Nel 2020, erano 4,2 miliardi gli assistenti vocali digitali in tutto il mondo. Nei prossimi tre anni, secondo Statista, quel numero raggiungerà ben 8,4 miliardi di unità – una cifra che, se corretta, vorrebbe dire più assistenti vocali che esseri umani.
Ci sono oltre 110 milioni di assistenti virtuali solo negli Stati Uniti, più comunemente negli smartphone e negli smart speaker. E, secondo i suoi ultimi dati, Alexa di Amazon è compatibile con circa 60.000 diversi dispositivi per la smart home in tutto il mondo, evidenziando il mercato in crescita e il crescente interesse per la tecnologia vocale.
Grazie, in gran parte, al consumismo, non dovrebbe sorprendere che la tecnologia stia spuntando in tutti i tipi di settori e ambienti di lavoro, oltre alle case in cui viviamo, e non si può negare che la tecnologia vocale è certamente una delle principali da tenere d’occhio per il futuro.
Poiché la tecnologia continua a guidare e modificare il comportamento dei consumatori, le aziende devono prepararsi e adattarsi di conseguenza: la ricerca, la pubblicità, i contenuti e il commercio sono tutti direttamente influenzati dal fatto che i consumatori stiano cambiando il modo in cui interagiscono con i brand come risultato dei progressi della tecnologia vocale.
Mentre il voice picking esiste da decenni, i miglioramenti nel riconoscimento vocale e nella tecnologia di comprensione del linguaggio naturale (NLU) hanno aumentato l’efficacia e la diffusione delle applicazioni vocali; uno dei benefici principali nel warehouse è l’aumento della precisione e della velocità di ritiro. Ci sono, comunque, molti altri benefici secondari che si possono giovare al warehouse.
Secondo Honeywell, di cui Manhattan Associates è un Platinum Performance Partner, gli assistenti vocali permettono ai dipendenti di liberare mani e occhi con dei workflow letteralmente guidati dalla voce, rendendo il picking e l’imballaggio più sicuro, efficiente e accurato.
Se combinati, l’integrazione vocale e Warehouse Management for Open Systems (WMOS) di Manhattan, possono fornire miglioramenti significativi alle operazioni in un centro di distribuzione o in un magazzino, tra cui:
- Aumento della produttività fino al +30%
- Correzione fino all’80% degli errori di picking
- Tassi di accuratezza degli ordini del 99,99%
- Riduzione del tasso di stress del personale fino al 30%
- Miglioramento della sicurezza dei lavoratori fino al 20%
- Tempi di formazione significativamente ridotti, fino all’85% in alcuni casi.
Tuttavia, non è solo nel mondo warehouse che le applicazioni vocali stanno prendendo piede. Nel retail, non si può avere un indicatore più grande di Wal-Mart che ha portato un assistente vocale nei suoi store attraverso l’applicazione vocale Ask Sam.
L’app è uno strumento voice-driven per i dipendenti che riunisce informazioni come gli orari dei colleghi, le informazioni dello stock e persino le ricette. Wal-Mart afferma che questo facilita il lavoro dei dipendenti, evitando loro di dover andare a cercare un computer per cercare informazioni.
Questa tecnologia ha grande potenziale e potrà avere un serio impatto sul mondo retail e supply chain nel prossimo decennio. Detto questo, però, l’ambito non è privo di sfide:
- Data ownership. Se si sceglie di utilizzare una delle due principali piattaforme, Alexa o Google Assistant, esse avranno visibilità su tutte le attività, compreso ciò che gli utenti stanno chiedono e comprano.
- Commissioni. Per un’esperienza senza interruzioni, i retailer dovranno utilizzare un servizio di pagamento nativo, come Amazon Pay o Google Pay. Per questo, c’è ovviamente una commissione da dover pagare.
- Concorrenza. L’obiettivo di Amazon è quello di essere il luogo dove si può comprare qualsiasi cosa online. Ciò significa che, se oggi un’organizzazione non è in concorrenza con Amazon, domani potrebbe comunque esserlo.
I sistemi vocali, da soli o combinati con i sistemi WMS, come parte della più ampia supply chain offrono il potenziale per un’esperienza avanzata di magazzino che, se fatta correttamente, garantisce un ambiente di lavoro positivo, maggiore efficienza operativa, meno spazio per gli errori e un significativo ritorno sugli investimenti. L’implementazione di software e hardware avanzati – anche per la robotica – tuttavia, offre delle sfide, rendendo doppiamente importante la necessità di scegliere fornitori che possano integrarsi tra loro senza interruzioni.
I progressi della tecnologia continueranno a trasformare i processi del retail, del warehouse e della supply chain, e con essi i task quotidiani. E, poiché uomini, macchine e software continuano a fondersi in un unico luogo per la supply chain, un magazzino veramente ottimizzato è ora una possibilità reale.
Rendere la voce parte integrante dell’esperienza warehouse, supply chain o del front-of-house retail (in-store o online) non avverrà da un giorno all’altro, ma le aziende che sono pronte a partire, vogliono a raccogliere i frutti in termini di efficienza operativa e anche una base di clienti e dipendenti più positiva e leale negli anni a venire.