E’ stato un importante momento di incontro per parlare di tematiche di attualità ma anche delle novità tecnologiche culminanti nel lancio di nuove appliance per un’architettura hyperscale, nonché per presentare le novità per il canale il Commvault Partner Event 2018. Una giornata per chiamare a raccolta i partner, che hanno aderito all’inizia in 65, andando oltre le aspettative degli organizzatori.
“Il messaggio principale che abbiamo voluto lanciare – spiega Vittorio Bitteleri, Country Manager di Commvault per l’Italia – è che Commvault non lavora solo in ottica sostituzioni. L’obiettivo nostro, che vogliamo portare a compimento con i partner, è quello di andare ai clienti proponendoci non per sostituire qualcosa che hanno già in casa, ma per proporre qualcosa di nuovo per le esigenze delle aziende ad un costo più basso. Non siamo un brand che fa solo backup, ma forniamo tanti nuovi spunti da portare sul mercato”.
A questo proposito, in uno scenario dove i dati stanno crescendo e devono essere sempre più specializzati, Commvault sostiene la necessità di indirizzare la tecnologia hyperscale attraverso un’infrastruttura che può scalare e che mantiene performance a costi contenuti.
“Il vantaggio di Commvault è che permette di gestire i propri dati in cloud, on premise e negli storage emergenti da un’unica piattaforma – prosegue Bitteleri -. Il nostro plus è quello di fornire uno strumento che consente di governare a tutto tondo i dati. Ed è questo il messaggio che vogliamo trasmettere insieme ai partner. Commvault non è una soluzione che funziona e basta: abbiamo voluto ripartire con i partner più pronti a recepire un certo tipo di messaggio, spingerli a proporci in maniera diversa, anche con nuova certificazione servizi e contemporaneamente l’obiettivo è anche quello di fare qualcosa con la distribuzione grazie alle nuove appliance lanciate per l’architettura hyperscale all in one, appliance che vogliamo spingere con la parte più bassa dei partner”.
Le nuove appliance si distinguono da quelle tradizionali perché hanno al loro interno una tecnologia iperconvergente e con l’architettura hyperscale cambia l’approccio allo storage di backup perché se prima scrivere dati voleva dire scriverli sullo storage ora si sostituisce lo storage con batterie di server che forniscono anche capacità computazionale. A cambiare è l’approccio, perché le aziende comprano ciò che serve quando serve, senza limiti di scalabilità anche per medie e piccole imprese con la possibilità di migrare i dati dal vecchio al nuovo sistema senza il rischio di downtime.
Altro ambito dove Commvault è protagonista è quello del Cloud, come spiega Vincenzo Costantino, Partner Business Manager:
“Sempre più spesso i clienti ci coinvolgono in tematiche legate al cloud. Commvault ha un ruolo abilitante verso la nuvola permettendo la migrazione di dati verso i cloud, tra i vari cloud ma anche nel ritorno on premise di una parte di essi, una tendenza che stiamo vendendo sempre più spesso”.
In ottica GDPR, invece, l’invito è quello di proteggere non tanto i file in sé ma quello che ci si trova dentro oltre che di suggerire alle aziende di tenere i dati solo per il tempo necessario per il business, il tutto all’insegna della sicurezza. “E le soluzioni Commvault sono sicure e perfettamente compliance con le nuove normative fornendo risposte concrete alla nuova regolamentazione sulla data protection e alle altre direttive”.
Altra grande novità, come accennato sopra, è stata la presentazione del Partner Service Advantage, una nuova certificazione che permette ai partner di erogare servizi professionali nell’ottica di riconoscere chi ha le competenze professionali e progettuali giuste per il nostro business portandoli a registrare un maggiore fatturato producendo valore per Commvault e per loro. “D’altronde essendo un’azienda 100% canale i partner per noi sono fondamentali e dopo il lancio del nuovo Partner Program lo scorso anno ora le novità più grosse riguardano un nuovo meccanismo di rebate in base alla profilazione dei partner e alle loro certificazioni. Puntiamo molto a farli crescere, anche con vari percorsi di formazione e con il nuovo portale messo a disposizione”.