A cura di Daniele Puccio, presidente e amministratore delegato di Xerox Italia
Bisogna ammettere che nessuno di noi è particolarmente entusiasta di fronte al cambiamento. Anzi, si può dire che siamo quasi programmati per opporci ad esso. Il cambiamento è minaccioso e difficile da affrontare, ma non possiamo evitarlo, specialmente in quello che è oggi il mondo del business, in cui il “cambiamento trasformativo” è molto più che un’espressione in voga. È una tecnica di sopravvivenza.
Nel corso della nostra carriera, ci troveremo senz’altro ad affrontare numerosi e improvvisi cambiamenti, dei veri e propri “terremoti aziendali”.
Come fare per sopravvivere? A mio parere, una strategia vincente è concentrarsi sulle opportunità che derivano da questi “sommovimenti” e sulla nostra capacità di approfittarne.
Pur sapendo che ogni sfida è unica nel suo genere, ritengo che la leadership trasformativa debba seguire tre passaggi chiave:
1. Stabilire le mosse strategiche e i driver operativi che possono portare a raggiungere gli obiettivi prefissati.
2. Identificare quelle logiche antiquate obsolete che indeboliscono gli sforzi aziendali, impedendo di percorrere nuove strade.
3. Accertarsi che tutti i dipendenti, qualsiasi sia il loro livello, si mantengano in linea con la strategia e si concentrino sugli obiettivi di business.
Sono fermamente convinto che imparare a vedere il cambiamento come un’opportunità crei un’energia tale da condurre al successo. Una leadership in grado di scardinare quella “memoria muscolare” che ci porta a ripetere ciò che facciamo da sempre è il cuore di questo processo di trasformazione, ma è altrettanto necessario dimostrare quell’affidabilità che riesce a convincere le persone a seguirci. Questo passaggio è fondamentale, perché le persone hanno bisogno di credere che tutto ciò che conoscono e di cui si fidano non verrà travolto dal cambiamento.
Sapere che stiamo camminando tutti sullo stesso sentiero, quello del cambiamento trasformativo, mi rende ottimista riguardo al futuro, e pensando a questo processo dinamico ritengo che gli elementi più importanti da affrontare siano i seguenti:
Focalizzarsi su ciò che conta
Oggi i clienti desiderano cose diverse, rispetto a 75 anni fa, e nel futuro desidereranno cose ancora differenti. Essere in sintonia con l’evoluzione delle necessità e delle aspettative delle persone cui forniamo i nostri servizi è un aspetto cruciale per il successo aziendale, e richiede disciplina. Bisogna imparare a fermarsi, ascoltare e, successivamente, adattarsi.
Rendere sostenibile il cambiamento
Dare il via al cambiamento è una cosa, portarlo avanti un’altra. Secondo quanto affermato da McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, solo il 30% di tutte le iniziative di cambiamento giunge al successo. Che fare, dunque? Prima di tutto, avere una visione e renderla rilevante, ma anche essere semplici ed efficaci e lavorare al meglio.
Comunicare in anticipo e spesso
Senza dubbio, la cultura è il fattore chiave di tutto il processo. Bisogna essere pronti alle resistenze di chi preferirebbe essere svegliato a processo finito. La sfida, allora, sarà proprio quella di aiutarli a concentrarsi sulle opportunità che il cambiamento offre, rispetto a ciò che potrebbero perdere. Non è facile né rapido, ma è possibile farcela. È fondamentale portare avanti l’idea che il cambiamento sia necessario, insieme a una vision che sappia davvero attrarre le persone intorno a noi.
Ricordarsi che sono le persone il motore trainante del cambiamento
Il talento è l’elemento che sostiene la struttura e permette di mettere in pratica la strategia che abbiamo costruito con tanta attenzione. Bisogna armarsi di coraggio e onestà e selezionare le persone che possono affrontare questo cambiamento insieme a noi, per inserirle successivamente nelle posizioni più adatte a loro. E ancora, stabilire quali abilità saranno necessarie, così da preparare un piano per insegnare e allenare queste competenze con continuità.
Gestire il cambiamento è difficile, ma non farlo non lo farà sparire. Dobbiamo tutti mantenerci al passo con esso. Qualsiasi sia il nostro ruolo, in qualsiasi posto di lavoro, dobbiamo accettare la sfida di mettere al tappeto la nostra “memoria muscolare” e diventare padroni del cambiamento, persone in grado di dare il loro contributo al nuovo, grande avanzamento della nostra azienda.