Impegnata a dare vita a Matera a una rinnovata sede operativa dedicata a Enel Energia, con spazi ampi, sicuri e concepiti per il benessere fisico dei dipendenti, Datacontact ha distribuito a tutti i suoi collaboratori dei kit smart.
Composti da zaini, notebook e cuffie personali in dotazione, i kit si prefiggono l’obiettivo di consentire ai collaboratori di Datacontact di operare indifferentemente da casa, collegati ai server aziendali, o in wi-fi nell’headquarter della Città dei Sassi.
È, infatti, questa la formula con la quale la società operativa dal 2001 nel settore del contact center in outsourcing, delle ricerche di mercato e della comunicazione multimediale, sta affrontando questi mesi di forte cambiamento del mondo del lavoro. Già da maggio 2017 l’azienda ha attivato questa modalità di lavoro in alternanza, tra presenza negli spazi aziendali e operatività da remoto, molto prima delle necessità imposte dalla pandemia da Covid-19 e nell’ottica di una generale promozione della sicurezza e del benessere organizzativo.
Datacontact ci crede allo smart working
Datacontact è stata una tra le prime realtà in Italia a investire nello smart working per la figura del consulente telefonico, ispirandosi ai principi di flessibilità, autonomia, responsabilità e, soprattutto, attenzione alle esigenze personali e familiari oltre che di sostenibilità ambientale con la riduzione degli spostamenti. Gli effetti positivi si sono mostrati subito, tanto da diventare una modalità organica, con due giornate svolte da remoto e le restanti pianificate negli ambienti aziendali. Da marzo 2020, il numero delle risorse abilitate al lavoro agile è passato da circa 50 della sperimentazione a oltre 700 attuali dei circa 1.200 totali.
Come sottolineato in una nota ufficiale da Laura Tosto, presidente di Datacontact: «La spinta al lavoro agile causata dalla pandemia non ha influito sul servizio offerto dall’azienda, che ha, peraltro, colto l’occasione per accelerare il processo di innovazione delle competenze digitali e creare nuove forme di collaborazione a distanza che annullassero il distanziamento fisico col cliente e con gli altri profili professionali coinvolti. Dall’altro lato, è stata avviata tra i collaboratori un’analisi qualitativa su emozioni comuni, incluse paura e resistenza generate dalla brusca accelerazione verso il lavoro da remoto. Obiettivo della ricerca è stato dare nuova forma e un nuovo contenuto alla professione del consulente di contact center, che deve caratterizzarsi per collaborazione, condivisione delle esperienze, valorizzazione delle competenze e grande attenzione al benessere organizzativo».
Più attenzione alla salute dei collaboratori
Proprio alla salute del collaboratore punta la nuova configurazione della principale sede aziendale, dove piante decorative sono collocate tra le postazioni di lavoro mentre nelle aree break si ricordano cinque semplici regole per migliorare il proprio stile di vita (fare regolare attività fisica, curare la propria alimentazione, bere molta acqua, smettere di fumare e bere responsabilmente).
Un nuovo modello che, proprio in ottica di contaminazione e sostegno di comuni valori, ha visto già un’altra azienda importante del territorio, Egoitaliano, supportare l’iniziativa mettendo a disposizione della nuova area operativa di Matera delle colorate sedute per i momenti di pausa o nelle fasi di condivisione e brainstorming con il team. Il prossimo passo sarà l’avvio dell’intesa con Coldiretti e Mercato Campagna Amica di Matera per portare ogni giorno la frutta fresca delle produzioni a km 0 a disposizione dei dipendenti e collaboratori della società.
Quest’area sperimentale sarà presto seguita da un ridisegno progressivo, con la stessa filosofia, delle aree di lavoro delle sedi lucane e pugliesi della società, in cui è in corso anche un processo di dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti con attivazione delle firme digitali per il personale aziendale.