“Non mettete un banale monitor nel vostro store: sono soldi buttati!” Una frase del genere, pronunciata da chi è a capo di una delle principali aziende al mondo nella produzione di display dovrebbe far riflettere. E in effetti Antonio Zulianello, General Manager di Nec Display Solutions, in occasione di Nec Showcase 2015 ha stimolato più volte la riflessione delle centinaia di persone presenti all’evento.
Zulianello, infatti, è andato direttamente sul concreto, ribadendo che oggi la tecnologia permette di catturare il pubblico, ma è necessario saperla scegliere e saperla usare. Per questa ragione nella convention annuale sono stati coinvolti nove partner che hanno mostrato, in pratica, come la tecnologia di Nec possa essere efficacemente impiegata negli ambiti più svariati e specifici, dall’advertising all’education, passando attraverso le sale meeeting, la formazione, l’ambito sanitario e le control room.
Un invito agli interior design
Se pensiamo alla nostra vita, è facile calcolare che trascorriamo il 90% del tempo all’interno di spazi chiusi, siano essi uffici, centri commerciali o abitazioni. Chi disegna questi spazi è quindi chiamato a un compito importante: creare uno spazio adatto alle esigenze specifiche di ognuno. Un obiettivo difficili da raggiungere in passato, ma che le moderne tecnologie rendono sempre più concreto. A partire dalla creazione di spazi di reale condivisione, all’interno degli uffici, in cui trovino il giusto equilibrio l’ambito collaborativo e di lavoro individuale. Allo stesso modo il settore dell’hospitality deve aprirsi alle nuove tecnologie digitali, rendendole sempre più interattive, poiché il cliente vuole sentirsi connesso allo store e parte dell’evoluzione tecnologica.
Da qui l’invito di Zulianello a non utilizzare la tecnologia solo per “sparare” delle immagini, ma di adattarsi alle reali esigenze.
Del resto i dati di mercato, che confermano la costante crescita dei large format display, devono essere di stimolo a investire davvero in questo ambito, evitando la tentazione di orientarsi verso prodotti a basso valore. Il mercato, del resto, è invaso da enormi display che, in poco tempo, vedono spegnersi intere aree di led, trasmettendo così un messaggio di scarsa attenzione alla qualità. Un fenomeno che si riflette negativamente anche sulla percezione del prodotto pubblicizzato attraverso il display stesso.
Nuove tecnologie, nuovi business
La tecnologia che alimenta i display sta cambiando così come cambiano i consumatori. Se, in passato, un display era solo in grado di trasmettere emozioni, oggi può anche “riceverle”, analizzando e studiando le reazioni dei clienti. Del resto, gli studi citati da Zulianello confermano che il 64% delle persone è disposto a condividere il proprio indirizzo mail con i retailer ritenuti credibili e che il 38% mette a disposizione anche una serie di dati personali. Allo stesso modo, il 28% delle persone fornisce la propria posizione geografica.
Il cambio, però, i clienti chiedono servizi sempre più personalizzati, a partire da una reale interazione con i display chiamati a diffondere un messaggio aziendale. Per questa ragione Zulianello ha ribadito la necessità di una stretta collaborazione con gli interior design, che devono conoscere davvero la tecnologia e imparare a utilizzarla in modo ottimale, progettando gli ambienti in funzione delle esigenze attuali, ma anche future dei propri clienti. Per questo Nec mette a disposizione, oltre ai propri tecnici interni, una rete di partner specializzati, in grado di fornire il necessario supporto in tutti i settori. Perché unendo le singole competenze è possibile realizzare progetti che siano davvero innovativi ed efficaci.