La stampa 3D ci salverà? La domanda sorge spontanea dopo che l’applicazione di questa tecnologia ha già dato il via a una vera e propria rivoluzione in campo sanitario. Da più parti del mondo è ormai all’ordine del giorno l’utilizzo di questo tipo di stampa per risolvere casi complicati ed interventi disperati. Così, ad esempio, negli Stati Uniti la stampa 3D ha permesso a un cardiochirurgo di replicare il cuore di un piccolo paziente e studiare su questo modello l’intervento che lo ha salvato; in Olanda una ragazza di 23 anni ha subito un trapianto di calotta cranica sostituita da una protesi in materiale plastico stampata in 3D; a Budapest è stato realizzato il primo esoscheletro robotico stampato tridimensionalmente per aiutare i paraplegici a tornare a camminare; e sono sempre più numerose le notizie di protesi stampate con questa tecnica anche nel nostro Paese.
Certo le novità fanno sempre un po’paura, la diffidenza all’inizio è tanta, ma se si guarderà con mente aperta all’impiego della stampa 3D anche in ambito medicale, le porte che si spalancheranno non saranno poche. Proprio per mostrare le opportunità offerte da questa tecnologia in campo sanitario, 3DPrint Hub, il progetto di Senaf dedicato alla stampa 3D che si terrà dal 3 al 5 marzo 2015 a Fiera Milano per fare il punto sui trend e gli sviluppi futuri del settore, farà tappa a Bologna, dal 21 al 24 maggio, in occasione di Exposanità, l’unica manifestazione in Italia dedicata al servizio della sanità e dell’assistenza.
“Al di là delle prospettive futuristiche degne di Asimov, quello che è ormai chiaro è che la stampa 3D rappresenta una risorsa preziosa non solo per la produzione industriale, ma anche per la medicina e la sanità più in generale – spiega Emilio Bianchi, direttore di Senaf -. Con l’uso delle nuove tecnologie di scansione e l’utilizzo di materiali innovativi, come le ceramiche e il titanio, la stampa 3D apre nuove prospettive in ambito protesico a partire dall’impianto più semplice, come quello dentale, sino alla sostituzione di arti, ma non vanno trascurati gli apporti in ambito biomedicale e della componentistica per dispositivi medici”.
I visitatori della tappa bolognese del roadshow di 3DPrint Hub avranno la possibilità di partecipare a un fitto programma di mini-conferenze e convegni che illustreranno le peculiarità delle stampanti 3D nell’ambito medicale. Potranno inoltre comprendere al meglio le potenzialità della tecnologia additiva di stampa 3D all’interno dell’area dimostrativa preposta, dove saranno presenti stampanti e scanner 3D in funzione e dove le aziende daranno una dimostrazione concreta progettando e stampando un oggetto funzionale d’ausilio per le persone portatrici di handicap. Per finire, a completamento dell’evento, verrà allestita un’area mostra con un’esposizione di oggetti unici stampati in 3D e dedicati al settore sanitario.