Benessere dei dipendenti, sostenibilità e modernità sono alcune dei punti cardine di Mediaset. Per raggiungere questi obiettivi l’azienda sceglie le soluzioni di videoconferenza di Logitech, azienda svizzera che offre soluzioni di collaborazione video di alta qualità e semplicità di utilizzo. L’azienda ha così realizzato un moderno e confortevole ambiente di lavoro per i propri dipendenti, sia in ufficio che in modalità di hybrid working.
Le esigenze di Mediaset
È il 2020 quando il principale editore tv privato in Italia e Spagna, leader negli ascolti con 5 reti generaliste e oltre 30 canali tematici, avvia la progettazione del nuovo modello di smart working e di ridefinizione degli spazi al fine di ottimizzare la nuova modalità di lavoro in azienda. Mediaset inizialmente disponeva già di sale dedicate alla videoconferenza per migliorare la comunicazione tra i centri di produzione di Milano e Roma, ma allestite con prodotti diversi che causavano problemi di compatibilità. Ben presto la predisposizione al lavoro da remoto diventa un obiettivo essenziale fondato su due principi imprescindibili: la possibilità di condividere le idee in maniera equa da parte di tutti e il consolidamento del senso di appartenenza. Il cambiamento è ispirato dalla volontà di stimolare l’innovazione attraverso la collaborazione, facilitare la socialità nel lavoro ibrido e rafforzare l’identità aziendale moderna. Partendo dalla piattaforma Microsoft, Mediaset decide così di implementare un sistema MTR (Microsoft Teams Room) insieme alle soluzioni ritenute più compatibili con esso: quelle di Logitech.
Il produttore svizzero è stata la scelta più affidabile in forza degli aggiornamenti automatici del software e della capacità di integrazione di nuove funzionalità, oltre che per la qualità dell’hardware e la scalabilità delle sue soluzioni, che hanno influenzato positivamente la decisione.
La tecnologia Logitech implementate
Inizialmente, è stato utilizzato il Rally Kit per le elevate performance e i benefici della regia automatica. Successivamente, è stato introdotto Rally Bar per gestire sale meeting più grandi, integrando Android per eliminare il NUC e implementare una doppia regia con doppia telecamera.
L’uso del dispositivo touch TAP ha poi semplificato la gestione delle riunioni di Mediaset, riducendo l’intervento dei tecnici IT. Tap Scheduler e il software Logitech Sync sono stati adottati in un secondo momento per rendere la prenotazione delle sale riunioni e la gestione da remoto dei sistemi ancora più semplici. Inoltre, per garantire una maggiore inclusività, è stata aggiunta la content camera Scribe che consente di includere nei meeting a distanza appunti e note riportate su una qualunque lavagna analogica. Infine, per ottimizzare i cosiddetti Office Meet, è stata fornita la docking station Logi Dock per creare spazi di lavoro flessibili e gestire videoconferenze estemporanee.
Tra la sede di Milano e Roma di Mediaset, al momento esistono oltre 70 sale riunioni dotate dei sistemi Logitech ed è prevista un’ulteriore implementazione nei prossimi mesi. Nonostante l’adozione dello smart working, l’azienda ha incoraggiato il ritorno in presenza offrendo un ambiente di lavoro confortevole e tecnologicamente avanzato, favorendo il benessere e garantendo condizioni ottimali per la produttività. Questa strategia riflette la visione aziendale, che mette da sempre al centro il benessere e la salute delle persone e promuove la sostenibilità attraverso il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni di CO2 e una progettazione degli spazi attenta al confort e all’ambiente.
Dichiarazioni
“Le soluzioni di Logitech hanno supportato il nostro obiettivo di gestire in modo ottimale il lavoro ibrido. Grazie a queste innovazioni abbiamo creato un ambiente di lavoro moderno e confortevole, che ha migliorato la collaborazione tra le persone, ovunque esse siano”, afferma Luca Poloni, CTO di Mediaset. “L’adozione delle soluzioni Logitech ha infatti aumentato l’autonomia degli utenti, offrendo diverse opzioni di videoconferenza per soddisfare le diverse esigenze. Tale flessibilità ha inoltre consentito un’importante riduzione dei costi per la riconfigurazione degli spazi”.