali, che vedono l’Italia performare molto meglio di altri importanti e più grandi paesi europei, anche Panduit contribuisce ad un momento estremamente positivo, continuando a guadagnare posizioni e considerazione internazionale, sulla base dei piani e dei risultati conseguiti.”