Tra le tante tendenze del 2022, c’é sicuramente la crescita dell’industria del marketing digitale grazie al lavoro di agenzie come AWISEE e c’é anche la nuova popolarità dell’automatizzazione in tutti i settori produttivi. Però, tra le tendenze del 2022 non tutto é positivo. Infatti, molti consumatori in Europa e in Italia non hanno dovuto affrontare solo l’inflazione e il calo del potere di consumo. Hanno anche dovuto affrontare l’aumento dei tassi di interesse per i prestiti, sia personali che per i mutui.
Dalla Banca Centrale Europea (BCE) fino all’americana Federal Reserve (FED) e passando per la britannica Bank of England (BoE), tutti questi enti governativi hanno alzato i tassi dei finanziamenti. Durante l’estate, la BoE ha rialzato le percentuali di ben 50 punti, raggiungendo il 2,25% rispetto al 1,75% di partenza. A settembre del 2022, il rialzo deciso dalle BCE é stato di 75 punti mentre la banca centrale degli Stati Uniti ha portato i suoi tassi fino a quasi l’1%, un vero record per la FED.
Se tutti questi enti governativi hanno dato la colpa all’inflazione e alla guerra in Ucraina, é anche vero che le banche guadagnano da questi rialzi. Tutto le banche. Infatti, ricerche di mercato hanno ipotizzato un aumento di 25 punti ogni 3 mesi. Come aumenterebbero i prodotti degli istituti di credito? Fino a 12 miliardi di euro entro l’estate del 2023. Invece, con un aumento ipotetico di 50 punti, le entrate potrebbero arrivare fino a 20 miliardi di euro. In questa situazione, chi perde é il consumatore.
Una ricerca di mercato di Assofin ha rivelato che gli italiani fanno sempre più ricorso ai prestiti personali, una categoria di finanziamenti che é cresciuta del 25% rispetto al 2021. Lo stesso andamento è stato registrato per la cessione del quinto. Infatti, per queste tipologie di finanziamento, i tassi sono al rialzo, ma più lentamente rispetto alle percentuali dei mutui. I consumatori della penisola ricorrono ai prestiti personali per far fronte a spese improvvise oppure per acquisti mirati. Un esempio? Le festività che si stanno avvicinando. Infatti, i rincari medi per questo Natale si attestano intorno al 30% e le vacanze sulle neve costeranno l’11% in più rispetto al 2021.
Tra nuove lavastoviglie, menù elaborati per le cena di Natale con la famiglia e lo skipass, misure come il rialzo dei tassi di interesse e le richieste di prestito personale possono influenzare il futuro dei consumatori italiani. Non solo nel futuro immediato, ma anche per il lungo termine, soprattutto per chi decide di richiedere un mutuo con tassi che sono già arrivati quasi al 3%.
In questo panorama, i consumi degli italiani stanno diminuendo e crescono di popolarità metodi alternativi come i pagamenti online oppure modalità di pagamento come il “Buy now pay later,” letteralmente “compra adesso e paga dopo.”
Si tratta di una forma di acquisto che per ora ammonta a una piccola fetta del mercato dell’ecommerce ma che presto potrebbe conquistare il grande pubblico, soprattutto i consumatori più giovani. Con il “buy now pay later,” chi fa acquisti online permette di rateizzare gli acquisti (di solito in 3 o 4 rate) senza le spese di gestione o i tassi di interesse. Il processo é immediato e basta avere una carta di credito. Stime dell’industria registrano che questo tipo di pagamento sia cresciuto del 134% dal 2021 in Italia. Con i tassi di interesse per i prestiti personali sempre più svantaggiosi, i consumatori italiani cercano sempre più alternative.