In periodo di pandemia molte aziende sono andate incontro a crisi sistemiche mentre altre hanno saputo sfruttare la loro proposta innovativa per rispondere ai nuovi bisogni del mercato. Tra queste troviamo Qualys, fornitore di soluzioni It di sicurezza e compliance innovative basate sul cloud, che nel 2020 ha registrato un fatturato worldwide pari a 363 milioni di dollari con una base di 19.000 clienti (270 solo in Italia), facendo registrare una crescita anno su anno pari al 13% (in Italia 20%).
Le previsioni per la chiusura del 2021 sono altrettanto buone con un obiettivo fissato a una cifra che va dai 402 ai 404 milioni di dollari. Ma a far toccare con mano concretamente il successo dell’azienda troviamo le continue innovazioni tecnologiche della sua Qualys Next-Gen Cloud Security Platform, che supporta più di 20 applicazioni, e soprattutto la crescita degli investimenti che si sono tradotti in un incremento del personale da 1.500 a 1.700 nell’ultimo anno e mezzo, con una serie di nomine interessanti a livello mondiale (come il nuovo presidente e CEO Sumedh Thakar solo per citarne uno) ma che hanno toccato anche la filiale italiana, che ha visto la promozione di un nuovo incarico commerciale e quattro ingressi nel team tecnico di pre e post vendita.
La filiale italiana si rinnova insieme ai partner
La nomina più importante per l’Italia è forse quella di Marco Atzeni, in azienda da gennaio 2019, ora diventato il nuovo Sales Director sia per le vendite dirette sui grandi clienti sia per il canale dei partner.
Partner che hanno un ruolo centrale da sempre nella strategia di Qualys ma che ora diventano ancora più importanti nell’ottica di veri e propri fornitori di valore. I 270 clienti italiani (70 di fascia enterprise e i restanti appartenenti a una fascia più bassa) sono infatti gestiti da un unico ecosistema di canale che ora sarà supervisionato e gestito da Atzeni. Il canale, nella strategia di Qualys, è un attore importante che deve svolgere un ruolo proattivo, non quindi di mero reseller, e sempre più specializzato, sostenuto da un programma di corsi e training completamente gratuiti. I partner italiani specializzati sono attualmente una ventina tra cui si possono annoverare alcuni MSP che hanno l’onere delle licenze e poi erogano a terze parti, e integratori con un focus molto spinto sui clienti più strategici.
“Il nostro obiettivo – spiega Emilio Turani, Managing Director per Italia, South Eastern Europe, Turchia e Grecia di Qualys – è quello di lavorare in modo razionale evitando sovrapposizioni in un quadro dove vendor, partner ed end user affrontano insieme il lavoro globale che c’è da fare. Se pensiamo che la nostra strategia è fondata sulle API, e quindi sull’interoperabilità con terze parti, capiamo che proprio il canale può dare quel valore aggiunto fondamentale necessario per un ulteriore salto di qualità”.
Insieme ad Atzeni entrano in Qualys Italia altri due manager con specializzazione tecnica: Roberto Semperboni, entrato lo scorso luglio come Enterprise Technical Account Manger con il ruolo di coordinare gli aspetti tecnico-commerciali sui grandi clienti, e Matteo Ripamonti, nuovo Technical Account Manager, arrivato nel maggio 2021 per consolidare e rafforzare il mercato SME/SMB. A loro si aggiungono anche i recenti ingressi di Francesco Bassetto e Walter Furlan, entrambi con il ruolo di Technical Account Manager, con il compito di rafforzare la presenza e il supporto per i clienti acquisiti e i partner.
Focus sulla strategia tecnologica
Gettando invece un occhio alla tecnologia Qualys propone un aggiornamento continuo della sua piattaforma Next-Gen Cloud Security Platform. Tre sono i pilastri alla base della sua strategia di sviluppo: la capacità di costruire un inventario digitale avendo dominio della biodiversità che contraddistingue i diversi ambienti; la propensione ad adottare un approccio di prevenzione al rischio; e la centralità di detection e response per accorciare i tempi di rilevamento di una minaccia e intervenire per mitigarla.
“A margine di tutto ciò -, sottolinea Marco Rottigni, Chief Technical Security Officer EMEA di Qualys – ci stanno però delle abilità che le aziende devono avere fatto proprie, tra cui la visibilità e l’osservabilità per raccogliere una serie di telemetrie che arrivano dai nostri ambienti digitali per aggregarle e dar loro un senso, trasformandole in informazione utile per supportare le decisioni e le azioni, senza sottovalutare la scalabilità verso l’alto e il basso. La piattaforma di Qualys opera proprio per trasformare i dati in informazioni che supportano principalmente cinque domini: gli asset aziendali, l’IT Security, il mondo del cloud e dei conteiner, la compliance e la web security”.
Tra le più importanti novità recenti annunciate il lancio a breve di una nuova soluzione di Patch Management completamente automatizzata e l’acquisizione di Total Cloud per andare ad orchestrare in maniera sicura gli ambienti cloud.
Tra le prossime priorità ed aree di investimento dell’azienda troviamo invece l’indirizzamento del mondo Ics e IoT, il focus sulla mitigazione e sulla compliance, nonché sul mondo del cloud e dei conteiner, su quello SaaS e su quello della detection and response.