QNAP fa il suo debutto ufficiale nel mondo della cybersecurity con il lancio di ADRA, uno switch intelligente, con software a bordo, che permette di fare delle analisi avanzate rispetto a un classico switch e che si posiziona a monte e funziona come una vera e propria “trappola” per gli hacker.
Questo lancio concretizza gli annunci dello scorso anno, quando QNAP aveva deciso di affiancare al suo core business incentrato sui NAS un focus maggiore sul computing, sul networking e sulla parte di cybersecurity puntando molto sulle attività di R&D (Ricerca e Sviluppo). Una strategia che sembra aver premiato l’azienda che difatti nel 2021 ha registrato in Italia una crescita del 21,7% che si allinea alla media EMEA del 25% e a quella worldwide del 20% portando anche a nuove assunzioni (solo in Italia sono saliti a bordo Ilaria Filoia, marketing specialist e Giuliano Mores, field application engineer) e all’inaugurazione del nuovo headquarter in Germania, all’interno del quale sono confluiti i precedenti due magazzini olandese e tedesco e che ora è un unico centro logistico da cui viene spedita la merce a tutti i distributori a livello europeo. I dipendenti a livello globale oggi sono all’incirca 1.600 di cui il 50% è impegnato nell’R&D con una forte ingegnerizzazione non solo sul mondo storage, ma anche su quello small enterprise e consumer con il lancio di router molto più rivolti all’end user. Un vero e proprio ecosistema di rete arricchito poi dall’inserimento di prodotti switch.
L’approccio alla cybersecurity
L’interesse per la cybersecurity di QNAP è cominciato a crescere due anni fa quando l’azienda è stata vittima di pesanti attacchi hacker mirati a cui ha reagito con la creazione di una task force interamente dedicata alla sicurezza cibernetica: un pool di esperti costantemente focalizzati ad analizzare i comportamenti degli hacker e i cui sforzi si concretizzano ora nel lancio di un prodotto dedicato, ADRA, che esamineremo più avanti e che è finalizzato a lavorare “a monte” per cercare di limitare qualsiasi possibile attacco hacker.
Oggi lo scenario della cybersecurity è molto complesso e in continua evoluzione con attacchi che restano silenti all’interno delle organizzazioni anche per lunghissimi periodi di tempo (la media di tempo per rilevare un attacco è di 287 giorni). Una situazione che dovrebbe ‘far drizzare’ le antenne alle organizzazioni, che invece non hanno ancora pienamente capito quanto sia importante impegnarsi per mettere al sicuro i propri asset strategici. A conferma di quanto detto arrivano i dati di una recente indagine Qnap, secondo cui il 41% delle organizzazioni dichiara di non avere mai implementato dei servizi di sicurezza mentre il 55% afferma che, una volta attaccato, non mette in atto ulteriori azioni. Un dato allarmante sopra tutti è che il 76% dei team dedicati alla sicurezza dichiara di non essere completamente a conoscenza di quelli che sono i suoi asset e tutte le sue applicazioni strategiche.
QNAP debutta nella cybersecurity con ADRA
Sulla base di queste premesse e a dimostrazione dell’impegno di QNAP nella ricerca e sviluppo (pensiamo che l’azienda rilascia circa 4 nuovi prodotti al mese per un totale di 30.000 pezzi al mese prodotti presso la casa madre a Taiwan) la società lancia ufficialmente la sua prima soluzione dedicata alla sicurezza cibernetica: ADRA NDR, uno smart edge switch che, sottolineiamolo, non si sostituisce ad un firewall ma che va inserito nell’ecosistema di sicurezza dell’azienda. Si tratta di uno swtich intelligente con un sistema operativo a bordo nato per effettuare tutta una serie di analisi avanzate rispetto al classico switch relativamente ai flussi e al traffico di informazioni. ADRA è una vera e propria ‘trappola’ che mira a depistare l’hacker, che lo riconosce erroneamente come un NAS contenente dei dati e che nel frattempo mette in campo il sistema di analisi che abbiamo visto, arrivando a mettere in quarantena eventuali file sospetti.
“E’ importante sottolineare che ADRA non funge da malware remover ma interviene prima, in chiave preventiva, attraverso una scansione del traffico dati – spiega Alvise Sinigaglia, Country Manger per l’Italia di QNAP -. Pur con le caratteristiche di un prodotto molto sofisticato per performance, ADRA è un prodotto rivolto anche alla piccola e media impresa, che è diventata uno degli obiettivi preferiti dei criminali informatici”.
Canale e formazione
Lo sforzo di QNAP, che si sta progressivamente trasformando in un player con un’offerta completa si traduce anche in nuove opportunità per i partner. Il canale, infatti, rappresenta la colonna portate del modello di vendita di QNAP, che propone ADRA con un licensing in abbonamento secondo tre diverse licenze.
Va però sottolineato che, come per tutti i cambiamenti, le opportunità non vengono subito individuate in maniera chiara dal canale, che deve anch’esso trasformarsi e skillarsi con una serie di nuove competenze fondamentali per il nuovo modello di business di QNAP. Ecco perché il vendor ha deciso di investire tantissimo anche in formazione del canale con corsi più o meno tecnici ma anche con pillole di tecnologia di 40’ incentrate su contenuti specifici, tra cui anche quello della cybersecurity.