Decenni fa, i robot erano dei personaggi di fantascienza, una possibilità per alcuni, pura utopia per altri. Ora, grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, i robot sono realtà e hanno cambiato il modo di fare industria, entrando nei processi produttivi di diversi settori economici. Non più amici o nemici, i robot non sono più solo nei film di fantascienza.
Recentemente, Emo si è presentato al mondo con un sorriso che ricorda molto un’espressione umana. Creto dai ricercatori della Columbia University di New York, Emo è un robot che funziona grazie all’intelligenza artificiale (IA) che risponde con un sorriso all’interazione umana, reagendo al suo interlocutore. Questo è un passo cruciale verso lo sviluppo di robot assistenziali che hanno espressioni simili a quelle umane, senza limitarsi alla tristezza o all’allegria.
Emo dimostra come la tecnologia stia trasformando ogni fase della vita quotidiana, dall’industria fino alla vita quotidiana dei cittadini. Tra i giganti tech del mondo, Apple è l’impresa che sta cambiando il mondo non solo delle aziende, ma anche degli utenti. Infatti, Apple punta sui dispositivi smart per la casa per conquistare il mercato internazionale. I robot domestici sono la nuova frontiera per il gigante tech californiano.
Nonostante le fasi di questo progetto siano ancora all’inizio, le case smart sono sempre più popolari e piccoli robot hanno già iniziato a trasformare la vita quotidiana di molti, come dimostrano i robot aspirapolvere. C’è poi il robot chef o, meglio ancora, la cucina robot.
La startup tedesca GoodBytz, fondata nel 2021, sta sviluppando degli assistenti di cucina robotici per ristoranti e cucine, mense, hotel ed ospedali. Un braccio robotico crea i pasti e, secondi i fondatori dell’azienda, può preparare fino a 150 piatti all’ora.
“Non ci interessa l’automazione o l’effetto wow”, ha detto l’amministratore delegato Susemihl. “L’aspetto centrale è il cibo fresco e moderno per il quale la gente torna.”
La cucina robot, invece, è un concetto ancora diverso, ancora più grande. È la Chef’s Kitchen creata dalla società Moley Robotics, personalizzabile al 100%. Con una versione sviluppata sia per i professionisti che per le situazioni domestiche, la Chef’s Kitchen utilizza gli utensili da cucina grazie al movimento dei robot ed è operativa 24 ore su 24. Attraverso un tablet, gli utenti possono anche scegliere e personalizzare il menù.
”Questo sistema non è pensato per sostituire in toto il personale umano,” ha detto Mark Oleynik, il fondatore e ceo di Moley Robotics, “quanto di affiancarlo e assisterlo soprattutto in incarichi gravosi.” Insomma, un’assistente più che un sostituto.
Gli chef robot non sono gli unici ad aver rivoluzionato la loro industria. Infatti, la tecnologia ha cambiato il mondo dell’idraulica, migliorando le prestazione. Ad esempio con strumenti come il sensore livello acqua, fatto per misurare i livelli di liquidi e non solo, come le sonde per monitorare il livello per pompe sommerse o l’interruttore a galleggiante che funziona con un magnete.
I robot sono il futuro e lo dimostra il progetto Inverse dell’Università di Trento. I ricercatori mirano a costruire dispositivi smart ed intuitivi che possono anche correggersi da soli e modificare il loro comportamento senza l’intervento umano, adattandosi a tutte le situazioni. Il progetto Inverse sviluppa robot interattivi che possono operare anche senza l’intervento di un operatore con applicazioni sia per l’industria automobilistica che per quella pesante.
Nel 2022, l’Istituto italiano di tecnologia (LIT) ha presentato il robot Float, un esoscheletro medico.
“La sua peculiarità,” ha detto Stefano Buccelli, ingegnere responsabile, “è quella di potersi muovere nello spazio, rendendo gli esercizi più realistici e coinvolgenti.”
Grazie ai suoi cinque giunti robotici, Float assiste nella riabilitazione delle braccia dopo interventi chirurgici e permette ai fisioterapisti di personalizzare le sessioni di riabilitazione.