I tablet e dispositivi rugged Panasonic Toughpad hanno superato la prova dello spazio: appesi a un pallone sonda e circondati da videocamere per filmare il loro viaggio, il palmare Toughpad FZ-N1 e il tablet Toughpad FZ-G1 sono stati mandati, durante due voli separati, a 34.000 metri nello spazio. I dispositivi sono sopravvissuti a temperature di 67°C prima che il pallone esplodesse e li facesse precipitare a terra a una velocità di 400 km/h.
“Eravamo consapevoli della resistenza dei nostri dispositivi, ma nemmeno i nostri tecnici erano sicuri che i Toughpad sarebbero sopravvissuti a un test così estremo – spiega Jon Tucker, European Product Manager di Panasonic Computer Product Solutions -. Hanno raggiunto la stratosfera, superato di 3 volte la normale altezza di volo di un jet e oltrepassato ampiamente la linea di Armstrong – dove l’uomo non può sopravvivere senza tute pressurizzate – e sono poi sopravvissuti all’impatto della caduta a terra. A parte un paio di colpi e graffi, entrambi i dispositivi erano in perfette condizioni e stavano ancora registrando”.
Il lancio dei Toughpad Panasonic è stato seguito da Sentintospace, un’azienda specializzata nel mandare oggetti nello spazio e nel filmare il tutto. Il team Sentintospace si è occupato di preparare il pallone sonda e il carico, calcolare la traiettoria di volo, intrattenere i rapporti con la Civil Aviation Authority per le autorizzazioni e infine di tracciare e recuperare il carico una volta precipitato a terra.
“Mandare i tablet Toughpad nello spazio è stata la nostra più grande sfida – racconta Chris Rose di Sentintospace -. Quando il pallone esplode, i carichi precipitano a terra dando vita a immagini spettacolari. Non avevo creduto neanche per un momento che i Toughpad sarebbero sopravvissuti alle condizioni estreme della stratosfera, ma questi dispositivi sono stati indubbiamente all’altezza della loro fama”.