Considerate spesso come usuranti e ripetitive, le attività di magazzino si sono evolute e automatizzate. Cambiano quindi le competenze in campo, ma spesso questo non si sa e si fatica a trovare talenti da formare e assumere nel settore.
Zebra Technologies Corporation, fornitore leader di soluzioni digitali che consentono alle aziende di connettere in modo intelligente dati, beni e persone, ha annunciato oggi i risultati dello studio su automazione, potenziamento tecnologico e programmazione della manodopera, che analizza le principali sfide che spingono i leader del magazzino a investire in automazione e in altre tecnologie, oltre ad approfondire come poter affrontare al meglio i cambiamenti del settore.
Il settore del magazzino necessità di più automazione
Il 71% dei decision maker nell’ambito del magazzino in Europa e il 73% a livello globale hanno dichiarato di aver bisogno di soluzioni
di automazione per ridurre gli errori e il 60% (65% a livello globale) ha espresso la necessità di dover rispettare le richieste relative al servizio offerto. Inoltre, secondo il 75% degli intervistati in Europa e il 68% a livello globale, la carenza di manodopera è la principale motivazione per cui è necessario investire in queste tecnologie.
La capacità di attrarre lavoratori qualificati (49% in Europa, 55% a livello globale), il tempo di formazione necessario per raggiungere la piena produttività (51% in Europa, 54% a livello globale), l’assenteismo (36% in Europa, 33% a livello globale) e la perdita di lavoratori a favore della concorrenza (26% in Europa, 30% a livello globale) sono stati identificati come i principali problemi relativi alla manodopera.
“Le difficoltà del mondo del lavoro che affliggono il settore del magazzino non scompariranno“, ha dichiarato Andre Luecht, Global Transportation and Logistics Lead di Zebra Technologies. “Ci sono una serie di problematiche che, in una certa misura, sono fuori dal controllo dei leader del settore. La perdita di posti di lavoro, l’incertezza sperimentata durante la pandemia, l’invecchiamento, la contrazione demografica e le differenze generazionali relative a preferenze lavorative e di carriera sono solo alcune di queste“.
Cosa devono fare i leader del settore?
È fondamentale che i responsabili del magazzino possono adoperarsi per risolvere alcuni aspetti come attrarre, formare e trattenere i lavoratori aiutandoli ad essere più efficienti.
“L’ambiente del magazzino è caratterizzato da un problema di percezione da parte dell’opinione pubblica: è associato ad attività manuali, ad alto ritmo e con obiettivi difficilmente raggiungibili correlati al bisogno di soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di disponibilità, velocità e scelta di consegne e resi“, ha affermato Andre Luecht. “Tuttavia, l’83% degli addetti al magazzino in Europa (86% a livello globale) afferma che l’implementazione della tecnologia aiuterebbe ad attrarre e trattenere i lavoratori. Inoltre, l’80% dei lavoratori intervistati in Europa (83% a livello globale) si sentirebbe più apprezzato se venissero messi a disposizione strumenti tecnologici e di automazione per aiutarli a svolgere i propri compiti“.
L’86% dei responsabili di magazzino in Europa (88% a livello globale) afferma che la tecnologia è un fattore in grado di attrarre e trattenere i lavoratori del quali necessita. In aggiunta, il 54% dei decision-maker (56% a livello globale) ha inoltre dichiarato che la riduzione delle attività non necessarie e lo stato di benessere dei lavoratori (55% in Europa, 54% a livello globale) sono tra gli aspetti più rilevanti in materia di lavoro.
La sfida consiste nell’individuare la tipologia e il livello di tecnologia e automazione adeguato alle esigenze aziendali e alla disponibilità di manodopera, nel rispetto del budget, in sincronia con i sistemi preesistenti e con il giusto supporto e formazione.
Le aziende investono, ma bisogna fare un passo in più
“Lo studio conferma che le aziende che operano in questo settore si stanno impegnando per fornire ai lavoratori dispositivi mobili (22% in Europa, 24% a livello globale) o che supportano sistemi d’automazione (21% in Europa, 24% a livello globale) entro il 2028“, ha affermato Andre Luecht, delinenando un quadro promettente per il potenziamento dei lavoratori e per la crescita dell’automazione nel prossimo futuro.
Solo il 17% delle aziende in Europa (16% a livello globale) sta lavorando per un’automazione parziale del magazzino, senza il coinvolgimento dei lavoratori in specifici flussi di lavoro entro il 2028, e solo l’8% (7% a livello globale) desidera un’automazione completa, senza alcun coinvolgimento dei lavoratori.
“I dati ci suggeriscono che siamo ben lontani dall’idea di magazzino totalmente automatizzato, nonostante si cerchi costantemente di ridurre gli errori, di soddisfare gli accordi relativi al servizio e le sfide lavorative“, ha dichiarato Andre Luecht. “Dobbiamo investire nel giusto tipo di tecnologia e automazione per i lavoratori di oggi e quelli di domani. Una volta effettuati, gli investimenti devono essere comunicati ampiamente, in modo che la trasformazione operativa e del lavoro influisca positivamente sulla percezione del settore da parte dei dipendenti attuali e dei potenziali candidati“.