Portare la Telemedicina nelle nazioni del Nord Africa con l’obiettivo di favorire una più capillare ed efficiente diffusione del servizio sanitario sul territorio. Questo è il progetto EMedMed, promosso dall’Osservatorio per la Comunicazione Culturale e Audiovisiva, che potrà contare sul supporto del Gruppo Dedalus in qualità di partner tecnologico. Questo programma sarà parte integrante della XV Infopoverty World Conference, che si terrà il 9 e 10 aprile a New York presso la sede delle Nazioni Unite.
La vocazione di Infopoverty affonda le proprie radici nella lotta alla povertà tramite l’impiego delle nuove tecnologie dell’Information Technology e delle Telecomunicazioni (ICT). Il tema principale di questa XV edizione sarà proprio quello della “Sanità Globale”, che spazia dall’ambiente alla sicurezza alimentare per arrivare alle moderne applicazioni mediche che fanno largo uso delle nuove tecnologie. In questo contesto si colloca EMedMed di OCCAM, un progetto che sviluppa la Telemedicina e che sposa la “Piattaforma” di interoperabilità progettata e realizzata da Dedalus per l’integrazione e la comunicazione tra le funzioni e gli apparati di ausilio di una realtà sanitaria di grandi dimensioni. Questo modello estende il diritto alla cura ad una più ampia fascia della popolazione, esattamente come se il territorio e la casa del paziente fossero un ospedale virtuale. Grazie alla Telemedicina, infatti, tutti i dati acquisiti sul campo (cartelle cliniche, immagini ad alta definizione, anagrafica pazienti, analisi del sangue, dati grafici in genere), possono viaggiare sulla rete ed essere integrati agli apparati elettromedicali utilizzati negli ospedali e nei centri presenti sul territorio ( che possono andare dallo screening all’assistenza del malato cronico), con il preciso obiettivo di assistere il paziente nel conforto della propria abitazione. In questo modo si ottimizzano le preziose e generalmente insufficienti risorse dell’ospedale, spostando direttamente sul territorio i servizi sanitari. La chiave di successo del progetto si basa anche sul servizio di formazione e assistenza medica in mobilità, efficace ed economicamente sostenibile, che prevede la formazione di figure mediche e paramediche in ciascun paese.
“Con questa prestigiosa collaborazione – ha spiegato Luigi De Vecchis, direttore scientifico del progetto EMedMed – il Gruppo Dedalus sarà partner di un progetto di rilevanza internazionale nell’ambito dell’Unione dei Paesi del Mediterraneo, un traguardo davvero prestigioso e un importante passo nel mondo della sanità sostenibile. La tecnologia deve rivestire un ruolo fondamentale nel miglioramento delle condizioni di vita delle persone, a maggior ragione per le popolazioni disagiate: per questo abbiamo investito nello sviluppo di questo progetto, un sistema accessibile e di facile utilizzo, che cambia le regole del gioco e porta l’assistenza sanitaria dove serve”.
Il progetto esecutivo potrà essere completamente realizzato a partire dalla formazione e dalle esperienze in campo per un periodo di due anni, a seguito dei quali ogni Paese potrà sviluppare ed estendere a tutta la popolazione il servizio di Telemedicina sperimentato. Il compito di Dedalus sarà quello di assistere le strutture sanitarie e di fornire i servizi tecnologici di ausilio al personale amministrativo e a quello medico-scientifico.