Secondo una ricerca condotta da YouGov per conto di Manhattan Associates, specialista nel settore della supply chain e nel commercio omnicanale, quasi la metà (48%) dei consumatori del Regno Unito non farà acquisti per il Black Friday e il Cyber Monday come ha fatto negli anni precedenti. Le conseguenze della pandemia da Covid 19, le sfide che sta affrontanto la supply chain e l’aumento della popolarità dei piccoli retailer indipendenti continuano a influire nel cambio di mentalità e abitudini dei consumatori finali.
Il 35% dei consumatori britannici ha già fatto gli acquisti di Natale
Secondo la ricerca, per rispondere alle carenze dovute alle difficoltà che sta affrontando la supply chain, più di un terzo (35%) dei consumatori intervistati ha detto che quest’anno farà scorta di prodotti e regali di Natale prima del normale, nel tentativo di assicurarsi di poter ancora avere il Natale che desidera.
A causa della potenziale carenza di alberi di Natale e di possibili prezzi più alti, il 75% degli acquirenti ha dichiarato che eviterà la grande distribuzione e continuerà a fare acquisti online, facendosi consegnare merci e regali di Natale a casa per assicurarseli in anticipo. Inoltre, un terzo (34%) degli acquirenti intende continuare ad utilizzare servizi come il click and collect, mettendo in luce l’importanza della supply chain con l’avvicinarsi dell’alta stagione.
L’ascesa dei piccoli retailer indipendenti
Sebbene quest’anno Black Friday e Cyber Monday, date cult per lo shopping di stagione, siano destinate ad essere meno popolari degli anni precedenti questo non riguarderà tutti i retailer: il 45% degli intervistati ha infatti dichiarato che si rivolgerà ai piccoli retailer indipendenti e alle bancarelle dei mercati, nel tentativo di continuare a fare “shopping locale” durante il periodo delle feste; mentre il 16% cercherà di fare acquisti a scopo di beneficenza e presso retailer di articoli di seconda mano, quali Vinted e Depop.
La ricerca di alternative
Secondo la ricerca, nonostante la corsa agli acquisti in anticipo e le offerte stagionali, il 57% dei consumatori afferma che quest’anno regalerà buoni o esperienze qualora il regalo che aveva in mente non fosse disponibile per mancanza di scorte.
Inoltre, il Regno Unito potrebbe affrontare una carenza nazionale di tacchini questo periodo natalizio, causata dalla mancanza di manodopera. Per rispondere a questa possibilità, i consumatori hanno dichiarato che prenderebbero in considerazione alternative come il pollo (49%), il manzo (42%), o il gammon (24%).
Fabienne Cetre, Sales Director di Manhattan Associates, ha commentato:
“Al fine di massimizzare le entrate del quarto trimestre, grandi e piccoli retailer dovranno concentrarsi sulla resilienza e l’efficienza delle proprie funzioni di warehouse and transportation management, ma anche sulla propria capacità di fornire una customer experience frictionless a prescindere dal canale che i clienti sceglieranno di utilizzare durante questa intensa stagione festiva.
“Dal momento che questo Natale la maggior parte degli utenti eviterà la grande distribuzione e continuerà a fare acquisti online con consegna a casa, e che l’utilizzo di servizi come il click-and-collect è in crescita, è chiaro che la supply chain sia messa nuovamente sotto pressione.
“Vista l’enfasi sullo shopping più locale e presso i piccoli retailer indipendenti e il numero significativo di consumatori che guardano all’economia dell’usato per questa stagione festiva, sembra che la sostenibilità sarà in cima alle liste di Natale di molti consumatori quest’anno.”
Un altro elemento da considerare nel minor successo di Black Friday e Cyber Monday è il reso: per la fretta di accaparrarsi le offerte migliori o i prodotti prima del previsto, l’acquisto sbagliato e il successivo reso è un’opzione da tenere in considerazione dal momento che processo non sempre è semplice e immediato.
Infine, due trend che la pandemia ha potenziato e che possono essere di grande aiuto per piccoli e grandi retailer sono la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR). Il potenziale è enorme ed entrambe le tecnologie consentirebbero di creare esperienze di alternative shopping fuori dagli schemi.