Si rinnova la collaborazione tra Epson e il Festival della Fotografia Etica, quest’anno giunto alla XIII edizione e in programma a Lodi dal 24 settembre al 23 ottobre prossimi. In qualità di Imaging Partner del Festival, Epson mette a disposizione la tecnologia di stampa inkjet Heat Free e gli inchiostri ad alta resistenza per la realizzazione delle foto di grande formato che sono esposte all’esterno, un format che da alcuni anni incontra un grande successo.
Ma c’è una novità rispetto al passato: in una delle sedi espositive, all’interno del suggestivo spazio dell’ex-chiesa dell’Angelo, il racconto fotografico della mostra Vital Impacts: Our Interconnected World ideata e coordinata da Ami Vitale, pluripremiata fotografa del National Geographic, avrà una doppia possibilità di visione, sia stampata che proiettata.
Gli importanti progetti fotografici del Festival vivranno quindi sui grandi formati esterni che permettono la riproduzione fotografica di grande impatto e la durata grazie agli inchiostri resistenti alla luce solare e agli agenti atmosferici, mentre i dettagli e la pienezza delle cromie saranno assicurati dalla stampa su carta professionale Luster dove ogni particolare viene enfatizzato e messo in risalto, sino ad arrivare alla proiezione dove il racconto si anima e scorre con l’altissima qualità della tecnologia di proiezione 3LCD Epson.
Come sottolineato in una nota ufficiale dalla stessa Ami Vitale: «La missione di Vital Impacts è utilizzare la fotografia per andare oltre il linguaggio e creare empatia, consapevolezza e comprensione tra le culture, con lo scopo di aiutarci a capire come la sopravvivenza del pianeta sia strettamente intrecciata alla nostra. C’è una forte connessione tra immagini visive ed empatia. Mentre la scienza e la ricerca sono fondamentali per comprendere il pianeta e gli esseri viventi con cui conviviamo, la fotografia può spesso raggiungere le persone in altri modi profondi e impattanti. I fotografi hanno così l’opportunità di informare e influenzare il cambiamento, ma premere l’otturatore è solo il primo passo. Affinché un’immagine possa assumere significato deve raccontare una storia e raggiungere un pubblico ampio e variegato».
Il percorso della mostra di Vital Impacts inizia ai Giardini pubblici di Lodi con oltre 15 immagini di grande formato per poi proseguire all’interno dell’ex- chiesa dell’Angelo con altri 35 scatti realizzati dai migliori fotografi naturalisti del Pianeta. Immagini che descrivono un viaggio intorno al mondo alla scoperta di paesaggi esotici, animali in via di estinzione, terre lontane e poco esplorate, così da permettere ai visitatori di conoscere uomini e donne che ogni giorno lavorano per la conservazione delle specie e per salvaguardare la Terra Madre.
Come spiegato da Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia: «Fin dalla prima edizione ho creduto fortemente nella collaborazione con il Festival. Negli anni il rapporto si è consolidato sempre più e oggi evolve con un altro importante tassello: la tecnologia di videoproiezione Epson si affianca a quella di stampa per arricchire il nostro apporto e valorizzare la potenza ed efficacia comunicativa della fotografia. Epson condivide i valori sostenuti dal Festival e con questa iniziativa vuole promuovere la sensibilizzazione di tutti verso un agire responsabile, a tutela del pianeta e delle persone».
Il fascino degli scatti della mostra Vital Impacts proiettati su grande schermo
Osservare un’immagine stampata di grande formato permette già di apprezzare molti dettagli, ma poter guardare lo stesso soggetto proiettato e dieci volte più grande fa davvero entrare il pubblico nel momento fermato dal fotografo col suo scatto.
Il videoproiettore Epson EB-L30000U installato nell’ex-chiesa dell’Angelo permette di regalare ai visitatori una nuova prospettiva delle immagini, di vivere un’esperienza totalmente coinvolgente e, con i suoi 30.000 lumen, garantisce sempre una visibilità perfetta.