C’è una tecnologia alla Camera dei deputati del Brasile che permette all’onorevole Mara Gabrilli, tetraplegica, di partecipare in piena autonomia alle votazioni parlamentari. Si tratta dell’HeadMouse, una soluzione che consente alla deputata di esprimere il voto tramite un computer e una webcam, realizzando piccoli movimenti della testa e senza bisogno di contatto fisico con altri dispositivi. La soluzione, progettata dal Gruppo di Robotica dell’Università di Lleida (UdL) nell’ambito della Cattedra di Ricerca nelle Tecnologie Accessibili Indra-Fondazione Adecco, rispetta le regole di segretezza delle votazioni parlamentari previste nella seduta Plenaria Ulysses Guimarãse e in altre commissioni.
Il sistema di voto elettronico della Camera dei deputati brasiliana è studiato in modo tale che non possa essere visualizzata la decisione espressa da ogni deputato: un pannello laterale informa che è stato emesso il voto, senza indicare il suo segno. Non c’è modo, inoltre, di scorgere quale tasto premono gli onorevoli al momento della votazione. L’HeadMouse, rispetto ad altri meccanismi di controllo del mouse nello schermo di un computer, assicura la stessa segretezza: oltre a muovere il cursore, infatti, permette di cliccare tramite un gesto facciale rapido, solitamente l’apertura della bocca, rendendo impossibile decifrare il voto della deputata, nonostante si osservi lo schermo a distanza ridotta.
L’HeadMouse insieme al VirtualKeyboard, il mouse virtuale sviluppato anche nella Cattedra Indra-Fondazione Adecco dell’UdL, ha superato i 400.000 download provenienti da 95 paesi di cinque continenti. Le due soluzioni si possono scaricare in modo libero e gratuito dal sito web dell’Università di Lleida http://robotica.udl.cat o di Indra www.tecnologiasaccesibles.com e il loro uso congiunto permette alle persone con mobilità ridotta di far uso di questi dispositivi per utilizzare un computer.
L’ottima accoglienza internazionale di questi sviluppi è stata possibile grazie alla vocazione globale di entrambe le soluzioni. HeadMouse può essere utilizzato da qualsiasi utente, dato che non è definita nessuna lingua di applicazione e si avvale di un manuale d’uso in spagnolo e inglese. Il VirtualKeyboard invece offre tre dizionari che inseriscono le parole più usuali in spagnolo, inglese e portoghese. Inoltre, conta su un sistema di apprendimento automatico che amplia le basi di parole e crea nuovi dizionari, essendo compatibile con i simboli e caratteri di oltre 20 lingue.