[section_title title=2012: l’anno dell’affermazione globale dei social network]
A livello globale, il 2012 è stato l’anno dell’affermazione dei social network quali piattaforme privilegiate di diffusione e scambio di informazioni via Internet non solo per miliardi di persone, ma anche per molti milioni di imprese, enti e Istituzioni.
È stato l’anno in cui, in ogni pubblicità, è comparsa la frase “seguici su Facebook”, e anche quello che ha visto Twitter diventare un punto di riferimento (a torto o a ragione) per tastare il polso agli umori e alle tendenze di pensiero della gente, in ogni ambito.
Oltre a essere diventati un punto di riferimento universale, i social network nel loro complesso sono ulteriormente cresciuti, sia in termini di utenza sia per quanto riguarda il numero delle piattaforme disponibili.
Tra i social network generalisti Facebook ha raggiunto il miliardo di profili (corrispondenti a circa 800 milioni di utenti reali, escludendo i profili fake e i bot), Google+ è cresciuto a sua volta, LinkedIn e Twitter hanno superato i 200 milioni di iscritti nel mondo, e tra gli utenti di questi social network figurano circa l’80 per cento degli utenti abituali di Internet del nostro Paese, ovvero oltre 22 milioni di italiani.
Si sono anche affermati nuovi modelli di social networking, da Pinterest a Tumblr, da Badoo (che in Italia è la seconda piattaforma più utilizzata) a Last.fm, ciascuno deputato a “coprire” una specifica nicchia ecologica all’interno di un panorama in continua espansione, all’interno del quale gli utenti ormai trascorrono un minuto ogni 3 di navigazione Internet.
Questa prepotente affermazione però non ha coinciso con una presa di coscienza da parte degli utenti, né con l’adozione di particolari forme di protezione da parte delle piattaforme social (per esempio, applicando sistemi di autenticazione forte all’accesso o monitorando i propri network per bloccare le minacce alla fonte).
Nel corso dell’anno le stesse piattaforme social sono state vittime di importanti attacchi che hanno causato il furto delle credenziali di milioni di utenti.
L’unione di questi due macro-trend ha posto le basi per un aumento impressionante di incidenti.