Nel dicembre 1982 usciva in Italia il film E.T. l’extra-terrestre. Sono trascorsi 40 anni e oggi Cineteca Milano allestisce “E.T. La mostra 1982-2022″ (dal 6 novembre al 29 gennaio 2023 presso il MIC – Museo interattivo del cinema) dove, oltre agli E.T. in “carne ed ossa”, sono esposti disegni, bozzetti, lettere e filmati, tutto materiale inedito, per un viaggio alla scoperta di uno dei personaggi più famosi e di maggior successo nella storia del cinema. La preparazione della mostra è stata possibile anche grazie al supporto fornito da Epson che, in qualità di partner tecnologico, ha fornito a Cineteca Milano gli scanner utilizzati per la digitalizzazione dell’enorme quantità di bozzetti, disegni, fotografie (diapositive e negativi), ma anche manifesti e progetti di grande formato provenienti dall’archivio personale di Carlo Rambaldi. La tecnologia di digitalizzazione Epson – versatile e performante – ha permesso di gestire in contemporanea l’ampia varietà di formati e le differenti tipologie di materiale, velocizzando il lavoro e al tempo stesso mettendo in sicurezza questo prezioso patrimonio della cinematografia. Un esempio: oltre mille le immagini cartacee digitalizzate, dalle quali ne sono state selezionate circa 150-200 per l’esposizione.
“E’ stato un lavoro impegnativo – afferma Matteo Pavesi, Direttore Generale di Cineteca Milano – perché dopo aver terminato una prima fase di acquisizione del materiale cartaceo, abbiamo sottoposto gli originali a un lavoro di restauro a cui ha fatto seguito una seconda acquisizione”.
Tre diversi tipi di digitalizzazione per conservare e valorizzare il patrimonio di Carlo Rambaldi
L’impiego di tre diversi scanner Epson ha permesso di ottenere i migliori risultati in termini di prestazione e qualità dell’acquisizione. “Questi strumenti tecnologici – afferma Cristiano Vignati, Scanner Sales Manager di Epson Italia – assicurano qualità e accuratezza delle immagini. Tutto questo è merito anche del fatto che ogni scanner ha diverse funzionalità, che permettono di gestire al meglio il lavoro. Non solo: poter usare in contemporanea i tre modelli ha permesso di far fronte a tutte le necessità che si sono presentate allo stesso tempo”.
Nello specifico, i modelli utilizzati sono: Expression 12000XL Pro, Perfection V850 Pro e WorkForce DS-730N. Per i grandi formati della collezione Rambaldi è stato impiegato il modello Expression 12000XL Pro, lo scanner professionale di formato A3 pensato per la grafica e l’acquisizione di pellicole. A livello tecnico, questo scanner ha una risoluzione di 2.400×4.800 dpi reale e opera con la massima accuratezza sui dettagli anche nelle aree sfumate, garantendo un’eccezionale nitidezza.
“Le funzionalità di questo scanner – afferma Maela Brevi, operatrice di Cineteca Milano ed esperta in restauro dei materiali fotografici e cartacei – si sono rivelate davvero utili: una su tutte la possibilità di acquisire direttamente in positivo le pellicole negative. Inoltre, per noi è risultato particolarmente funzionale sia poter cambiare facilmente modalità di scansione da foto a testo, sia poter salvare il file digitalizzato in formato tiff, jpg o png: tutti aspetti che hanno semplificato e velocizzato il lavoro di acquisizione”.
Perfection V850 Pro invece è uno scanner professionale fotografico in formato A4 che si è rivelato particolarmente utile per acquisire direttamente in positivo le pellicole negative soprattutto con i formati più piccoli, a una risoluzione incredibilmente elevata.
Infine, per la digitalizzazione di testi e scritti di Rambaldi, è stato impiegato il modello WorkForce DS-730N, adatto per l’acquisizione di documenti in formato A4 e di lunghezza fino a oltre 6 metri. La presenza di varie funzioni intelligenti, tra le quali il controllo della doppia alimentazione, la protezione della carta e sensori ultrasonici che aiutano a evitare inceppamenti causati da fogli doppi ha permesso di acquisire con la massima cura anche i documenti particolarmente delicati.