Si è svolto il 16 ottobre 2019 Commvault Be Ready, l’evento che ha radunato a Milano l’ecosistema di Commvault per gli aggiornamenti sul nuovo programma di canale e sulle strategie di una società che sta attraversando un importante momento di rivoluzione, come dimostra l’annuncio della recentissima acquisizione di Hedvig, la prima acquisizione tecnologica di Commvault, a dimostrazione di un recente cambio di filosofia dopo l’ingresso del nuovo CEO Sanjay Mirchandani e del nuovo direttore vendite a livello mondiale.
Focus sul canale
Con un approccio alle vendite completamente indiretto, il canale si conferma fondamentale per Commvault, motivo per cui si è deciso di rinnovare il partner program mettendo sul piatto nuovi fondi ma anche nuova tecnologia.
I distributori sono due (lo storico Icos e Arrow ECS), mentre i rivenditori certificati sono circa un centinaio con uno zoccolo duro composto da una ventina di partner più a valore e con una maggiore focalizzazione, perloppiù system integrator. Continua però anche l’attività di recruiting di nuovi partner, area dove c’è un grande fermento, con l’obiettivo di richiamare system integrator con competenze in ambito infrastrutturale capaci di gestire aziende sia grandi che piccole.
Il nuovo programma di canale, Partner Advantage, lanciato a luglio, prevede tre livelli di certificazione (Market Builder, Premiere e Authorized) e le novità più importanti riguardano il fatto che sono previsti margini di rebate uguali per tutti e che si va a premiare soprattutto a livello di deal registration sui nuovi clienti.
Tra le iniziative già rodate, invece, il Partner Service Desk continua ad essere attivo in Italia per un supporto tecnico e amministrativo che è stato apprezzato molto dai partner.
“L’obiettivo del nuovo programma per i partner – spiega Vittorio Bitteleri, Country Manager di Commvault in Italia – è quello di fidelizzare il nostro canale distributivo e di rivendita incentivando i partener con particolari livelli di certificazione andando a premiare soprattutto a livello di deal registration sui nuovi clienti.
Il programma di certificazione è semplice, completamente disponibile online e un altro elemento del nuovo partner program che riteniamo molto interessante è il programma di incentivazione sui fondi MDF sui quali costruire insieme ai partner piani di marketing di lead generation per trovare nuove opportunità sul territorio”.
L’inizio di una nuova era
Accanto ad un partner program completamente rinnovato, l’altra grande novità di Commvault è l’annuncio, a inizio mese, dell’acquisizione di Hedvig, società della Silicon Valley che si occupa di software defined primary storage distribuito (storage di produzione).
L’acquisizione, la prima tecnologica nella storia di Commvault, dimostra un deciso cambio di rotta per un’azienda che si è sempre vantata di scrivere il codice delle proprie soluzioni completamente in house.
“L’acqusizione di Hedvig è assolutamente strategica – sottolinea Vincenzo Costantino, Sr. Director, EMEA South and East Technical Services at Commvault – perché permette di indirizzare tematiche non più solo legate alla data protection ed al backup ma anche una tematica tipica di qualunque tipo di azienda, dalla grande enterprise fino al mid market: quella dell’accesso ai dati su storage primario sia on premises che sul cloud”.
Hedvig consente infatti di indirizzare tutte queste tematiche soprattutto per quanto riguarda la resilienza dello storage, la standardizzazione dello storage, l’indipendenza dall’hardware e la migrazione dei dati verso il cloud.
Un’operazione, quindi, che apre nuove opportunità, anche per i partner, in un mercato non ancora presidiato.
“Quello del primary storage è un mercato nuovo per Commvault – prosegue Costantino -, dove ci proponiamo con la soluzione migliore del mercato (Hedvig) e con la quale ci candidiamo ad essere una piattaforma infrastrutturale completa”.
Per concludere, è importante sottolineare l’apertura di Hedvig, che supporta sì Commvault ma anche Veritas, IBM e Veeam e vanta un’integrazione completa con AWS, Microsoft Azure e Google Cloud, in linea con la strategia di Commvault orientata verso il multicloud.