Il Museo Mauritshuis dell’Aia, una delle pinacoteche più preziose d’Europa, ha scelto le innovative tecnologie di production printing di Canon per realizzare un progetto davvero unico: immergersi nella storia e scoprire come appariva il famoso dipinto olio su tela “Ragazza con l’orecchino di perla” nel 1665, quando Johannes Vermeer – pittore olandese tra i massimi esponenti del XVII secolo – lo realizzò.
Insieme alla restauratrice Abbie Vandiver e in collaborazione con Technical University Delft e alla società esperta di scansione Hirox Europe, Canon ha accettato la sfida per scoprire “Chi era quella ragazza?”.
Quando Johannes Vermeer 358 anni fa realizzò il dipinto – conosciuto anche con il titolo “La Ragazza col turbante” – i colori erano più accesi rispetto a oggi, sembra infatti che gli anni abbiano un po’ invecchiato la protagonista dell’opera. Il dipinto, inoltre, mostra delle piccole crepe generate da cambiamenti naturali dovuti alla temperatura e all’umidità dell’aria, ciononostante la ragazza è ancora bellissima.
Per scoprire che aspetto avesse il dipinto quando fu realizzato, il team di Hirox ha effettuato una scansione microscopica 3D, i ricercatori dell’Università hanno prodotto una visualizzazione digitale per mostrare i cambiamenti avvenuti nel tempo e Canon ha stampato una versione del dipinto ingrandita di ben 100 volte, per consentire al pubblico di vedere e “sentire” l’opera, potendola toccare fisicamente con mano.
Per realizzare questo ingrandimento così singolare, che costituisce la più grande stampa al mondo di questo tipo, è stata utilizzata dal Museo Mauritshuis dell’Aia la tecnologia di stampa avanzata e brevettata presente all’interno del software PRISMAelevate XL di Canon, in grado di produrre stampe in rilievo con risultati di altissima qualità. Questa tecnologia innovativa ha consentito di realizzare una versione estremamente ingrandita del dipinto, stampandola con la stampante Flatbed Arizona e inchiostro UV costruendo in altezza, strato su strato.
Il risultato del progetto è esposto nel foyer del Museo Mauritshuis dell’Aia, accessibile ai visitatori fino al 7 gennaio 2024.