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    Ginecomastia: quando a finire sotto i ferri è l’uomo

    By Redazione Top Trade13/06/20234 Mins Read
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    Il Dr. Gary Gambassi fa chiarezza sul tema individuando cause della ginecomastia, trattamenti e soluzioni chirurgiche

    Dr. Gary Gambassi-ginecomastia
    Dr. Gary Gambassi

    Chi l’ha detto che i problemi estetici interessano solo le donne? In realtà il numero di uomini che si sottopongono a trattamenti ed interventi è in continua crescita sia per un focus maggiore sul benessere personale sia per sentirsi bene con sé stessi e di conseguenza con il mondo che ci circonda.

    Tra gli interventi più richiesti troviamo senza dubbio l’intervento per la correzione della ginecomastia: un ingrossamento – per cause non tumorali – del tessuto mammario che può interessare una o entrambe le mammelle e può essere associato a dolore, ma che non va confuso con la lipomastia, quando invece l’incremento del volume mammario deriva dall’accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo.

    Le possibili cause della ginecomastia

    La ginecomastia dipende da uno squilibrio della quantità di testosterone rispetto agli estrogeni: la crescita mammaria si verifica perché diminuisce la produzione di testosterone (l’ormone che controlla lo sviluppo dei tratti maschili) o perché aumenta quella di estrogeni (ormoni che controllano i tratti femminili, tra cui lo sviluppo del seno), anche se in alcuni casi entrambe le condizioni si verificano contemporaneamente.

    Tolti i casi in cui la ginecomastia può essere considerata “fisiologica”, tra le possibile cause alla base di questa condizione troviamo: cambiamenti ormonali naturali, condizioni patologiche che condizionano la produzione di ormoni (come l’ipogonadismo o la presenza di tumori testicolari), l’abuso di farmaci o sostanze o ad un aumento dei livelli di prolattina.

     Possibili trattamenti per la ginecomastia

    Ovviamente a seconda delle cause occorre intervenire sul problema della ginecomastia con diversi mezzi ma in alcuni casi, qualora la somministrazione di antiestrogeni e inibitori dell’aromatasi fallisce, soprattutto nei casi di ginecomastia di lunga durata dove si è già formato uno ‘scheletro’ fibroso della ghiandola, è possibile intervenire esclusivamente chirurgicamente affidandosi a chirurghi esperti come il chirurgo plastico Dr. Gary Gambassi, che qui fa un po’ di chiarezza sul tema.

    L’intervento correttivo

    L’intervento per la rimozione del tessuto mammario eccedente si fa generalmente in day-hospital con anestesia locale: verrà praticata profilassi antibiotica e a fine intervento in alcuni casi è necessario inserire dei piccoli drenaggi in aspirazione così come ricorrere all’utilizzo di una fasciatura adesiva.

    Prima dell’intervento il medico traccia le linee che guideranno le incisioni: l’operazione porterà alla rimozione del tessuto ghiandolare e talvolta anche di parte della cute della mammella, con rimodellamento del tessuto adiposo con lipoaspirazione.

    Se l’ipertrofia mammaria é di natura esclusivamente adiposa (pseudoginecomastia), può essere effettuato il solo trattamento di liposuzione.

    Secondo le necessità del rimodellamento e la tecnica impiegata si può avere una cicatrice periareolare, o in associazione ad una cicatrice verticale o, se necessario, anche ad una cicatrice nel solco sottomammario. Non vi sono cicatrici al di sopra dell‘areola.

    L’intervento dura 1-2 ore, è assolutamente indolore e termina con una piccola medicazione compressiva.

    Il post-operazione

    Dopo l’intervento di ginecomastia occorre rimanere a riposo per circa 48 ore e nei primi giorni si potranno registrare gonfiore ed ecchimosi intorno alla parte trattata mentre è raro che si producano sanguinamenti, infezioni, cicatrici cheloidee e alternazioni della sensibilità dell’areola o del capezzolo. A partire dal terzo giorno la vita può tornare alla normalità anche se andranno evitate attività faticose e l’esposizione al sole almeno per due settimane.

    Un caso concreto di successo

    In questo video su Youtube, il Dr. Gary Gambassi ci fa toccare con mano l’efficacia dell’operazione mostrando i risultati ottenuti da un suo paziente

    https://www.youtube.com/watch?v=X3kd3rADVok

    Lo studio del Dr. Gary Gambassi

    Il dottor Gary Gambassi opera in quattro studi: a Milano (via Sant’Eufemia 17), Torino (Corso Germano Sommeiller 4/b), Piacenza (via Giuseppe Gervasi 6) e Monteriggioni (via 8 Marzo 44).

    E’ possibile contattare il chirurgo sia dal sito, che dalla propria pagina Instagram e Facebook oppure al telefono al numero +39 3939876548

     

     

    chirurgia estetica Dr. Gary Gambassi ginecomastia
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