Un’azienda sempre un passo avanti, che non si fa scoraggiare dai venti di crisi e che prosegue nel suo cammino di crescita anche in territori di non facile battitura.
Questo e altro è Shuttle Computer Handels, filiale europea di Shuttle, sviluppatore e produttore leader di soluzioni PC compatte come gli XPC mini-PC Barebone famosi in tutto il mondo, che a SMAU ci ha aperto le sue porte per una chiacchierata con Christian Scheibel, PR Manager della società.
“Questa è la nostra prima partecipazione a SMAU e siamo qui principalmente per lanciare in Italia il nuovo XH97V, un dispositivo ben attrezzato sia per le attuali generazioni di processori che per quelle future – esordisce Scheibel.
L’XH97V è il primo modello di Shuttle, in grado di controllare contemporaneamente tre monitor, anche 4K, con la CPU integrata nella scheda grafica. Dotato di chipset Intel H97 e processori Intel Core di quarta e quinta generazione, l’ultra-compatto Slim-PC è una base ideale per un piccolo ma potente Mini PC.
Una delle sue caratteristiche più interessanti è il silenzioso sistema di raffreddamento a doppia ventola Heatpipe, che si adatta ai processori Core i3, i5 e i7.
L’alloggiamento nero realizzato nel tipico formato da 3 litri consente il montaggio delle seguenti costellazioni di unità: 2x 2,5″ SSD/HDD e 1x Slimline ODD oppure 3x 2,5″ SSD/HDD. È nuova anche l’opzione che consente il montaggio di una grande unità da 3,5″ e l’utilizzo di unità SATA allacciate come RAID.
“I nostri punti di forza rispetto ai nostri principali competitors – prosegue Scheibel – è che siamo stati i primi, tredici anni fa, a lanciare sul mercato i Mini-Pc, con la presentazione del primo XPC”.
Lo spirito battagliero non si lascia abbattere neanche dai dati emersi da recenti ricerche, come l’Assintel Report, che danno il mercato dei pc in forte difficoltà con percentuali di decrescita abbastanza preoccupanti.
“Noi non ci facciamo spaventare da questo scenario – commenta Scheibel – perchè il nostro tratto distintivo è quello di costruire prodotti su misura per i nostri consumatori e quando la domanda cala non ci facciamo comunque cogliere impreparati perchè abbiamo sempre dei nuovi prodotti da proporre. La nostra expertise, lunga 30 anni, è un altro fattore che gioca a nostro favore”.
Ma perchè investire in Italia in un momento così difficile? E’ presto detto, spiega Scheibel: “Il nostro obiettivo è quello di aumentare la brand awarness soprattutto in ambito B2B in quanto i nostri prodotti non sono molto conosciuti nella Penisola. Per fare questo ed essere presenti in maniera più capillare ci appoggiamo attualmente a tre distributori in Italia, uno in più rispetto all’anno scorso. Un dato che parla già chiaro relativamente ai nostri margini di miglioramento. Usando il sistema dei grossi distributori contiamo infatti di ottenere numerosi vantaggi perchè non dobbiamo vendere direttamente ai piccoli rivenditori”.