Secondo una ricerca condotta da Dynabook, le aziende europee stanno gradualmente eliminando l’uso dei PC fissi. Attualmente, il 66% delle aziende sta pianificando di integrare un numero sempre maggiore di notebook nei prossimi 12 mesi per rispondere alle nuove esigenze di smart working. Il cambiamento dei modelli e dei luoghi di lavoro è stato un fattore determinante, con oltre due terzi (67%) dei dipendenti europei che lavoreranno da casa o senza una postazione fissa dopo la pandemia, ovvero il 53% in più rispetto a prima.
Per garantire la produttività della crescente forza lavoro da remoto, oltre la metà (51%) delle aziende intervistate ha indicato che sarà data priorità al supporto e all’assistenza dei dipendenti, mentre il 41% dei responsabili IT ha indicato gli strumenti di comunicazione e condivisione come elementi fondamentali per assicurare la produttività dei dipendenti e il 37% ha indicato la formazione IT come un fattore importante.
La pandemia ha giocato un ruolo importante anche nel processo di acquisto dei computer portatili: il 74% delle aziende europee ha attribuito più importanza alla scelta di questi dispositivi rispetto al periodo pre-COVID. Quando si acquista un nuovo notebook aziendale, utilizzato per lavorare da remoto, oggi ci sono alcune caratteristiche e funzionalità a cui viene attribuita maggiore importanza. L’81% degli intervistati ha dichiarato di fare attenzione alle feature di sicurezza e protezione, l’80% alle opzioni di connettività e il 76% alle prestazioni. Durata della batteria (72%) e portabilità (70%) chiudono la classifica. Anche gli accessori stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore (62%) per raggiungere una nuova normalità.
La ricerca di Dynabook ha evidenziato anche come le aziende europee stiano accelerando la trasformazione digitale e la dotazione di solide infrastrutture IT per supportare questa nuova forza lavoro: soluzioni cloud e assistenza IT da remoto sono risultate priorità assolute per i business di tutti i mercati e settori con il 50% degli intervistati che le ha messe a pari merito al primo posto della classifica.
“L’ultimo anno e mezzo è stato ovviamente senza precedenti, ma ha anche accelerato i processi di trasformazione digitale che era in corso da tempo. Molte aziende avevano già iniziato ad aggiornare i propri parchi macchine, abbandonando i PC fissi in favore dei computer portatili”, ha dichiarato Massimo Arioli, Business Unit Director Italy di Dynabook Europe. “La necessità di lavorare da casa ha reso ancora più rapida questa transizione. E ora che molte aziende e dipendenti stanno sperimentando nella pratica i benefici e i vantaggi di lavorare con i notebook, non sembra più possibile tornare indietro”.