Da 34 anni Villa San Bernardo, insieme alle altre strutture dell’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti, è attiva a Parma con l’obiettivo di “garantire la dignità, migliorare la qualità della vita e mantenere, per quanto possibile, l’autonomia degli anziani che vivono la fase più difficile della loro vita”.
Un settore sempre più complesso da gestire, poiché le pratiche mediche hanno consentito di allungare la vita delle persone. Questo impone un’assistenza sempre più personalizzata e attenta. In particolare, all’interno di una Villa Residenza Anziani è indispensabile permettere al personale infermieristico e assistenziale di operare in modo efficiente, intervenendo tempestivamente a fronte di qualunque esigenza degli ospiti, come spiega don Luciano Genovesi, alla guida l’Opera Diocesana San Bernardo degli Uberti.
In questa attività, tanto importante quanto delicata, anche ausili erroneamente sottovalutati possono fare la differenza, consentendo al personale di minimizzare i tempi di intervento. Emblematico, in particolare, l’impiego dei sistemi di chiamata, ovvero i classici pulsanti che ognuno di noi vede vicino ai letti di degenza.
Una scelta lungimirante
Villa San Bernardo, come tutte le strutture di questo genere, disponeva già di un impianto di chiamata. La soluzione degli anni Ottanta mostrava però i propri limiti e, da tempo, la Direzione era alla ricerca di una soluzione più moderna ed efficace. Per introdurla, però, sarebbe stato necessario realizzare una serie di opere murarie, che avrebbero imposto lo spostamento, per alcune settimane, di parte degli ospiti. Una situazione incompatibile con lo stato di salute psicofisica di molti ospiti, costretti a subire i disagi di un trasferimento e la perdita, seppur temporanea, dei propri punti di riferimento.
Da qui la ricerca, sul mercato, di una soluzione di agevole installazione, affidabile ed efficace. Una ricerca non semplice, in quanto pochi produttori hanno investito seriamente in questa direzione.
La risposta è arrivata dal confronto con Sandro Verzelloni e Simone Martinelli, due tecnici di BTicino, che hanno suggerito un prodotto del tutto nuovo per l’Italia: il sistema Aid Call. Una soluzione totalmente wireless, sviluppata da Legrand, per la chiamata in ambienti medicalizzati molto diffusa nel Nord Europa.
Proprio da un incontro di approfondimento, che ha visto coinvolti gli installatori di CAMST e i progettisti di Costel & Partners S.r.l, la direzione di Villa San Bernardo ha deciso di implementare queste soluzioni in una delle palazzine del centro per anziani.
Installazione facile e immediata
“Il nostro primo obiettivo – ha spiegato Stefano Fusco, coordinatore della manutenzione per conto dell’Opera Diocesana San Bernardo Degli Uberti di Parma – era quello di offrire agli ospiti e al personale una soluzione di chiamata efficace, senza che l’installazione interferisse con l’attività quotidiana degli ospiti o creasse loro disagi. Un impianto wireless, da subito, è apparso la soluzione teoricamente ideale. Ma era necessaria la corretta analisi della copertura offerta dal segnale radio”.
Per questa ragione, dopo la progettazione sulla carta, un team di esperti di BTicino, con il supporto dell’ufficio di preventivazione interno, ha effettuato una serie di misurazioni per verificare la corrispondenza tra il progetto sviluppato da Costel & Partners S.r.l e l’assenza di disturbi o ostacoli alle comunicazioni.
In alcuni casi, infatti, i segnali radio di Aid Call che si propagano sulla frequenza sociale di 868Mhz, e coprono un raggio teorico di 70 metri intorno ad ogni singola antenna, possono incontrare ostacoli non conosciuti, come la presenza di armadi metallici o di campi elettromagnetici generati da particolari apparecchiature. Un rischio, quest’ultimo, comunque raro, in quanto le antenne di Aid Call creano una rete mesh, consentendo al segnale di propagarsi attraverso percorsi ricalcolati dalla piattaforma in maniera dinamica.
Quando le misure sul campo hanno confermato la correttezza del progetto, richiedendo solo una parziale ottimizzazione per estendere ulteriormente la copertura, anche in vista delle future espansioni del sistema, Fusco ha potuto dare il via ai lavori di installazione.
Efficienza al top
In corrispondenza di ogni letto presente nei reparti dei due piani interessati dai lavori, per un totale di 19 stanze, ha così trovato posto una pulsantiera di chiamata con collegamento a filo. Un dispositivo solo apparentemente identico a quelli presenti in ogni struttura di assistenza. Al contrario delle soluzioni cablate, il terminale paziente a cui è collegata la pulsantiera, moderna versione della “peretta” di antica memoria, è privo di alimentazione elettrica e, quindi, semplicemente installato a muro. All’interno di ognuno trovano posto delle comuni batterie stilo, con una vita media di tre anni, che alimentano il sistema di trasmissione wireless e il display di comunicazione.
Questo ha consentito a Fusco di installare il sistema di chiamata, in ogni stanza, posizionando solamente due tasselli, che fissano il supporto a cui viene agganciato il dispositivo stesso. Gli anziani hanno così trovato il nuovo impianto senza nemmeno accorgersi dei lavori in corso, disponendo da subito di un tasto identico a quelli abituali, che inglobavano però molti altri servizi, grazie all’esperienza trentacinquennale nel settore del Gruppo Legrand.
Con un grado di protezione IP 67, completamente lavabili e realizzati con materiale trattato con agenti antimicrobici, per evitare la proliferazione dei batteri, vera piaga delle moderne collettività, i pulsanti sono fosforescenti e, quindi, facilmente identificabili anche nelle ore notturne.
Decisamente originale, ma molto utile, è il sistema antistrappo. Il connettore dedicato, che interrompe il collegamento tra il cavo e l’apparecchio, è in grado di sfilarsi a fronte di una forza di trazione inferiore a quella che danneggerebbe il connettore principale. In questo modo, a fronte di una tensione inopportuna, causata dall’ospite o anche dal personale, viene preservata l’integrità dell’intero sistema. Sul pannello di supervisione, invece, compare un messaggio per avvertire della disconnessione. Prevenendo così il mancato invio di una richiesta, i falsi allarmi o gli inutili interventi tecnici.
Allo stesso modo il personale di assistenza, quando opera a seguito di una chiamata, preme il pulsante per confermare l’arrivo e poi la conclusione dell’intervento. Una simile soluzione evita l’inutile accorrere di più persone allo stesso letto, oltre ad informare i colleghi della propria posizione, ottimizzando così le risorse assistenziali.
“Attraverso il software Call Logger, fornito a supporto del sistema” spiegano i responsabili di Villa San Bernardo “raccogliamo le statistiche relative al numero di chiamate provenienti dai singoli ospiti e ai tempi di intervento del personale. Possiamo così ripartire al meglio i carichi di lavoro ed equilibrare la distribuzione degli ospiti più bisognosi tra i reparti, per garantire sempre la tempestività di intervento”.
La stessa soluzione, anche se in versione semplificata, è stata installata nei bagni. In questo caso il sistema wireless è integrato in un apparecchio, applicato sul soffitto della stanza da bagno e raggiunto da un comune tirante. La lunghezza di quest’ultimo, dotato di due triangolini plastici per facilitare la presa, viene regolata per essere raggiungibile anche in caso di caduta dell’anziano.
Infine, sopra la porta di ogni stanza trova posto un segnalatore luminoso con luce multicolore, che consente di individuare, anche visivamente, la stanza da cui è partita una chiamata e la tipologia della chiamata. Proprio questi segnalatori, come immaginabile, sono gli unici elementi che hanno richiesto un’alimentazione dedicata e un collegamento diretto al pannello di supervisione.
Tutto in un pannello
Tutte le richieste di assistenza fanno capo ad un pannello master, visibile dall’intero corridoio, e ad un pannello secondario (slave), installato nella stanza in cui il personale infermieristico preparano le terapie.
Proprio attraverso il display principale da 15 pollici (Touchsafe Pro), il personale può individuare, a colpo d’occhio, da dove arriva una chiamata, il relativo livello di priorità e la posizione dei colleghi di turno, garantendo così la tempestività d’intervento.
Per ottimizzare l’attività del personale, le registrazioni delle chiamate e degli interventi sono esportabili attraverso una comune porta Usb, disponibile sul pannello stesso, e analizzabili in seguito. Allo stesso modo, attraverso un ingresso RJ 45, i dati vengono remotizzati su un comune PC dotato di software dedicato, la configurazione viene realizzata direttamente dal pannello master d’impianto minimizzando così i tempi di intervento. Infine, tutte le configurazioni vengono salvate in automatico su una memoria microSD per poter essere reinstallate agevolmente su un nuovo display.
Un ulteriore livello di accesso è riservato al personale tecnico, per modificare le impostazioni del sistema e instaurare una corrispondenza diretta tra il pulsante di chiamata, il numero di camera, il nome dell’ospite ed eventuali necessità di quest’ultimo. Una soluzione che si è rivelata particolarmente utile per formare il personale di assistenza da poco presente all’interno della struttura. A fronte di una chiamata, infatti, sul display compare il nome e il numero di stanza dell’ospite, il livello di priorità, ma anche una mappa grafica che indica la posizione della stanza del chiamante. Inoltre, può essere attivata la funzione follow me: le lampade di segnalazione fuoriporta si illuminano nella direzione in cui è avvenuta la chiamata facilitando l’orientamento al personale.
Una funzionalità è apprezzata anche dal personale più esperto che, a fronte di particolari picchi di chiamate, visualizza immediatamente, a colpo d’occhio, la situazione dell’intero reparto.
L’intera istallazione è stata completata, in due giorni, senza disturbare gli ospiti con rumori molesti. Anche in fase di configurazione della segnalazione acustica, differente per tipologia di chiamata e orario, le tonalità e i volumi delle suonerie di chiamata sono stati impostati per non disturbare gli ospiti durante il riposo.
Un’altra interessante caratteristica del sistema Aid Call di Legrand è la possibilità, di integrare attraverso dei contatti programmabili i segnali dalle apparecchiature mediche cui sono collegati gli ospiti. In questo modo, in caso di allarme o di avaria dell’apparecchiatura stessa, il personale viene immediatamente allertato da un segnale ad alta priorità anche sul pannello di controllo.
Attenzione anche alle porte
La presenza di persone anziane, che potrebbero allontanarsi dalla struttura in modo involontario, ha suggerito di allarmare le due porte al piano terra. Anche in questo caso, senza la necessità di stendere cavi, Fusco ha posizionato e indirizzato i sensori a lato delle porte e, da remoto, ha effettuato la loro programmazione. In questo modo, a fronte dell’apertura in specifiche fasce orarie, il personale di assistenza riceve immediatamente un messaggio di allarme e può intervenire per riaccompagnare l’ospite della propria stanza. L’impianto è predisposto per essere ampliato con dispositivi quali: pulsanti di chiamata a braccialetto, sensori di movimento, sensori di pressione e di umidità.
L’attenzione ad ogni singolo dettaglio, frutto della lunga esperienza dei progettisti, ha permesso a Villa San Bernardo di dotarsi di un sistema di chiamata che Fusco ha installato e configurato in pochi giorni, senza disagi per i pazienti, in assenza di opere murarie, con una manifesta soddisfazione anche da parte della direzione e del personale.
La funzione più apprezzata dagli anziani, però, è la visualizzazione costante di giorno ed ora a tutto schermo. In questo modo gli ospiti hanno sempre una corretta cognizione temporale, anche nei momenti di scarsa lucidità. Un esempio, solo apparentemente banale, di quanto siano i “piccoli” accorgimenti, frutto dell’esperienza, a rendere migliore la vita degli anziani.