Gli ingegneri di Kroll Ontrack sono riusciti a recuperare con successo i dati provenienti da diversi hard disk (HDD) che impiegano elio al loro interno.
Forte di un team dedicato alla ricerca e allo sviluppo, Kroll Ontrack ha creato scenari di perdita dei dati su molteplici drive, con lo scopo di sviluppare un percorso di recupero ancor prima che l’esigenza del cliente si manifesti. Il risultato si traduce in processi e strumenti per il ripristio dei dati da dischi con elio, nei laboratori aziendali e nelle camere bianche di tutto il mondo. La densità dell’elio è pari a un settimo di quella dell’aria: questo consente a drive come HGST Ultrastar He6 Helium Drives di funzionare con un attrito ridotto permettendo di ridurre lo spazio tra testine e piatti e quindi di raggiungere una capacità maggiore nel formato 3.5 pollici.
Inoltre, minor attrito e resistenza significa ridotto consumo di energia e temperature di funzionamento più fresche: “Con ogni nuova tecnologia, abbiamo il compito di determinare le possibili conseguenze sul processo di ripristino dei dati. Per esempio, si temeva che l’apertura di un hard disk con elio in un ambiente come quello della camera bianca potesse aumentare il rischio di un crash delle testine e/o renderle inoperanti a causa di una modifica dell’altezza di volo e quindi che il processo di recupero fosse più critico – dichiara Paolo Salin, Country Director di Kroll Ontrack Italia -. Il nostro dipartimento di R&D, composto da ingegneri provenienti dalle oltre 20 sedi di tutto il mondo, ha lavorato con lo scopo di sviluppare il miglior approccio possibile per affrontare questo scenario unico e, con fiducia, possiamo dire che non vi è alcuna preoccupazione sulla possibilità di recupero dati da dischi con elio. Siamo pronti a gestire questi drive man mano che saranno più diffusi” conclude Salin.
Sfruttando apparecchiature automatizzare per aprire in sicurezza i drive sigillati ermeticamente, gli ingegneri di Kroll Ontrack utilizzano strumenti ad hoc per mantenere le testine di tali drive separate e opportunamente distanziate durante la fase di smontaggio, per evitare ulteriori danni. I componenti danneggati vengono poi sostituiti, a seconda delle esigenze, per rendere possibile la lettura dei dati del cliente.