L’81% delle aziende del Settore Sanitario sta investendo in nuove tecnologie con l’obiettivo di aumentare la produttività e di rendere possibile il telelavoro. Questo è quanto affermano i manager del settore coinvolti in alcune ricerche di Ricoh Europe. Tuttavia, nonostante questi investimenti, solo il 41% degli intervistati dichiara che la propria azienda è riuscita a superare la sfida della condivisione delle informazioni e il 62% afferma che questo aspetto è addirittura peggiorato rispetto al 2009. Solo ottimizzando la condivisione delle informazioni il Settore Sanitario potrà raggiungere l’obiettivo di miglioramento dell’efficienza stabilito dalla Commissione Europea.
Lo studio “Una nuova prospettiva: Ricoh Document Governance Index”, condotto da Coleman Parkes Research e commissionato da Ricoh Europe, ha analizzato in che modo i processi documentali vengono gestiti nei settori Sanitario, dell’Istruzione, Legale, Energetico, Pubblico, Retail, Manifatturiero e Finanziario.
La survey è stata condotta mediante 1.075 interviste ad alti dirigenti (C-Class), direttori e altri dipendenti di organizzazioni di dimensioni grandi (oltre 1.000 dipendenti), medie (500-999 dipendenti) e piccole (con meno di 500 dipendenti) situate in Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Irlanda e focalizza l’attenzione sui processi documentali critici per le aziende, vale a dire quei processi che in un’azienda si verificano in modo regolare e costante. Tali processi possono essere basati su elevati volumi di documenti e, aspetto ancora più importante, hanno un impatto diretto sulle interazioni delle aziende con clienti e dipendenti. Tra le aree coinvolte: reparto risorse umane, gestione e reportistica finanziaria, acquisti, contabilità clienti e contabilità fornitori.
Una gestione efficiente della condivisione delle informazioni grazie ad investimenti in nuove tecnologie può aumentare l’efficienza organizzativa a patto che i nuovi sistemi siano interconnessi con quelli già esistenti.
La necessità di innovare è messa ulteriormente in evidenza dal fatto che il 78% degli intervistati sottolinea che la propria azienda investe in nuove tecnologie prima di realizzare a pieno il potenziale dei sistemi già implementati. Inoltre il 32% dei dipendenti (non direttori e C-level) di questo settore afferma di non ricevere la formazione adeguata quando una tecnologia viene introdotta. Infine, il 38% è convinto che l’introduzione di nuovi sistemi, come ad esempio i tablet e altri dispositivi per utilizzo personale, sta addirittura complicando la gestione delle informazioni.
I benefici che derivano dall’ottimizzazione delle tecnologie sono rilevanti, come dimostra l’esempio dell’ospedale tedesco Katholische Hospitalvereinigung Weser-Egge (KHWE) che ha collaborato con Ricoh per implementare un sistema elettronico per la gestione dei fascicoli dei pazienti. Il progetto ha consentito alla struttura sanitaria di ridurre i volumi di carta, di migliorare l’accesso alle informazioni da differenti dispositivi e di aumentare la sicurezza dei dati. L’innovazione è risultata in una migliore cura dei pazienti.