La divisione Health di Wolters Kluwer, azienda nella fornitura di informazioni e soluzioni al point of care per il settore sanitario, annuncia che Anna Thorner, medico e deputy editor per le malattie infettive, nonché condirettore dei progetti editoriali di UpToDate, ha presentato uno studio sull’uso delle ricerche effettuate online dai medici come strumento per tenere traccia delle epidemie nel corso del sesto congresso internazionale su Emerging Diseases and Surveillance, IMED 2016, tenutosi a Vienna dal 4 al 7 novembre 2016.
La relazione della dottoressa Thorner è stata incentrata su un recente studio che ha preso in esame le interrogazioni fatte su UpToDate, risorsa online di supporto alle decisioni mediche utilizzata in tutto il mondo da oltre un milione di medici, infermieri e ricercatori. UpToDate, accessibile via web o app mobile, sintetizza le più recenti ricerche mediche in oltre 10.500 argomenti clinici relativi a copertura di 24 specialità.
I ricercatori intendevano scoprire se l’utilizzo di questo tool da parte dei medici potesse giocare un ruolo nell’area della sorveglianza digitale, o biosorveglianza. Essi erano particolarmente interessati a capire se i dati raccolti dalle attività di ricerca potessero aiutare a individuare e tracciare le epidemie di malattie infettive. Precedenti iniziative in quest’area, come ad esempio i Flu Trends di Google, puntavano a esplorare come le epidemie di influenza nel mondo reale potessero essere modellate utilizzando le ricerche effettuata dalla massa degli utenti Google.
Secondo la dottoressa Thorner, il team di lavoro ha cercato di determinare se i picchi – o aumenti significativi – nelle ricerche effettuate dai medici all’interno di UpToDate relativamente a particolari malattie infettive potessero precedere o coincidere con le effettive epidemie di quelle malattie.
A questo scopo, la dottoressa Thorner e il suo team hanno analizzato i dati storici – anonimi – di UpToDate restringendo il fuoco alle ricerche giorno per giorno relative a una specifica malattia: la MERS (Middle East Respiratory Syndrome – Sindrome respiratoria mediorientale). Geograficamente, la ricerca è stata ristretta a Jeddah e Riad, due città dell’Arabia Saudita nelle quali si sono registrati tra il 2014 e il 2015 tre epidemie ospedaliere di MERS. I ricercatori hanno confrontato i dati delle interrogazioni su UpToDate con i casi di malattia effettivamente registrati nello stesso periodo.
I risultati sono stati promettenti: le ricerche relative alla MERS durante tutte le tre epidemie mostravano una correlazione con i casi riportati alle autorità sanitarie. Inoltre, quando il team ha confrontato il volume di ricerche sul tema MERS nelle due città durante l’epidemia del 2014 ha riscontrato un numero di interrogazioni significativamente più alto che nel gruppo di controllo costituito da altre 4 città saudite non colpite dall’epidemia.
La dottoressa Thorner puntualizza che, a differenza delle attività di ricerca eseguite da utenti comuni su motori di ricerca come Google, ciò che i medici e altro personale clinico ricercano all’interno di una risorsa professionale come UpToDate è determinato da quanto essi osservano nei pazienti. Pertanto, i dati sono generalmente più accurati e meno influenzati dalla copertura mediatica e dalle paure dell’opinione pubblica.
I ricercatori hanno inoltre esaminato le attività di ricerca all’interno di UpToDate per particolari malattie infettive nel corso di altre epidemie ottenendo risultati simili. In Arizona, ad esempio, le attività di ricerca sulla Dengue e sul virus West Nile (virus del Nilo occidentale) sono aumentate prima ancora che i casi venissero comunicati o confermati in periodi di epidemia. Questi risultati sono un segnale promettente del fatto che l’utilità delle ricerche cliniche in UpToDate va ben oltre la MERS.
Commentando il valore dello studio, la dottoressa Thorner ha spiegato che l’attività di ricerca dei medici in una risorsa online ampiamente utilizzata come UpToDate riveste un potenziale significativo per le autorità sanitarie alla continua ricerca di strumenti per identificare le epidemie già dalle primissime fasi. L’uso dei dati di UpToDate può servire come sistema di “preallarme” per le autorità sanitarie per registrare l’insorgere di un’epidemia e offrire una finestra temporale per l’implementazione di campagne di sensibilizzazione pubbliche che permettano di controllare l’epidemia e minimizzarne l’impatto.
La dottoressa Thorner e il team di UpToDate stanno ora studiando modi per sfruttare le capacità di biosorveglianza di UpToDate come strumento per l’individuazione e il monitoraggio delle epidemie di malattie infettive. In futuro, le autorità sanitarie, i ministeri della salute e altre organizzazioni governative e non potranno sfruttare i dati globali sulle interrogazioni UpToDate per individuare le epidemie nelle prime fasi, come approccio complementare ai tradizionali sistemi di riconoscimento delle epidemie.
La dottoressa Thorner si augura che queste informazioni sulle epidemie di malattie infettive possano essere usate su vasta scala per consentire una risposta più rapida alle emergenze sanitarie, aumentare i livelli di consapevolezza e affrontare più preparati l’epidemia.