b! SpA, System Integrator leader nel panorama italiano e società del Gruppo Ceit hanno presentato insieme a OCCAM (Observatory for Cultural and Audiovisual Communication) Archimed. Questa Architettura integra e rafforza la Telemedicina e supporta lo sviluppo di un modello di “Sanità 3.0”, una Sanità, cioè, che si basa su un nuovo paradigma sanitario e che implica il passaggio da una medicina reattiva a una medicina preventiva e proattiva sul territorio, che arriva dove serve, e sfrutta la telemedicina per attività di formazione e pratica medica sul campo (Health Human Management). L’Architettura si inserisce all’interno del progetto eMedMed di OCCAM e rappresenta il sistema portante della “Global Digital Service Platform”, realizzata per l’Infopoverty Program, che dal 1999 si pone come obiettivo la lotta contro la povertà nel mondo attraverso l’Innovation e l’Information Communication Technology.
Pensato come Progetto Pilota per le nazioni dell’Euromediterraneo, ArchiMed è un “Servizio di formazione e assistenza medica in mobilità”, efficace ed economicamente sostenibile, che intende portare il servizio sanitario di base capillarmente sul territorio formando da 500 a 1000 figure paramediche in ciascun Paese e assistendo fino a 3.000.000 di cittadini.
ArchiMed si sviluppa in tre fasi: e-learning, attraverso un percorso formativo e medici/paramedici su ciascuna Nazione, il cui scopo è quello di sviluppare e diffondere la cultura medica in Paesi disagiati o in via di sviluppo; e-training, dove i medici e paramedici formati diffondono a loro volta la conoscenza formando altro personale medico e paramedico in loco; e e-Health sul territorio, momento in cui la classe medica così formata diventa presidio sanitario in mobilità e porta l’assistenza di base anche alle persone che vivono in aree remote e disagiate.
L’Architettura si compone innanzitutto di una “Valigetta Sanitaria” che contiene strumenti elettromedicali indispensabili per prestare i primi soccorsi ed effettuare le prime diagnosi, oltre a un tablet che consente all’operatore medico di mettersi in contatto in tempo reale con ospedali o altre strutture sanitarie sia per teleconsulti sia per formazione. Comprende, poi, una piattaforma Na-If, che raccoglie i dati trasmessi delle valigette utilizzate sul territorio, li gestisce e li analizza; un Data Center che ospita le applicazioni che erogano il servizio, raccoglie e centralizza le informazioni prodotte dalle valigette in campo; e un Network Satellitare, che permette la ricezione/trasmissione in qualsiasi area territoriale e consente a tutti i dispositivi in campo di comunicare tra loro.
A completare la struttura, i Centri Medici di supporto che erogano consulti e formazione e gli Enti Sanitari con il compito di supervisione.
Ogni Stato avrà a disposizione una serie di valigette sanitarie che potranno essere utilizzate sia per fare formazione a distanza, sia per prestare servizio sanitario direttamente presso i malati. In questo modo, riducendo le distanze con costi minimi, si incrementa esponenzialmente la possibilità di formare nuove figure mediche, di garantire aggiornamenti continui e in tempo reale e di offrire ovunque un’assistenza sanitaria adeguata.