Secondo una recente ricercar di Canalys, oltre due terzi delle richieste di proposte (RFP) in ambito IT oggi include anche il tema della sostenibilità. Le aziende vogliono ridurre la loro impronta di carbonio e uno dei modi per farlo è investire in soluzioni che rispettino gli standard in questo ambito.
Per quanto riguarda gli UPS le aziende devono fare attente considerazioni, dato che oggi sono disponibili sul mercato nuovi prodotti che hanno caratteristiche tali da aiutare concretamente nel percorso verso gli obiettivi net-zero. A questo proposito, i criteri di valutazione in ottica di sostenibilità da considerare nell’acquisto di un UPS sono principalmente tre: efficienza energetica, materiali usati per il prodotto e la circolarità, che riguarda la possibilità di riusare i componenti a fine vita.
- Efficienza Energetica. L’uso efficiente dell’energia è più importante che mai. Le aziende sono più attente a quanta elettricità consumano e oggi vogliono tenere bassi i costi, in un contesto in cui i prezzi energetici salgono. Un UPS dovrebbe consumare la minore quantità di energia possibile, per questo esistono etichette come Energy Star 2.0 o simili, per assicurarsi di stare acquistando un’unità efficiente ovvero in grado di garantire una minore impronta di carbonio. Energy Star verifica l’efficienza dei diversi UPS e offre uno strumento di ricerca per individuare la soluzione più efficiente in base ai propri bisogni.
- Materiali di costruzione. I materiali usati per costruire gli UPS sono parte della sua sostenibilità. Bisogna privilegiare unità che usano metalli leggeri e materiali riciclati. Alcuni nuovi modelli di UPS oggi, ad esempio, hanno sostituito la gran parte della plastica usata nel frontale con alluminio di lega leggera, per il 75% riciclato, tanto che dai 14 kg di plastica usata in modelli precedenti di capacità comparabile sono passati a 2 soli kg: una riduzione significativa, per un impatto ambientale molto inferiore. Un altro aspetto da considerare riguarda anche la quantità di energia consumata nel processo di produzione dell’unità, che è nota come “impronta di carbonio incorporata”. Per produrre le unità in alluminio, più leggere, si consuma molta meno energia rispetto ai modelli tradizionali.
- Circolarità. Una volta la gran parte dei materiali di cui è fatta un’apparecchiatura venivano buttati via a fine vita. Esiste oggi un nuovo tipo di UPS modulari progettato in ottica di circolarità, così che molti componenti possano essere riutilizzati. La modularità permette di acquistare solo la capacità di cui si ha bisogno, potendo aggiungere moduli di alimentazione e batterie al bisogno negli slot vuoti disponibili sull’unità, man mano che le esigenze aumentano. Questo permette di fare aggiornamenti senza comprare tutta una nuova unità, e riduce l’impatto ambientale. Altri elementi rilevanti in termini di sostenibilità sono i moduli di alimentazione. Quando uno di questi moduli ha bisogno di manutenzione o sostituzione, si può rimuoverlo senza buttare tutta l’unità; i moduli possono poi essere riparati dal produttore e venduti come prodotti rigenerati. La connettività e le funzionalità di monitoraggio da remoto che sono disponibili per queste unità, inoltre, contribuiscono alla sostenibilità permettendo di individuare con anticipo – prima che causino un danno più costoso da riparare – eventuali problemi.
Scegliere UPS più sostenibili.
Schneider Electric si è concentrata sulla creazione di soluzioni UPS sostenibili. Ad esempio, la serie Smart-UPS Modular Ultra offre tutte le caratteristiche di sostenibilità sopra descritte. Queste unità sono costruite tenendo conto della circolarità fin dalla fase di progettazione. Inoltre, soddisfano i più alti livelli di efficienza energetica oggi disponibili sul mercato.
Il risultato è una famiglia di UPS con la più bassa impronta di carbonio incorporata rispetto a qualsiasi altro modello analogo presente sul mercato.
Per scoprire le caratteristiche di Smart UPS Modular Ultra consulta questa pagina dedicata