Si è svolta a Milano la tappa italiana degli Oracle Partner Day, il roadshow itinerante di Oracle, che toccherà 21 Paesi, tutto dedicato ai partner per parlare delle priorità, delle strategie e delle innovazioni introdotte da Oracle e per comprendere come trasformarle in valore per tutti.
Con un ecosistema di partner che solo in Italia comprende 577 realtà – 125 Silver, 386 Gold, 52 Platinum, 14 Diamond -, di cui 200 rivenditori attivi e che tra giugno e dicembre 2014 ha registrato un fatturato di 50 milioni di dollari, per un totale di circa 1.000 transazioni, diventa fondamentale per la società scoprire quali sono le nuove sfide che il momento rivoluzionario che stiamo vivendo ci pone davanti per imparare a coglierne appieno potenzialità ed opportunità.
Un punto di partenza molto importante “uno dei nostri elementi di forza” afferma Fabio Spoletini, Country Leader Oracle Italia, è che la strategia della società è chiara e ben definita. “Ci troviamo in un momento di rottura, di digital distruption e transformation – prosegue Spoletini -. Le sfide da cogliere sono tante e insieme ai nostri partner lavoriamo per coglierne appieno tutte le opportunità”.
I trend più dirompenti del mercato, su cui anche Oracle e i suoi parnter stanno lavorando sono noti: mobile, social, analytics, Big Data e Cloud.
I bisogni dei clienti stanno cambiando e “bisogna imparare ad assumere dei rischi per non perdere i treni” sottolinea Luigi Scappin, Italy Sales Consulting and Business Solutions Director at Oracle.
Gli strumenti che Oracle mette a disposizione del cliente sono sostanzialmente tre: il Cloud ibrido; una piattaforma digitale completa, sicura, integrata e disponibile contemporaneamente in public cloud e private cloud; e un sistema di all data management per garantire un accesso trasparente alla gestione di tutti i dati integrati.
Ma allora quali sono in concreto le priorità di Oracle verso i partner? Le ha spiegate Sauro Romani, Alliances & Channels Country Leader di Oracle Italia.
“Le nostre priorità verso i partner sono due: il Cloud ed i sistemi ingegnerizzati”.
L’obiettivo di Oracle è quello di abilitare i partner con una serie di attività di enablement per cogliere le nuove opportunità di business che il mercato sta offrendo in queste due aree.
“Da un lato il Cloud – spiega Romani –, dove abbiamo nuovi modelli contrattuali e un sistema di incentivazione più forte per i partner rispetto al classico modello on premise. Ad esempio, per quanto riguarda il refer parliamo del 10% anzichè del classico 5%. Dall’altro lato i sistemi ingegnerizzati che servono a semplificare e a riproporre ai clienti la possibilità di fare un cloud in casa privato. E’ molto importante avere la possibilità di sfruttare tutti e due questi mondi per i clienti finali e per i partner poterli riproporre con gli stessi strumenti che utilizzano e su cui sono competenti”.