Dall’incontro tra TechMobile e il professor Paolo Zamboni, direttore del Centro Malattie Vascolari della Facoltà di Medicina dell’Università di Ferrara, è nata la nuova mobile app Ve.Thro, un’applicazione sviluppata per identificare i fattori di rischio che determinano la trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare.
L’applicazione si basa su una survey creata in precedenza dal professor Zamboni che viene qui ampliata nelle potenzialità e negli obiettivi.
La app-survey prevede la risposta a un set di domande alle quali è associato un punteggio sulla base del quale l’applicazione fornisce una valutazione della classe di rischio del paziente, restituendo una diagnosi e una modalità precisa di trattamento terapeutico e farmacologico.
Rispetto alla survey originaria, la app Ve.Thro non si caratterizza come semplice strumento di raccolta dati, ma rappresenta un vero e proprio tool professionale capace di indicare una specifica prescrizione farmacologica sulla base dei valori standard noti in letteratura e dell’elaborazione dei dati storici raccolti dall’applicazione.
Ve.Thro si compone di una console di amministrazione e di un client mobile. La console è il motore di gestione dei dati forniti da medici e pazienti. Raggiungibile da qualsiasi programma di navigazione previo accesso sicuro via user ID e password, prevede la comunicazione criptata per garantire i massimi livelli di sicurezza e privacy per dati e pazienti.
Attraverso la stessa, inoltre, è possibile agire direttamente sulla survey affinando i quesiti, visualizzare e gestire l’anagrafica campione di medici e pazienti anche a fini statistici, producendo report e grafici specifici nei formati più diffusi.
Il primo questionario è rivolto a medici e pazienti e restituisce la corretta terapia in base ai dati raccolti. Il medico, inoltre, è libero di gestire le anagrafiche dei suoi pazienti monitorandone la fruizione da parte degli stessi per scopi clinici.
Il secondo questionario proposto da Ve.Thro, la Survey Educational, prevede una modalità light di utilizzo da parte di qualsiasi utente in maniera indipendente ed estremamente intuitiva. Senza fornire nessuna prescrizione farmacologica, la seconda survey determina una precisa valutazione della classe di rischio tromboembolico al fine di suggerire un eventuale check up in una struttura sanitaria.
“La corretta profilassi antitromboembolica viene applicata correttamente in meno del 30% dei casi in nazioni evolute come l’Inghilterra e gli Stati Uniti – dichiara il Prof. Paolo Zamboni , Direttore Centro Malattie Vascolari Universita’ di Ferrara -. Questa app permette in modo rapido al medico di giungere alla prescrizione della corretta profilassi in modo veloce e senza errori. La speranza è che la sua diffusione possa ridurre le percentuali di errore e quindi migliorare la prevenzione di questa patologia mortale”.