[section_title title=Intervista: parte 1]
di Luigi Dervi
Nel 2006 Amazon Web Services ha iniziato ufficialmente a offrire una serie di servizi basati sul cloud. Una proposta che, come spiega il Territory Manager di Aws per l’Italia Nicola Previati, nasce con l’obiettivo di “soddisfare le richieste di numerose aziende che sentivano sempre di più il bisogno di dedicarsi più alla crescita del proprio business e alla differenziazione della propria offerta per i clienti, piuttosto che spendere tempo a gestire il proprio data center o pagare il servizio di un fornitore che lo ospitava”
Amazon Web Services è ormai una realtà affermata, ma deve confrontarsi con concorrenti dalle dimensioni più svariate e, spesso, con una forte presenza sul territorio. Qual è il vostro carattere distintivo, soprattutto per le Pmi italiane?
Esistono cinque caratteristiche distintive relative al cloud di Amazon Web Services che sono importanti per le PMI italiane quando scelgono un partner per il cloud.
La prima è l’agilità. AWS consente ai clienti di accelerare la disponibilità delle risorse di cui hanno bisogno, utilizzando centinaia o addirittura migliaia di server in pochi minuti. Questo significa che possono sviluppare e attivare il roll out di nuove applicazioni molto velocemente, e inoltre i team possono sperimentare e innovare in modo più veloce e frequente. Se l’esperimento fallisce, è sempre possibile spegnere i server senza rischi.
La seconda caratteristica è il risparmio sui costi. AWS consente ai clienti di trasformare le spese in conto capitale in spese variabili, pagando l’IT solo per il suo consumo. E, grazie alle economie di scala di AWS , la spesa variabile è molto più bassa di quella che i clienti possono avere costruendosi un proprio data center.
La terza funzionalità è l’elasticità. I clienti sono abituati a sovrastimare le proprie esigenze per avere una capacità sufficiente per gestire le proprie operazioni di business nei momenti di picco dell’attività. Ora, possono avere a disposizione il numero di risorse di cui hanno effettivamente bisogno, sapendo che possono immediatamente scalare verso l’alto o verso il basso seguendo le esigenze del proprio business. Questo permette di ridurre i costi e di migliorare la capacità del cliente di soddisfare le esigenze dei loro utenti.
Il quarto motivo è l’ampia gamma di funzionalità che esiste in AWS. Ne abbiamo più di qualsiasi altra piattaforma e continuiamo ad aggiungere nuove funzionalità e nuovi servizi a un ritmo crescente. Nel 2011, abbiamo rilasciato 82 servizi e funzionalità significativi. Nel 2012 il numero è stato di 159. L’anno scorso 280, e quest’anno fino adesso ne sono già state lanciate più di 220. I clienti beneficiano di questa continua evoluzione, innovazione e iterazione poichè ottengono sempre più nuove funzionalità o miglioramenti in pochissimo tempo. Senza la necessità di aggiornare, implementare o migrare.
La quinta caratteristica è che AWS consente ai clienti un’implementazione a livello globale in pochi minuti. La nostra infrastruttura globale è organizzata in “Region”, ovvero location fisiche distribuite nel mondo dove sono raccolti i datacenter. Noi chiamiamo ogni gruppo di datacenter logico Availability Zone e più availability zone compongono una Region. Utilizzando AWS, i clienti possono sfruttare 10 Region, 26 Availability Zone e 52 edge locations.
A fronte di questa tipologia di offerta, quali clienti potete già vantare in Italia?
Un esempio è Imperia&Monferrina, il noto produttore di macchine per la pasta: scegliendo AWS, l’azienda è stata in grado di avere un notevole risparmio sui costi e ha ridotto le spese in conto capitale del 50%, e le spese di gestione del 15%. Hanno anche visto velocizzarsi i tempi di time-to-market completando questa migrazione ERP in meno di quattro mesi e raggiungendo il 99,95% di disponibilità. SEAT Pagine Gialle, un altro ottimo esempio, è ora in grado di scalare la propria infrastruttura in modo orizzontale e verticale e allo stesso tempo di ridurre i costi operativi del 50%. Questo li sta aiutando a supportare oltre 50 milioni di ricerche fatte ogni mese sui propri network.
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