App per la salute sempre più al centro del mercato. Secondo una ricerca condotta dal sito Flurry.com, il ritmo con cui cresce il numero di queste app è doppio rispetto al resto delle applicazioni. Ne consegue che i consumatori, dopo aver messo i piani tariffari di Tre a confronto con quelli di Tim, Wind e degli altri operatori per trovare quello più adatto ai propri bisogni, siano orientati a scaricare una o più app dedicate alla salute e al fitness. Queste applicazioni infatti offrono una vasta gamma di servizi: dalle diete agli allenamenti, dal contapassi alla misurazione del battito cardiaco.
Le app possono avere conseguenze sulla salute di chi le usa
Proprio perché hanno diverse utilità, queste app in alcuni casi possono avere un impatto sulla salute di coloro che le utilizzano. Negli Stati Uniti la Food and Drug Association (Fda) ha quindi preso in esame la possibilità di regolamentarne l’uso. È stata pubblicata una guida nello scorso febbraio, rivolta alle aziende che progettano le applicazioni per fitness e salute. Le app vengono in questo contesto ritenute “oggetti” sotto la giurisdizione della Fda.
Parte della guida, riportata da Lindsay Kobayashi nel proprio blog su Plos One, afferma che “Se lo scopo della app è la diagnosi di una malattia o altra condizione, o la cura, l’attenuazione, il trattamento, o la prevenzione di una patologia, o la modificazione della struttura o di una qualsiasi funzione del corpo umano, allora la app è da considerarsi un apparecchio medico”.
Lo smartphone diventa un apparecchio medico
Tramite l’uso delle app, smartphone e tablet diventano veri e propri apparecchi medicali. In tal bisogna prestare attenzione in quanto i device possono incidere sulla salute di che ne fa uso. Fra le applicazioni che verranno regolamentate dalla Fda vi sono i programmi atti a misurare il livello di insulina nei pazienti diabetici. Per quanto concerne le app dedicate al fitness e alle diete, esse non sono regolamentate, ma solamente poste sotto osservazione: non vengono infatti ritenute così pericolose, sebbene possano spingere i consumatori a comportamenti non salutari.
In conclusione, sembra che non vi sia bisogno di una regolamentazione completa per le app dedicate alla salute, in quanto parte di esse non costituisce al momento un reale rischio alla salute dei pazienti. Bisogna comunque fare attenzione e non prendere alla lettera tutto quello che le app suggeriscono, prima di essersi consultati col proprio medico di fiducia.