iHealth Europa, pioniere della salute a portata di clic, ha scelto di affidare la gestione dei dati europei a Informatique de Sécurité (IDS), un provider di servizi di hosting certificato ISO 27001:2013 e riconosciuto in Francia dal 2010 per la fornitura di servizi di hosting di dati sensibili sanitari.
“Abbiamo scelto di conservare i dati dei nostri utenti europei in Francia, uno dei Paesi più attenti alla protezione dei dati personali e dei dati sanitari”, ha dichiarato Uwe Diegel, AD di iHealth Europe. “Per la sua esperienza in materia di sicurezza dei dati e gestione degli accessi ma anche per la sua capacità di offrire ai nostri utenti un accesso permanente alle informazioni, abbiamo deciso di lavorare con IDS, uno dei pionieri francesi nei servizi di hosting di dati sensibili sanitari”.
IDS fornisce un servizio di hosting, archivio e connettività altamente sicuro. La cifratura delle comunicazioni e l’autenticazione degli utenti vengono assicurati dalla capsula di sicurezza definita e attuata da IDS. I dati degli utenti iHealth, nei trenta Paesi europei in cui l’azienda è presente, sono conservati in Francia in due Datacenter IDS. Ciò assicura un accesso continuo degli utenti all’applicazione e ai device collegati iHealth. I dati vengono duplicati in un datacenter principale a Montceau Les Mines e in un datacenter di emergenza a Le Creusot.
Per il suo impegno nella protezione dei dati sanitari attraverso il cloud sicuro IDS, a fianco della Clinica Pasteur di Tolosa, suo partner, lo scorso gennaio iHealth ha ricevuto il premio Blaise Pascal nella categoria “Ricerca Clinica e Conformità Regolamentare”. Questo premio rappresenta il coronamento dello sviluppo delle soluzioni digitali utili e innovative. Raggruppa 40 esperti del mondo della sanità, del digitale, dell’economia e dell’organizzazione che hanno effettuato audit presso oltre 1.000 industriali e protagonisti della sanità digitale negli ultimi due anni. Per Uwe Diegel, il Premio Blaise Pascal è un riconoscimento per innumerevoli anni di impegno nel mondo della sicurezza dei dati medici: “La tecnologia si evolve molto rapidamente. Entro pochi anni tutto il possibile sarà connesso. Questo genererà un numero enorme di dati. È dunque importante proteggere tali dati nel rispetto della privacy degli utenti“. E conclude: “I dati anonimi sono molto utili per la ricerca epidemiologica sulle patologie croniche per migliorare la qualità di vita delle persone. Oggi siamo in grado di garantire l’assoluta sicurezza dei dati medici, gettando le basi per la sanità del futuro, una sanità basata su un rapporto di fiducia con l’utente“.