E’ tornato anche quest’anno lo Showcase Ingram Micro, evento di riferimento nel mondo della distribuzione che ha richiamato a Milano oltre 70 fornitori e più di 1100 clienti iscritti. L’obiettivo dichiarato dell’azienda, che nel nostro Paese ha registrato una crescita molto significativa passando dai 600 milioni di euro di fatturato del 2013 a più di 1 miliardo nel 2016 (46 miliardi di dollari nel mondo), è quello di essere sempre più vicina ai propri rivenditori e supportarli in questo particolare momento storico nel quale tutto sta cambiando.
“A causa della trasformazione digitale che sta pesantemente influenzando le industrie IT, si modifica anche il ruolo della distribuzione e del canale reseller: la supply chain per prodotti, servizi e soluzioni tecnologiche sta infatti evolvendo verso un approccio gestito completamente front-end. Di conseguenza risulta particolarmente importante adeguare e ottimizzare il go-2-market B2C e quello del modello B2B così da riuscire ad essere maggiormente competitivi – ha sottolineato Antonio Masenza, amministratore delegato di Ingram Micro -. Ed è in questo contesto che rivenditori e reseller possono trovare in Ingram Micro un Partner ideale, un aggregatore e un regista che li aiuti a sfruttare le opportunità di business offerte dal mercato”.
Ma come opera Ingram Micro? L’azienda innanzitutto non effettua vendite dirette al mondo end user, ma distribuisce e rifornisce solo i rivenditori e non controlla direttamente o indirettamente System Integrators, Retailers o altre terze parti. Inoltre per facilitare l’operato dei propri dealer, Ingram Micro offre loro servizi di logistica avanzata (Staging, Configuration, Estensione Garanzia, Gestione Stock e Drop Shipment per citarne alcuni) e rende disponibili ai clienti un set di API per consentigli di interfacciarsi con il sistema informativo di Ingram Micro così da ricercare le informazioni desiderate in real time, valutare le disponibilità di prodotti o verificare il pricing.
“Questa è la filosofia che contraddistingue la strategia di Ingram Micro che festeggia nel 2016 i 25 anni di attività in Italia” ha aggiunto l’ad Masenza evidenziando anche alcune novità a favore dei propri rivenditori. “Innanzitutto nei prossimi mesi sarà disponibile l’opzione hardware-as-a-service che permette di affittare un prodotto al venditore, il quale può noleggiarlo al cliente e ricevere subito il costo dello stesso come se fosse stato venduto. Altre novità riguardano invece il mondo cloud e mobility”.
Lato mobility è stata creata una divisione apposita che vuole fornire soluzioni “End to End” che coprono l’intero ciclo di vita dei dispositivi mobili così da sfruttare le potenzialità di un mercato in crescita: 16 milioni di device venduti a End User nel 2016 per un giro d’affari da 4,5 miliardi di euro. Cresce anche il mercato dei servizi ad essi connessi: 100 milioni di euro di premi assicurativi su prodotti mobility, 150 milioni di servizi postvendita, 300 mila smartphone ricondizionati e rivenduti, oltre 500 mila device inviati in riparazione e 20 milioni di sim business vendute.
“Ingram Micro vuole abilitare i canali SMB e Corporate alla vendita di prodotti mobility offrendo oltre al device servizi per gestire l’intero lifecycle degli smartphone come riparazione, Trade In & Buy Back, Logistica e Kitting, assicurazione ed estensione garanzia o finanziamenti – ha aggiunto. – Solo così possiamo diventare fornitori credibili B2B rispetto agli Operatori grazie alla vendita di una soluzione completa”.
Oltre alle potenzialità presenti nel mondo della mobility, Ingram Micro vuole semplificare e aiutare i rivenditori e i vendor a cogliere le opportunità derivanti dal mercato della nuvola. Per questo il distributore offre un’ampia gamma di servizi e piattaforme automatiche per la gestione dei servizi cloud che garantiscono un approccio scalabile. Proprio in questa direzione è stato recentemente lanciato l’Ingram Micro Cloud Marketplace che, attraverso un’unica piattaforma, permette di ordinare, fornire, configurare, gestire e fatturare un ampio portfolio di servizi cloud.
La strategia sin qui adottata da Ingram Micro sembra essere quella corretta a fronte di un mercato della distribuzione da 4,09 miliardi di euro ed in calo del 3,9% nel 2016 secondo uno studio GFK. Analizzando ulteriormente i risultati della ricerca che ha coinvolto 270 distributori si nota che nel mondo della distribuzione B2B si registra una flessione del -3,3% (il giro d’affari cala dai 3,5 miliardi del 2015 ai 2,65 del 2016), mentre nel B2C del -5,4% (si passa dai 2,15 miliardi del 2015 agli 1,34 dell’anno in corso).
“Se l’offerta di prodotto risulta sempre più standardizzata, il mondo della distribuzione è chiamato a evolversi e offrire servizi differenzianti così da aggredire nuovi mercati, sfruttando i trend del momento” ha concluso Masenza.