Un ecosistema dal DNA blu: così Cristiano Bellumat, Direttore Commerciale di Wildix, ha definito la comunità di partner che si è riunita a Bologna in occasione della Wildix Business Partner Convention, il meeting annuale dedicato ai partner che con i suoi 400 partecipanti e i 24 espositori presenti si configura ormai come il più importante evento per le Unified Communications & Collaborations in Italia.
La novità più grande annunciata nella duegiorni bolognese è stata l’apertura, a ottobre 2016, di una filiale negli Stati Uniti, “dove siamo sbarcati, su consiglio di Gartner – spiega Stefano Osler, CEO – più che altro per una questione di immagine dal momento che una società specializzata in ambito UC se non presente negli States, la patria di questa tecnologia, parrebbe avere qualcosa di sospetto”. Nella sede di Columbus, in Ohio, è impiegato al momento un tecnico e sono già una decina i partner attivi, tra cui Avaya e Mitel.
Con sedi in Estonia (a Tallin, dove è stato spostato l’headquarter), Italia, Germania e Francia, un centro di R&S situato ad Odessa, in Ucraina, e un nuovo centro logistico in Olanda, e ora con la notizia dell’espansione in America, Wildix conferma una volta in più il respiro internazionale della società, che nata come startup può ora entrare a tutto diritto nel novero delle multinazionali.
I traguardi del 2016
Positivo il bilancio dell’anno appena concluso: l’Italia si conferma il Paese più ‘pesante’ nel business di Wildix, con un fatturato che si aggira intorno ai 4 milioni di euro e una crescita del 17% anno su anno e circa 400 partner attivi, “anche se i margini di crescita sono sempre più risicati”.
La Germania è cresciuta a un ritmo dell’89%, con un fatturato di 600.000 euro e una presenza di circa 130 partner, mentre sono circa 200 i partner in Francia, dove nel 2016 si è registrata una crescita del 15% per un totale di quasi 2 milioni di fatturato.
La presenza di Wildix cresce anche in ambito PA, dove con il sostegno del partner Vitrociset e di Vodafone è riuscita ad aggiudicarsi la gara Consip TZ, che la inserisce nei fornitori di sistemi di comunicazione della pubblica amministrazione italiana per i prossimi 18 mesi.
La politica commerciale
Punto di forza di Wildix, oltre all’innovatività e semplicità nell’utilizzo delle sue tecnologie, è il programma commerciale studiato da Bellumat, che porta i partner a sentirsi parte attiva della società, creando un microsistema unito e compatto. Punto cardine della strategia è la sottoscrizione ad inizio anno di un accordo programmato di pianificazione che impegna i system integrator nel raggiungimento degli obiettivi, con il pieno sostegno con attività di supporto tecnico e formativo, oltre che nell’area commerciale e marketing, da parte di Wildix. “Una ricetta apprezzata, che fidelizza i nostri partner e che soprattutto serve per lasciare fuori chi punta sul prezzo senza focalizzarsi sulle competenze”.
Focus sulle competenze
Proprio alla creazione di competenze sono destinati i due appuntamenti studiati da Wildix per il 2016, due incontri che si terranno a Bologna rispettivamente nel mese di aprile e di ottobre dedicate alla parte Sales e ad approfondimenti tecnici.
Quest’anno particolare attenzione sarà destinata al Cloud: “stiamo attrezzando il canale e rafforzando la nostra proposta commerciale, sia in Italia che all’estero” puntualizza Bellumat.
Le novità tecnologiche
E tra le novità tecnologiche annunciate da Dimitri Osler, CTO di Wildix, ci sono l’integrazione dei servizi Wildix con Office 365 e Outlook 2016, dove “abbiamo inserito la presence del nostro sistema di collaboration, andando a sostituire Skype for Business”; e con IBM notes e IBM connections. Continua la collaborazione con Google e si sta lavorando, in Cina, allo sviluppo di una piattaforma audio e camera che si integra con il sistema Chrome.
Lato mobility, sono state lanciate “due nuove versione delle app per Android e iOS con supporto alle nostre videoconferenze anche su iPhone e iPad” e “siamo stati i primi a integrare Web RTC con sistemi di videosorveglianza per permettere di collegarsi, tramite qualsiasi browser, a telecamere remote per svolgere operazioni come aprire porte e così via”.