L’industria cinematografica hollywoodiana continua a ‘ricamare’ sulle implicazioni potenzialmente pericolose che l’intelligenza artificiale può avere sull’uomo. Si pensi a film come Matrix, dove l’hacker Neo scopre che la cosiddetta ‘realtà’ è solo un impulso elettrico fornito al cervello degli umani da un sistema di AI. Uno scenario catastrofico e angosciante, che però si discosta molto dal mondo con il quale ci troviamo a fare i conti oggi.
L’intelligenza artificiale è ormai dappertutto a causa del dilagare delle macchine che sfruttano le capacità di deep learning, un apprendimento profondo basato su una classe di algoritmi di apprendimento automatico multilivello dove ciascun layer utilizza l’uscita del livello precedente come input, dando vita a un processo complesso, che pone sì degli interrogativi che possono spaventare ma che apre anche tante nuove prospettive e opportunità tutte a vantaggio dell’uomo, che vede così rivoluzionato il suo lifestyle.
Fare ricorso all’intelligenza artificiale è inevitabile. Si pensi al marketing: una recente ricerca Ricoh ha messo in luce che il consumatore dimostra sempre una maggiore tendenza ad allontanarsi da brand che non comunicano con lui in maniera efficace: il 57% degli intervistati sottolinea la necessità di una più sviluppata abilità di interazione tra la marca e il destinatario del messaggio. Un dato che evidenzia come sia fondamentale sviluppare campagne sempre più mirate e personalizzate, customer-centric, dove è l’audience a dettare le regole, chiedendo un messaggio ottimizzato a livello di contenuto e di posizionamento.
Le implicazioni dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale si fanno però sentire ovunque, anche sul luogo di lavoro. E’ pensata proprio per il mondo del lavoro la nuova dashboard interattiva di Ricoh, studiata per supportare la collaborazione nei meeting tramite l’utilizzo delle tecnologie vocali e cognitive di IBM Watson: una soluzione che è in grado di rispondere a comandi vocali, prendere appunti, annotare attività e tradurre i contenuti in diverse lingue. Il tutto all’insegna della semplicità.
La nuova Intelligent Workplace Solution integra IBM Watson IoT e le lavagne interattive Ricoh per trasformare le modalità con cui i team si riuniscono e collaborano grazie a funzionalità intuitive a cui è possibile accedere tramite comandi vocali. Watson diventa quindi un partecipante attivo ai meeting utilizzando strumenti analitici che in real time guidano la riunione e aiutano a collaborare in modo più efficace per prendere decisioni più rapidamente.
“La collaborazione tra i dipendenti è alla base del successo di tutte le aziende – spiega Harriet Green, General Manager di Watson IoT -. La sfida è riuscire ad avvicinare i team delle diverse sedi e consentire loro di aumentare la produttività. Grazie alle tecnologie Watson IoT, le lavagne Ricoh non guidano solo le riunioni, ma stimolano lo scambio aperto di idee per facilitare il lavoro di squadra”.
Tra i primi a testare la bontà della soluzione IBM stessa, che nella sede centrale Watson IoT di Monaco, in Germania, installerà oltre 80 lavagne interattive, che consentiranno ai team di sviluppo dei prodotti IBM di Monaco di condurre riunioni efficaci con colleghi, partner e clienti in altri Paesi, ovunque nel mondo.