PhotoDna è il nuovo strumento ideato a livello mondiale da Microsoft e NetClean, una tecnologia che permette alle forze dell’ordine di combattere lo sfruttamento sessuale dei minori identificando e prestando soccorso alle vittime in tempi sempre più rapidi.
PhotoDna è una tecnologia di corrispondenza delle immagini, sviluppata da Microsoft Research in collaborazione con il Dartmouth College, in grado di creare una firma univoca per un’immagine digitale, alla stregua di un’impronta digitale, che può essere confrontata con le firme di altre immagini al fine di trovare copie dell’immagine specifica. I provider di servizi online, quali Microsoft, utilizzano attualmente PhotoDna per ricercare, segnalare ed eliminare alcune delle peggiori immagini conosciute di pedopornografia online.
Disponibile gratuitamente per le forze dell’ordine, PhotoDna è integrato nel programma Cets (Child exploitation tracking system), lo strumento donato da Microsoft alla Polizia Postale e delle Comunicazioni per consentire a quest’ultima di tracciare eventuali tentativi di pedopornografia online, indagando con efficacia sugli individui e sui siti Internet sospetti.
Questa nuova applicazione rappresenta l’avanguardia della collaborazione tra le forze di Polizia e il mondo delle industrie e sottolinea ancora una volta l’impegno di Microsoft nella ricerca di sicurezza per il mondo di Internet.
«La lotta contro gli abusi sui minori e l’impegno per la sicurezza in Rete sono i nostri obiettivi primari in un ambiente in cui le insidie possono essere numerose. La nostra attenzione è costantemente alta e, grazie alla disponibilità di PhotoDna, disponiamo di un nuovo strumento per condurre le nostre indagini in maniera ancora più efficace – ha dichiarato Antonio Apruzzese, direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni -. La collaborazione con Microsoft, che dal 2006 a oggi ha già prodotto ottimi risultati, garantirà ancora ulteriori traguardi nella lotta contro la pedofilia.
Grazie anche al sistema Cets sono state coordinate oltre 10.000 indagini, sono state arrestate 422 persone, sono state denunciate 7.584 persone, sono state effettuate 6.548 perquisizioni, sono stati attestati e oscurati 179 siti Web, sono stati inseriti nella black list 1.086 siti pedopornografici e sono stati monitorati 361.787 siti Web.
Silvia Viganò