Il tema della “dematerializzazione dei dati” coinvolge la Pubblica Amministrazione in toto, ma ancora più nello specifico interessa il settore sanitario italiano, che necessità di processi più efficienti per snellire i flussi informativi e rispondere alla crescente domanda di prestazioni in modo rapido ed economico.
In questo contesto, la regione Basilicata per prima si è mossa per sostituire la gestione cartacea con quella digitale e, grazie al supporto di Aruba e GMed, ha dato avvio alla conservazione sostituiva dei dati clinici in diagnostica per immagini, per una validità legale nel tempo di tali documenti informatici.
Nello specifico, Aruba si è occupata della parte infrastrutturale, trasferendo i dati clinici dalle ASL ai propri data center, mentre GMed ha fornito il software ed i relativi connettori neccessari per l’interfacciamento con gli applicativi di terze parti presenti nelle varie ASL.
La nuova procedura di conservazione dei dati è studiata per garantire un risparmio delle risorse finanziarie, con abbattimento dei costi sostenuti per la stampa dei documenti radiologici e permettere, al contempo, la salvaguardia dei principi di integrità e opponibilità verso terzi. In tal modo i dati clinici confluiscono nelle infrastrutture messe a disposizione da Aruba e vengono gestiti con un protocollo di sicurezza evoluto, senza considerare il fatto che viene messo a disposizione anche un servizio di Backup e di Disaster Recovery.
Già da luglio il servizio è pienamente in funzione in tutte le aziende sanitarie ed i risultati non hanno tardato ad arrivare: al momento il servizio ha già archiviato oltre 3 milioni di referti ed immagini del RIS/PACS equivalenti a circa 2,5 TB di dati memorizzati.
Quello della regione Basilicata non rimane però un caso isolato, infatti Aruba e GMed hanno già vinto un’altra gara che coinvolge la regione Toscana: “L’obiettivo da perseguire è quello di passare ad una gestione completamente digitale dei processi, eliminando definitivamente la carta sia dalla lavorazione odierna che dagli archivi storici – ha commentato Simone Braccagni, amministratore delegato di Aruba PEC -. Per giungere a tale risultato la strada è ancora lunga ma la collaborazione con regioni virtuose come Basilicata e Toscana farà sì che i tempi di questo processo si riducano sempre di più”.